Inverno: 3

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Dea, questa tenebra certe notti
mi infetta il cuore
il suo legno marcisce
divorato dalle termiti di un odio
che non ti appartiene

Madre, certe notti
il mio volto piange alla ricerca
del tuo grembo in cui rifugiare
fluisce a valle sperando nel tuo lago ad ogni gorgoglio

Padrona, certe notti
questo corpo stanco difettoso
sogna l'abbraccio della tua terra calda
del tuo dono
per perdersi nel tutto
per appartenerti nella morte

Ed io
tua
creatura inerme
solo a te mi affido fiduciosa
ogni notte

Oh DeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora