1978 Monza
È una giornata come un'altra a Monza. Ma tutti erano eccitati, sentivamo che qualcosa di nuovo stava arrivando. Che cosa sarà? Il signor Enzo Ferrari non vuole dirlo e neanche il pilota Schumacher.
"Signor Schumacher, dovremmo farle una domanda. Come mai così tanto mistero? Perché ci nascondete le cose? Quando c'è lo direte? Siamo curiosi." Di tutta risposta Schumacher è corso dritto nel box della scuderia Ferrari.
Mentre corre si imbatte in un ragazzino, avrà avuto sicuramente 16 anni e lo stava guardando. Lui li sorrise e continuò a camminare, ma il bambino lo continuava a seguire.
POV SCHUMACHER
"Ciao, come ti chiami?" Chiede Schiumi al bambino.
"Charles"
"Ciao Charles, io sono Schumacher il grande pilota della Ferrari. Vuoi che ti faccio vedere come è fatta?"
"Meglio di no, i miei genitori potrebbero scoprirlo e mettermi in punizione"
"Ma no, sai io conosco Enzo Ferrari l'ideatore? E si, siamo colleghi e migliori amici. Vorresti conoscerlo?"
"Mi dispiace, non posso devo tornare dai miei genitori."
"E allora va bene, ciao Charles!"
POV LECLERC
Quando me ne sono andato, ho sentito che il mio core si restringeva, volevo stare ancora con lui, con il campione del mondo, ma purtroppo anche le belle cose devono finire prima o poi vero?.
I miei genitori erano preoccupati, come avevo intuito. Così corsi loro incontro e li abbraccio.
"Charles! Non farci mai più prendere questo spavento! Dove eri andato? Sei in punizione sappilo. Niente più macchine Ferrari per un giorno intero!"
"Ma mamma! Sono stato via per poco tempo. Non puoi mettermi in punizione per un giorno intero, lo sai che è la mia passione!"
"Shh, niente discussioni. La cosa è stata decisa sia da tuo padre che da me! E quello che diciamo è legge e tu lo sai!"
Si infatti lo sapevo, ho salutato il circuito di Monza e anche le mie speranze di avere un autografo dal grande e inimitabile Micheal Schumacher.
A casa, corsi subito su per le scale e mi sono chiuso dentro alla mia camera.
L'interno della stanza è molto luminoso grazie a due finestre, sulla destra possiamo trovare la scrivania sempre piena di oggetti che a Charles non li andava mai di ordinare nel loro posto. Sulla sinistra invece troviamo un letto.Sui mobili le tante macchinine delle Ferrari.
Mamma entra all'improvviso e va subito sul mobile dove io tenevo le macchinine Ferrari.
"Da adesso in poi ti dedicherai soltanto allo studio e non penserai più alle corse di macchine, ci siamo intesi?"
"Mamma tu non puoi farmi questo, lo sai che è più forte di me! Io amo i motori, non puoi obbligarmi a fare qualcosa che io non voglio."
E così la sera del mio compleanno sono scappato di casa e ho raggiunto la pista di Monza.
ALLA SCUDERIA FERRARI
"Buonasera, dovrei correre oggi una gara importante. Dov'è che posso cambiarmi?"
"Lì, lo spogliatoio è proprio davanti a te."
"Grazie immensamente."
E così entro dentro allo spogliatoio, questo è molto piccolo e puzzava da ascelle. Ma negli anni mi sarei abituato a sentire questo odore così acre.
All'improvviso è entrato Schumacher e io non sono riuscito a parlare.
"Ciao Charles! E ben tornato!" Dice Schumacher
"Come sapevi che sarei tornato?" Chiede Charles con un sorriso affabile
"Beh tutti qua alla scuderia non fanno altro che parlare del nuovo pilota!" Disse sorridendo
"E quel pilota di Formula 1 sarei io? E chi ha deciso che correrò per la Ferrari?" Chiede Charles.
"Ma io naturalmente!" E tutti e due si girano di scatto e vedono Enzo Ferrari.
"Signor Ferrari! Che piacere conoscerla di persona!" E Leclerc si inchina come se Ferrari fosse un re e in un certo senso lo era.
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Un nuovo inizio
FanfictionLeclerc un giovane talento delle corse viene notato da Enzo Ferrari che gli propone di correre per la ferrari. Subito sembrava non valesse niente poi con la aiuto di una ragazza riesce a credere in sé stesso e diventare il primo pilota della Ferrari.