Dea, questa tenebra certe notti
mi infetta il cuore
il suo legno marcisce
divorato dalle termiti di un odio
che non ti appartieneMadre, certe notti
il mio volto piange alla ricerca
del tuo grembo in cui rifugiare
fluisce a valle sperando nel tuo lago ad ogni gorgoglioPadrona, certe notti
questo corpo stanco difettoso
sogna l'abbraccio della tua terra calda
del tuo dono
per perdersi nel tutto
per appartenerti nella morteEd io
tua
creatura inerme
solo a te mi affido fiduciosa
ogni notte
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Oh Dea
Poetrypoesie pregate alla madre, ninfa, padrona, Dea della natura e della donna