"L'acqua è viva.
Una volta tuffato, essa mostra subito le sue fauci e attacca.
Ma non c'è nulla di cui aver paura.
Non devi opporti all'acqua.
Spingi le dita verso la superficie e trova un varco.
Poi, lascia scorrere il tuo corpo attraverso quel varco.
Muovi le braccia, la testa e il torace.
Non resistere all'acqua. "
Haru era come l'acqua, inarrestabile e bellissimo.
All'inizio ti avvolgeva in modo brusco, quasi doloroso, ti risucchiava in un
vortice freddo che ti opprimeva il respiro, poi tutto si calmava,
riemergevi ed iniziavi a farti strada.
I tuoi muscoli lavoravano insieme, contraendosi e rilassandosi al
momento giusto, muovevi un braccio e poi l'altro, le gambe e il
torace, giravi il capo di lato,l'aria entrava nei polmoni ed usciva
con la velocità di un tornado.
Haru era esattamente così, un tornado che mi aveva travolto e trascinato
nella sua vita.
Era bastato un incontro, un tuffo e qualche bracciata, ne ero rimasto
incantato. Nuotava come se fosse tutt'uno con l'acqua, come se lei
fosse un'alleata.
Ed ora Haru è fermo, in piedi in mezzo alla corsia, lo sguardo vuoto
scruta l'acqua come se davanti avesse una traditrice, una nemica che
prima considerava amica.
Rimango immobile anche io, non riesco a credere che tutto ciò stia
accadendo, vorrei gridargli di muoversi, di smetterla di comportarsi
da stupido, ma le parole non mi escono, non riesco ad urlare. Ed è
come se mi trovassi in un incubo senza fine, in cui cerco di chiedere
aiuto, ma l'unica cosa che viene fuori dalla mia bocca è un flebile
sussurro.
Mi urla contro sbattendo la mano chiusa a pugno sullo sportello
dell'armadietto, provocando un rumore sordo. Solo ora capisco di non
aver mai pensato a cosa volesse veramente Haru, ho sempre creduto di
sapere chi fosse, cosa volesse. Ero sicuro che avesse un sogno, mi
sbagliavo.
Nuota solo per i suoi amici e per se stesso, nulla di più e nulla di meno.
Non punta in alto, come faccio io.
Haru vuole essere libero.
Digito il suo numero sul cellulare, osservo lo schermo e poi cancello tutto.
È da ore che vado avanti così.
Ma comunque non avrebbe senso, mi ignorerebbe, oppure non lo sentirebbe
suonare, cosa ancora più probabile visto che tiene il cellulare
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The light behind your eyes
FanfictionDal testo: "Haru era come l'acqua, inarrestabile e bellissimo. All'inizio ti avvolgeva in modo brusco, quasi doloroso, ti risucchiava in un vortice freddo che ti opprimeva il respiro, poi tutto si calmava, riemergevi ed iniziavi a farti strada. "