La notte era bella.
A Manuel piaceva guardare fuori dalla finestra, o addirittura sul balcone, il cielo stellato e la bellezza che ogni cosa prendeva con la semplice luce della luna.
Specialmente se era Simone ad essere illuminato dalla luna, ma lui era un caso a parte perché bello lui ci è nato.<<Manu, se continui a fissarmi così mi consumo>>
Simone si sistemò meglio addosso al corpo di Manuel, appoggiando la testa sul suo petto.
Manuel lo strinse a se, facendo poi dei segni circolari con le dita sul braccio, Simone aveva steso sull'addome del più grande.<<Beh, se devo consumatte preferisco farlo in modi più piacevoli>>
L'unica cosa che Manuel ebbe in risposta fu una sberla direttamente sul costato, seguita da un "Cretino!" e da un'occhiata esasperata da parte di Simone.
Bisogna dire che Simone aveva tanta pazienza.<<E dai Simò, 'o so che me ami>>
Manuel gli lasciò un bacio sulla fronte, scostandogli dei ricci che gli ricadevano sugli occhi.
Simone era bello anche con il respiro affannato. Perché Simone era così bello in ogni situazione?<<E certo, poi chi mi asseconda in ogni cazzata che faccio?>>
<<E poi so' io il cretino?>>
Entrambi si misero a ridere, poi Manuel si perse nella risata di Simone.
Stavano insieme da ormai un anno, ma ogni giorno che passava, Simone era sempre più bello agli occhi di Manuel.
Quella sera non stavano ne a casa di Manuel e nemmeno a casa di Simone, se ne stavano tranquilli nella piccola casetta al mare che avevano affittato con i loro amici per le vacanze. Ovviamente i loro amici erano usciti a fare qualche giro per le viuzze del paese, mentre loro presero la scusa del "rega' semo qui da du' giorni e già me so' imparato tutte 'e stradine a memoria, nun me posso gode' 'a stanza mia?" seguita, quasi immediatamente da un "Manu ha ragione, manco io voglio uscire sta sera, tanto abbiamo ancora due settimane!", poi nessuno fece domande e gli altri uscirono.
Una scusa definita anche anti-sgamo quella che hanno usato.Così rimasero loro due in quella casetta poco distante dal mare, stesi sul letto insieme.
Per precisare, il letto sul quale erano stesi, era quello di Manuel, perché "annamo Simò, 'o sai che me piace vede' il corpo tuo sotto 'a luna e il letto mio sta dalla parte de 'a finestra".Simone si accoccolò ancora un poco sul petto di Manuel, lasciando ogni tanto dei piccoli baci sul suo petto e sul suo collo, mentre l'altro continuava a muovere le dita.
<<So' cretino ma 'e coccole mie te piacciono eh?>>
<<Come si fa a dire di no alle coccole? Soprattutto se sono quelle post sesso. È impossibile>>
Simone alzò di poco la testa per poter stampare un bacio sulle labbra al suo fidanzato.Decise anche di accoccolarsi a lui ancora di più, mettendo una gamba in mezzo alle sue, intrecciandole, ricevendo come risposta un basso mugugno dal fidanzato.
<<Simò, attento che n'hai scampato er pericolo eh>>
<<Mi piace il pericolo eh, non ho nulla in contrario>>
Manuel non capì se era per il tono o per il modo con cui Simone, il suo Simone, quello calmo e perfettone, rispose alla sua provocazione.
Quello non lo capì, capì solo che gli fece molto effetto, ma tanto, troppo, tant'è che divenne rosso in volto. E sicuramente quello non era la serata di fuoco.<<Vedemo se domani dici 'e stesse cose quanno starai a zoppica' in spiaggia>>
<<Secondo te non riesco a sostenere un secondo round con te, Ferro?>>