Mai come ora il rientro a scuola sembrava la cosa peggiore del mondo per Manuel.
Le vacanze estive erano ormai giunte al termine, ma lui non era davvero pronto per tornare a Roma e riprendere la vita quotidiana.Tre mesi prima aveva avuto il bisogno di cambiare aria, di allontanarsi da tutti, per questo aveva deciso di partire. Nel giro di un paio di giorni aveva preparato tutto, aveva trovato una piccola casetta in puglia condivisa con altri tre ragazzi, aveva preparato la valigia e senza un vero e proprio programma era partito. Voleva semplicemente smettere di pensare.
Non vedeva Simone da 3 mesi, si erano scritti a volte, ma solo perché era il ragazzo a scrivergli per primo, fosse stato per lui avrebbe evitato.
Dalla notte in cantiere erano passati mesi, avevano chiarito la situazione. Puro divertimento, fine. In fondo perché limitarsi? Erano pur sempre nuove esperienze, no?Doveva staccare la spina e l'idea migliore sembrava quella di partire, divertirsi e fare qualche lavoretto giusto per non pesare troppo sulle spalle di sua madre. Anche Orazio lo diceva, carpe diem e lui questo attimo lo aveva colto.
Ma il paradiso era finito, l'estate era finita ed era ora di tornare alla vita reale. Per questo si accingeva a ripiegare gli ultimi vestiti e infilarli nella valigia in maniera frettolosa, aveva il treno tra non più di mezz'ora e doveva ancora rivestirsi.
Tra le quattro mura di quella cameretta vagava con lo sguardo cercando di individuare altre cose da mettere in valigia, sperava di non dimenticarsi niente di importante.
La camera non era sicuramente tra le migliori, abbastanza spaziosa, con un letto matrimoniale e un armadio non molto grande ma il pregio era avere il bagno collegato. Aveva fatto bene a lasciare le camere più spaziose agli altri ragazzi.<< Amore?>>
Si girò verso la porta del bagno per vedere la ragazza dai lunghi capelli castani entrare in camera già vestita e pronta per accompagnarlo. <<Se non ti muovi perderai il treno>>
Lei aveva sempre questo tono pacato, lo rilassava. Guardava i suoi movimenti leggiadri e pensava che avrebbe voluto rubare un pò dei suoi modi di fare e portarli con se. Che poi chissà cosa aveva visto in lui, erano i poli opposti. Lei delicata e lui rude, lei gentile e lui un pò meno, lei precisa e lui caotico.<<Camì daje ce manca mezz'ora>> si avvicinò a lei cingendole la vita con entrambe le braccia per avvicinarla a se <<prima me dovresti dà n'bacio, sennò nun me rivesto>>
Camilla era una ragazza che aveva incontrato i primi giorni in cui era arrivato in puglia, l'aveva vista ad una serata con le sue amiche. Si divertiva, ballava e lui aveva subito pensato che fosse bellissima. L'aveva corteggiata fin dal primo momento, tra le battute e le frasi ad effetto che le amiche rivolgevano a Manuel lei spiccava per il suo imbarazzo.
L'aveva fatto un pò penare, ma alla fine la ragazza aveva ceduto ed ora si ritrova, non si sa bene come, con una ragazza. In fin dei conti era quello che gli serviva.Perfettamente consapevole di ricevere quanto richiesto le si avvicinò con un sorrisetto aspettando il suo bacio che non tardò ad arrivare, il tocco delle loro labbra lo riusciva sempre a rasserenare. Gli piaceva.
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Man mano che si avvicinava a Roma tutta la serenità abbandonava il corpo di Manuel. Era agitato, non c'era una ragione, lo era e basta.
Qualche ora prima aveva salutato Camilla in stazione, ripromettendosi di sentirsi tutti i giorni ed organizzarsi per vedersi il più possibile, ma questo non bastava per eliminare tutto il nervosismo.Ok, il problema non era l'assenza di Camilla, quindi? Roma sarebbe stata sempre la stessa, la vita sarebbe stata sempre la stessa, sua madre, stranamente, non era arrabbiata con lui, non c'era davvero nessun motivo per essere agitato. Il viaggio gli era piaciuto, avrebbe voluto rimanere ancora un pò, ma questa era la ragione del suo stato d'animo? Non aveva davvero una risposta o almeno, se l'aveva, faceva finta di niente e continuava ad interrogarsi cercando una risposta alternativa credibile.
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Linea sottile
FanfictionManuel non era mai stato così confuso come adesso. Da quando la sua vita era diventata più incasinata del solito? Perché ci dovevano essere tutti questi problemi con Simone, non potevano tornare semplicemente ad essere migliori amici come una volta...