04- 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑛𝑑𝑒𝑡𝑡𝑎

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Mattino.
Erano passati esattamente due giorni da quando si era svolto il concerto.

Due lunghe giornate durante le quali il famoso ragazzo del caffè non si fece mai vivo. Sembrava sparito nel nulla, letteralmente.

Hyunjin era dispiaciuto di aver rovinato la sua camicia, specie dopo aver scoperto il suo prezzo, ma del resto lui cosa poteva farci? Era Felix quello ad avere il suo numero di telefono, mica lui.

Felix, esatto Lee Felix.

Ogni tanto Hyunjin si ritrovava a pensare al ragazzo misterioso. Ha proprio un bel nome, diceva, anche se sapeva benissimo che non era solo quello. Era inevitabile che Felix fosse decisamente bellissimo, nemmeno un angelo avrebbe potuto negarlo.

Ancora non si spiegava però perché quel giorno era protetto da due guardie, il biondo non lo aveva mai sentito nominare in giro.
Comunque sia a lui non importava, anzi. Nonostante l'aspetto fisico, la prima impressione riguardo il suo carattere non gli era piaciuta affatto. Troppo scorbutico e viziato.

Eh oh, se vi state chiedendo come é finita la serata al club, beh é stata veramente esilarante.

Anche Hyunjin e Minho finirono per ubriacarsi, svelando un lato di loro completamente nascosto. La loro parte estroversa, quella che preferisce agire d'impulso.

D'improvviso ai due ragazzi venne in mente l'idea di suonare i propri brani e per questo salirono nel piccolo palco situato al centro della stanza. Cercarono di prendere gli strumenti alla band che stava intrattenendo i clienti da tutta la serata, guadagnandosi degli insulti da parte dei musicisti e dei fischi dal pubblico.

Non appena presero confidenza con gli strumenti, cominciarono a suonare. Beh bisogna ammetterlo, anche se ubriachi, quando si parla di musica Hyunjin e Minho rimangono sempre i migliori.

Morale della favola? Vennero cacciati dal locale. Ovviamente, le cose più belle non avranno mai un finale perfetto.

Quando si svegliarono i giovani non si ricordavano di nulla, l'unica cosa che potevano percepire era un'enorme emicrania, che non permetteva loro di ragionare in modo lucido. Dopo che finirono di bere una buonissima tisana calmante, fu il loro cameriere a rinfrescargli la memoria della serata, facendo diventare i due ragazzi rossi come dei peperoni mentre si imbarazzavano di loro stessi.

-Non può essere, non ci credo!! Mi stai seriamente dicendo che ho fatto la linguaccia al cantante del gruppo????-
Chiede Hyunjin più a se stesso che al cameriere, Bangchan.

-Ohhh esattamente, e non é stato il peggio. Minho alla fine di un brano ha lanciato le bacchette della batteria in aria e una é finita proprio in testa ad un cliente!!!! Da ubriachi siete veramente esilaranti, mi dispiace di essermi perso questo
spettacolo- Disse Chan, recitando la parte da ragazzo tremendamente dispiaciuto.

Chan era un ragazzo australiano, che però si era trasferito in Corea da ancora molto giovane. Nonostante fosse il cameriere di Hyunjin e Minho, i due ormai lo consideravano come un vero e proprio amico.

Ogni tanto si sedevano nel divano dell'immenso salotto a parlare di ciò che era accaduto in quel periodo, ovvero le relazioni segrete fra le domestiche e i cuochi. Esatto, niente di troppo elettrizzante, solo dei normali gossip all'interno della loro villa.

Ovviamente la persona che era a conoscenza di questi segreti era Chan, proprio perché col suo carattere divertente e uno splendido sorriso riusciva a scoprire tutto di tutti. Che dire, un vero e proprio talento.

-Per non parlare di quando Hyunjin ha spac-

Il 𝘥𝘪𝘯 𝘥𝘰𝘯 del campanello della villa risuonò nella stanza, interrompendo i loro magnifici discorsi.

-Signor Hwang, è per voi- disse il portinaio, aprendo la porta d'ingresso.

Hyunjin si alzò, sentendo gli occhi incuriositi di Minho e Chan addosso.

Ciò che lo aspettava all'ingresso della villa era solamente una grande scatola, nera come il carbone.
-Grazie mille puoi andare- sussurrò il biondino al portinaio, che fece un inchino di saluto e chiuse la porta.

Hyunjin tornò a sedersi sul divano bianco situato al centro della sala, sta volta con la scatola in mano.
-E se fosse una bomba?- disse Minho con tono scherzoso, guadagnandosi una gomitata da parte del suo amico.

Cosa sarebbe potuto essere?

Dopo aver esitato un po', Hyunjin aprì la scatola e ciò che ci trovò al suo interno lo sorprese.
Era stato lui, il ragazzo del caffè.

Sopra al costoso abito ancora sporco trovò un bigliettino ben piegato, che conteneva un messaggio dalla scrittura elegante. "𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘦̀ 𝘭𝘢 𝘤𝘢𝘮𝘪𝘤𝘪𝘢, 𝘭𝘢 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘢. 𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭'𝘢𝘷𝘳𝘢𝘪 𝘱𝘶𝘭𝘪𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘢𝘮𝘪, 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘦́ 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘰. 376-335-7892 "

Hyunjin rimase sorpreso, proprio come Minho e il cameriere.

Come aveva fatto a trovare il suo indirizzo? Perché non lo aveva chiamato direttamente?
Questi pensieri lo inquietarono un po', ma decise di non pensarci.

-Okay io mi sono decisamente perso qualcosa- disse Chan per spezzare l'aria tesa, guadagnandosi delle risate da parte dei due amici.
-Beh che dire, da dove devo cominciare?-


****

Felix era molto arrabbiato. Quella era la sua camicia preferita, statagli regalata dal suo stilista personale, Taehyung, per il suo compleanno.
Esatto, quel giorno era proprio il suo compleanno e per festeggiare aveva deciso di andare in un locale a bere con i suoi amici.

Lui era arrivato in anticipo, accompagnato dalle sue guardie personali Changbin e Jungkook, che però considerava come grandi compagni.

Doveva aspettare i suoi amici: Taehyung, Jeongin, Seungmi e Taeyong.
Aveva invitato anche Han jisung, suo migliore amico fin dalle medie, ma lui aveva rifiutato dicendo di non sentirsi troppo bene. È vero, Felix ci era rimasto un po' male, ma sapeva che quello era un periodo molto difficile per il suo amico e per questo decise di non insistere.

Mentre attendeva gli altri invitati, il corvino insieme alle sue guardie decisero di accomodarsi in un tavolo.
Mentre si stavano avvicinando al posto però un biondino sbadato si schiantò addosso alla sua camicia facendo cadere il caffè che Felix stava sorseggiando.

Lo aveva fatto infuriare. È vero, il ragazzo non era brutto, anzi. Aveva i capelli un po' lunghi, tenuti dietro le orecchie in modo che fossero lontani dalla fronte. Il suo viso aveva alcuni tratti femminili, che però a lui stavano molto bene. Per non parlare degli occhi color nocciola, abbelliti dal neo situato proprio sotto la sua palpebra sinistra. Era anche molto alto, di sicuro di più del sottoscritto ma HEYYY, AVEVA ROVINATO LA SUA CAMICIA.

Gliela avrebbe fatta pagare, ohh si che gliela avrebbe fatta pagare. Ma con molta calma. Esatto, lui di solito non era una persona da cose simili, ma per il suo abito preferito avrebbe fatto questo e altro.

Felix era curioso di sapere come sarebbe finita questa esperienza, diciamo che lo incuriosiva parecchio.

Ovviamente lui non era tipo da farsi mettere i piedi in testa, assolutamente. Nonostante il suo sorriso splendente, odiava tutti coloro che provavano a farsi vedere superiori, tutte le persone che credevano di essere migliori delle altre.

Non sapeva come tutta questa storia si sarebbe conclusa, ma una cosa era certa, quel ragazzo non gli sarebbe mai potuto stare simpatico.





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Eccoci qua!!!!
Oggi il capitolo è un po' breve, ma in futuro ne scriverò anche di molti più lunghi.

Mi sono voluta soffermare un po' sul rapporto che hanno Chan, Minho e Hyunjin, in modo da mettere anche alcune parti un po' più spiritose. Inoltre avete scoperto il modo in cui Felix ha vissuto l'accaduto. Che dire, cosa ne pensate? Secondo voi Felix come deciderà di vendicarsi?
Ci vediamo al prossimo capitolo<333

𝘙𝘦𝘷𝘦𝘯𝘨𝘦 // 𝘏𝘺𝘶𝘯𝘭𝘪𝘹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora