𝟑𝟖

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San nel frattempo è rientrato con calma nella sua camera, deliberatamente ignorando tutte le grida e conversazioni di ogni tipo che lo accompagnano per il corridoio. Raggiunta la sua porta malconcia dall'ira, la apre stancamente venendo accolto dal confortevole disordine di fogli e vestiti aggrovigliati sul pavimento e sul letto: si spoglia dalla flebile maglia di lino e si getta sul letto con pesantezza. Visitare di nuovo la stanza di Wooyoung non ha alcun senso, non farebbe che alimentare una futile nostalgia e appesantire il passato che la sua scomparsa ha rievocato: non aveva mai immaginato che il suo peggior trauma si potesse ripetere - né che fosse ancora così sensibile a un evento di per sé così datato. Forse non è nemmeno Wooyoung di per sé, ma la sua posizione e il suo essere – a ricordargli così pericolosamente il suo fratellino.

Gli ATEEZ erano pieni di storie come la sua – e si chiedeva se fosse veramente l'unico a cui tutta la tragedia degli schiavi congiunta all'effimera salvezza dell'isola, avesse riportato nelle onde dei ricordi. Ne avevano avuti di schiavi o servi nel passato – sempre ostaggi malcapitati o nemici su cui vendicarsi – e allora perché quel maledetto biondo l'aveva stregato così tanto?! Non era la prima volta che torturavano qualcuno – ma era la prima volta che lo perdevano: e per quanto pericoloso fosse avere in giro dei forzieri di segreti, non poteva che preoccuparsi semplicemente che Wooyoung stesse bene, ovunque fosse. Youngjo con quelle ferite sarebbe di certo morto prima o poi – dissanguato o ucciso dagli indigeni? - e non avrebbe retto un passo di più. Ma Wooyoung, era tutto il sale delle sue ferite – sue, e dell'intero gruppo che non era pronto a lasciarlo andare così presto, a un passo dal diventare uno di loro. Con i suoi dispetti e trambusti, il biondo s'era fatto strada nei cuori del gruppo – probabilmente ricordando un po' a tutti la loro vita passata e i primi giorni da pirata, malgrado non avessero subito il passaggio dalla schiavitù alla pirateria – tantomeno desiderato questa strada a prescindere. Sarà stata la sua ribellione, la sua lotta alla vita ad aver lasciato un segno nei cuori più arrendevoli, il suo spirito e la sua ragione. Oltretutto, San non si aspettava di aver sviluppato un quieto affetto che non avvertiva da anni – o meglio, da prima di perdere suo fratello.

Per mano di pirati.

Una sirenica voce si aggira per la camera sigillata di Jongho: profumi di erbe e borbottio di pozioni alimentano il dolce concerto per lo stregone senza coscienza, la sua fronte ora coperta di tessuti caldi e amuleti sul petto. La sua scelta di non estendere mai al massimo le sue vere capacità magiche gli voltava facilmente le spalle in minimi momenti di debolezza, e non è la prima volta che si ritrova a tappeto nel letto – ma è di certo la prima che la sua cara amica d'infanzia interviene. Difatti, malgrado abbiano passato buona parte della dolce età nella reciproca compagnia in un villaggio, condividendo il magico segreto, non hanno mai allungato la mano più del necessario verso l'altro - solo uno dei tanti rancori di Minnie; saranno pur legati divinamente, ma lei non è mai riuscita ad accettare che non fosse il loro turno nemmeno in questa vita, che avrebbe dovuto tenere teso un filo rosso senza sapere quando si esaudirà - e mantenendo la piena consapevolezza di ogni momento speso ad aspettarlo. È proprio questo costante bruciore che l'ha spinta a consacrare il bellissimo corpo di questa vita – non avrebbe esitato a infrangere il voto se Jongho glielo avesse chiesto, non c'è dubbio. Nella pungente attesa, la vita da sacerdotessa le aveva offerto una quiete pace a placare l'ardore della sua anima; così, intona una semplice melodia curativa e danza con tutto il suo dolore tra le braccia, sperando in un veloce risveglio dello stregone.

Il forte profumo di echinacea e salvia poste più sopra del naso difatti riesce a scuotere i sensi dello stregone abbastanza da risvegliarlo; la pesante testa fatica a dar senso a tutti i suoni e odori che lo circondano – e non appena tenta di alzarsi debolmente a sedere, la sacerdotessa si affretta ad accostare una ciotola di legno con una calda mistura sulle sue labbra; basta qualche sorso a revitalizzare lo stregone.

𝐰𝐨𝐧𝐝𝐞𝐫𝐥𝐚𝐧𝐝 | 𝐚𝐭𝐞𝐞𝐳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora