Capitolo II

19 0 0
                                    

I vichinghi attaccarono pochi giorni dopo. Le sentinelle tornano di lì a poco avvisando di aver veduto migliaia di nemici in marcia. Loret stava cucendo nella stanza delle donne. Venne interrotta dal suono incessante delle campane della chiesa.

<<l'allarme. >>
<<buon Dio, non può essere. >> Debra buttò da un lato la cesta del cucito è corse alla porta. Loret la precedente.

<<Che cosa sta succedendo? >> chiese Loret allarmata.

<<le sentinelle hanno avvistato il nemico, mia signora. >> rispose lui

<<migliaia di uomini stanno avanzando proprio qui, a Ravenswood. >>

Debra impallidí <<mio dio, il nemico?>>
>>si, I vichinghi.<< L'uomo chinò la testa verso Loret. << Domando perdono mia signora, non posso attardarmi. Devo raggiungere la mia postazione. >> corse via.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Le due donne corsero nel salone dove Todoroki stava urlando ordini a i suoi uomini. Quando ebbe finito, si voltò verso Loret.

<< andate! Barricatevi nella vostra stanza, mia signora. Sarete più al sicuro. Portate Debra, i bambini e le serve. >>

Loret corse velocemente nella stanza insieme alle altre donne e ai bambini. Si rannicchiarono in un angolo nascosto e sperarono che tutto questo finisse presto.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Come un esercito sinistro di fantasmi, silenziosi e intenti, i Vichinghi eruppero dal folto degli alberi e sciamarono nel pascolo.
Uno di loro scoccò una freccia uccidendo una guardia sassone che stava di vedetta. Poco dopo un urlo spaventoso diede  il via a tutto.

<<mio Dio. >>mormorò Todoroki. Questa non può essere solo una razzia. Saranno migliaia. >>
Il numero dei nemici superava di parecchio quello dei suoi uomini

<<Questa è la vendetta per la morte del loro capo. >> disse un uomo che lo affiancava in quel momento.

Quel grido venne ripetuto diverse volte da migliaia di bocche assetate di vendetta. I norreni avanzarono senza paura alcuna, i difensori combatterono con coraggio, ma purtroppo la loro inferiorità numerica li costrinse ad arretrare passo dopo passo davanti al nemico che calpestava senza pietà i morti moribondi.

Loret aveva veduto tutto quell'orrore, per un attimo pensò che i suoi uomini stessero avendo la meglio. Questo perché aveva visto il nemico retrocedere pian piano.

Ma fu solo un amara illusione.
I nemici non avevano voglia alcuna di perdere. Un altro gruppo di nemici uscì allo scoperto trascinando e mettendo in posizione un enorme ariete. I predoni non  visti dai difensori iniziarono a spingere avanti e indietro il grosso tronco verso il cancello.  I sassoni si avventarono su loro e scagliarono sassi e frecce sui nemici.

Pe un po' parve funzionare. Molti nemici caddero. Ma il momento di gloria fu breve. In pochi minuti giunsero altri guerrieri che presero il posto di quelli caduti, ricominciando il combattimento.

Inpotente Loret dovette assistere  a quel massacro e anche alla cessazione di ogni difesa. I superstiti vennero spinti  a colpi di spada nel salone.

Todoroki lottava senza mai arrendersi restituendo colpo dopo colpo. Molti nemici lottarono spalla contro spalla, restituendo colpo dopo colpo. Molti nemici caddero sotto le loro spade, ma il gruppo dei difensori stava iniziando a scarseggiare. Todoroki continuò a combattere con foga selvaggia. La sua spada roteava, si batteva ma questo fu del tutto inutile. Il nemico con un ascia gli ruppe l'arma lasciandolo inerme. Lui tentò di attaccarlo usando l'elsa della spada, ma fu inutile perché il nemico con la sua lama lo trafisse.

Guerriero vichingo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora