Stiles sbuffò non ne poteva un più, non poteva fare nulla o tutti andavano nel panico e iniziavano a tartassarlo di domande.
“stai bene?”, “vuoi qualcosa?”, “dobbiamo portarti in ospedale?” e una marea di altre domande del genere.
Stiles sta bene, davvero è solo al sesto mese, devono aspettare ancora tre mesi prima che nasca il piccolino, il suo primo cucciolo.
“Papi?”, Connor, il figlio di Derek, ormai Stiles lo considera come suo figlio.
Connor è il figlio di Derek e una ragazza, era stata una botta e via, però lei era rimasta incinta, Derek ha fatto di tutto per convincerla a portare avanti la gravidanza e poi lasciare il piccolo a lui.
Era successo 4 anni prima che stessero assieme, Stiles fin da quando lo aveva visto l’anno prima, lo considerava come suo figlio, era stato strano all’inizio, ma poi ci si era abituato e alla fine era diventato suo figlio.
“Si cucciolo, ce lo dicci se non stai bene, velo?” chiese timidamente arrampicandosi sul ,divano, accoccolandosi a Stiles, “Certo cucciolo” rispose Stiles intenerito, coccolandolo il piccolo, che aveva appoggiato il suo peluche preferito sulla pancia gonfia dell’umano.
Passano così varie ore, in cui Stiles coccola il suo cucciolo profondamente addormentato su di lui, il branco ha provato a chiedergli se voleva che lo mettessero a letto per non pesargli troppo addosso, ma le occhiatacce che si sono beccati li hanno fatto fare marcia indietro.
Derek è dovuto andare a una riunione degli alpha del continente su qualche stupido trattato.
Stiles non ha ascoltato molto quella riunione era piuttosto occupato a piangere e a rattristarsi, il suo compagno distante da lui e non avrebbe neppure potuto telefonare o farlo andare con lui, solo Deaton aveva potuto accompagnarlo.
E’ per questo che tutto il branco da due settimane è accampato a casa di suo padre, al loft non riusciva a stare, sentiva troppo la sua mancanza, così avevano optato per casa di suo padre.
Stiles riportò lo sguardo fuori dalla finestra, continuava a osservare imperterrito fuori sperando che il suo compagno comparisse.
Mangiarono in salotto tutti assieme era la vigilia di natale, Connor non si era voluto spostare dalle braccia di mamma Stiles, la serata si svolse serenamente, nonostante la tristezza generale.
Stiles e Connor andarono a letto presto, Connor da quando papà Derek era dovuto partire si era appropriato della parte di letto appartenuto a Derek, era stato impossibile scollarlo da lì, dormendo sieme a mamma.
Uno strano calore avvolse Stiles, finalmente dopo settimane si sentì finalmente al sicuro , tranquillo, il suo sonno divenne pesante, lasciandosi cullare da quel calore e da quell'odore.
Quando aprì gli occhi stiles si trovò a sorridere, erano settimane che non dormiva così bene, davanti ai suoi occhi si stagliava la figura di Derek profondamente addormentato con in braccio il loro cucciolo anche lui profondamente addormentato.
Stiles si svegliò alcune ore dopo sentendo ill rumore di delle risate, quando aprì gli occhi si trovò davanti la scena più bella di tutte, Derek e il piccolo Connor che giocavano a letto insieme.
Ci misero poco a rendersi conto del suo risveglio, entrambi si girarono verso di lui sorridendo “mamiiii, papà è tornatooo” urlò felice il cucciolo cercando di saltare addosso a Stiles, venendo velocemente intercettato da Derek “ piano cucciolo” Sorrise Derek prima di chinarsi ed baciare le labbra dell'umano, solo in quel momento a Stiles sembrò di tornare a respirare dopo un tempo immemore.
“Papà, mamma è natale è andiamo a vedere se è passato babbo Natale” urlò il cucciolo correndo giù dalle scale, i due genitori si guardarono negli occhi e si baciarono di nuovo, mentre le mani di Derek accarezzavano il ventre gonfio del compagno.
“Papiii, mamiiiii, è passato venite venite” sentirono urlare dal piano di sotto, ridacchiarono, Derek aiutò Stiles ad alzarsi, “arriviamo cucciolo”.
Scesero piano le scale, davanti a loro si stagliava un enormemente albero riccamente decorato, ai piedi dell'albero una moltitudine di pacchi.
Stiles non si era mai sentito così completo e felice tutto il branco era lì riunito, attorno all'albero scherzare, giocare, cantare, ed era assieme al suo compagno.
Delle braccia lo strinsero da dietro, si appoggiò all'ampio petto dietro di lui, girò la testa è guardò negli occhi il suo compagno che sorrideva, finalmente assieme, finalmente completo.
Buon Natale da Mibi
