𝟬𝟬𝟯.

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𝒄𝒉𝒂𝒑𝒕𝒆𝒓 𝒕𝒉𝒓𝒆𝒆, 𝗇𝖺𝗋𝗋𝖺𝗍𝗂𝗏𝖾 & 𝗌𝗈𝖼𝗂𝖺𝗅 𝗆𝖾𝖽𝗂𝖺






𝗮𝗻𝘁𝗵𝗲𝗮𝗯𝗶𝗮𝗻𝗰𝗵𝗶

𝗮𝗻𝘁𝗵𝗲𝗮𝗯𝗶𝗮𝗻𝗰𝗵𝗶

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𝗶𝘀𝗮𝗯𝗲𝗹𝗹𝗮𝗱𝗲𝘀𝗮𝗻𝘁𝗶𝘀

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𝗶𝘀𝗮𝗯𝗲𝗹𝗹𝗮𝗱𝗲𝘀𝗮𝗻𝘁𝗶𝘀

Quel giorno sarebbe stato uno dei più belli che le due ragazze avrebbero passato a Barcellona perché, per la fortuna di Isabella, le due ragazze sarebbero andate per la prima volta ad una partita del barcellona

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Quel giorno sarebbe stato uno dei più belli che le due ragazze avrebbero passato a Barcellona perché, per la fortuna di Isabella, le due ragazze sarebbero andate per la prima volta ad una partita del barcellona.

Non era la prima volta che Anthea avrebbe accompagnato Isabella allo stadio , la prima volta che lo aveva fatto era per veder giocare la squadra della loro città, la Roma.

Isabella era molto nervosa ed eccitata al contrario di Anthea che rispetto all'altra era molto tranquilla.

Le due squadre erano appena entrate nel campo è ciò significava che la partita stava per iniziare. Mentre il pubblico applaudiva, Anthea sentì un vuoto nello stomaco quando vide lo sguardo di quel misterioso ragazzo che la fissavano come la prima volta che si erano guardati.

Durante la partita gli occhi della ragazza ricadevano sempre sul giocatore con la maglietta numero 6 e da quello che aveva potuto vedere e sentire il suo nome o per lo meno il suo cognome era Gavi.

𝘀𝗸𝗶𝗽 𝘁𝗶𝗺𝗲

La partita era finita e il barcellona aveva ormai vinto 2-0, le due ragazze erano fuori dallo stadio quando una folla era accerchiata intorno ad una macchina grigia. La corvina si immischiò nella folla che quasi sicuramente aspettavano di fare una foto con uno dei calciatori, ma l'unica cosa che thea non sapeva era che quella macchina era proprio di Gavi.

Quest'ultima si addentrò tra le persone per cercare l'amica che non riusciva più a trovare dato le molte persone che la accerchiavano fino a quando non si ritrovò vicino alla macchina che conteneva il ragazzo.

Quando i due ragazzi furono di nuovo faccia a faccia per la seconda volta la tranquillità e la calma che la ragazza aveva all'inizio della serata era scomparsa già da un pezzo dato che l'unici umori che la pervadevano erano agitazione e disperazione per la situazione in cui si trovava.

Il giocatore la guardò con un aria confusa come sé riuscissero a parlare attraverso lo sguardo, a quel punto Gavi le mimo un "sali"
e la ragazza fece come le viene ordinato, un'attimo dopo la folla era lontana.

"Non è la prima volta che ci vediamo straniera" disse il ragazzo aprendo bocca per primo mentre accostava la sua macchina vicino ad un marciapiede non poco distante dallo stadio.  "Sono Pablo, Pablo Gavi" riprese parola allungando la mano verso Anthea che nel frattempo si stava torturando le mani ma che ricambio quasi subito il gesto presentandosi timidamente "sono Anthea Bianchi."








𝗡𝗢𝗧𝗔 𝗔𝗨𝗧𝗢𝗥𝗘

ciaoo!
ecco il terzo capitolo della storia.
finalmente i due protagonisti si sono presentati.
cosa ne pensate?

𝐁𝐀𝐑𝐂𝐄𝐋𝐎𝐍𝐀, PABLO GAVIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora