Attenzione: questo è il continuo di una one-shot che trovate sul mio profilo sotto il nome di Ichnusa. Buona lettura a tuttx!
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Si svegliò con un colpo di cuscino dritto in volto che oltre a destarlo lo fece alzare di scatto.
«E so' quindici minuti che ti chiamo. - si giustificò Simone, dandogli le spalle per potersi specchiare e e sistemare i capelli con le dita. - Guarda che ti lascio qui, Manuel.» si stropicciò con un palmo l'occhio sinistro, quello che faticava di più ad aprire e poi affondò i gomiti nel materasso, ritornando in posizione semi-sdraiata.
«Manco un bacio?» borbottò, la voce ancora impastata dal sonno e la vista appannata.
«No. - Simone gli tirò la t-shirt che la sera prima aveva lasciato sulla sedia girevole davanti alla scrivania. - E posa i tuoi vestiti che l'armadio sta proprio a due passi.» lo rimproverò, facendolo sbuffare e tornare con il capo contro i cuscini.
«Non dovresti trattà male il ragazzo di cui purtroppo sei innamorato.» lo prese in giro a labbra strette, nascondendo subito dopo il viso nella federa per coprirsi dalla luce che filtrava attraverso i vetri del balcone.
«Sì, se è un coglione.» suo malgrado ridacchiò, scoprendosi innamorato pure di quel Simone disinteressato, con la risposta sempre pronta e a tratti antipatico. Che fosse una sorta di vendetta ai suoi danni, o un'incredibile rinnovata fiducia in se stesso, lo trovava bello da morire. Lo osservò infilare i libri nello zaino e approfittò delle sue spalle per poggiare i piedi nudi al pavimento. Camminò piano, per non farsi sentire e lo avvolse tra le proprie braccia proprio quando Simone si stava nuovamente voltando. Lo vide lanciare uno sguardo alla porta chiusa, prima di tuffarsi nei suoi occhi, con il rimprovero ad aggrottargli la fronte.
Lo ignorò, Manuel, stringendo un po' più forte il suo corpo e «Davvero non me lo dai un bacio?» chiese, la voce più bassa e i toni meno scherzosi. Lo voleva davvero quel bacio. Lo sguardo di Simone s'addolcì all'istante, facendo un po' di spazio al Simone Balestra che per Manuel Ferro avrebbe fatto la qualunque senza alcuna remora.
«Ne abbiamo parlato già ieri. No. Niente baci, niente sesso, niente di niente finché non chiarisco la situazione con Mimmo.» quando il giorno prima gli aveva accennato le sue intenzioni, come se la notte precedente non avessero scopato in un bagno pubblico dopo essersi baciati sotto gli occhi di decine di persone, Manuel aveva riso divertito. Perché doveva essere per forza uno scherzo. Simone invece era rimasto fermo sulla sua posizione dimostrandosi assolutamente serio e convinto.
«Seh, 'a domenica più sprecata der mondo. - alzò gli occhi al cielo e il più piccolo sospirò. - Ormai er danno è fatto eh, non è che puoi risolverla facendo finta di non aver scop-»
«Sh! - gli mise una mano sulla bocca, Simone, ancora un'occhiata alla porta. E Manuel, di tutta risposta gli bacio i polpastrelli fermi sulle sue labbra. - Smettila.»
«E tu baciami.» vide l'incertezza palesarsi sul suo volto, le sue iridi che scesero a fissargli le
labbra per poi tornare alte nei suoi occhi.«Dammi qualche ora. A scuola vedo Mimmo e ci parlo. Mi farebbe sentire meglio fare le cose per bene.» Manuel si arrese, annuendo in silenzio, ché tutto voleva tranne che Simone si sentisse assalito dai sensi di colpa solo perché lui aveva fretta. In fondo, da quel pomeriggio avrebbero avuto tutto il tempo del mondo a disposizione. Poteva aspettare qualche ora.
...
Arrivati fuori scuola, suo malgrado, dovette smettere di toccarlo. Aveva passato l'intero viaggio con le braccia strette attorno al suo busto, i palmi aperti a carezzargli l'addome. Non aveva potuto dirgli nulla al riguardo, perché infondo si stava solo reggendo.
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Volersi Male [Simuel]
FanfictionSequel di Ichnusa - ci siamo voluti bene facendoci male abbracciami forte non riesco a pensare spiegami tu se non riesco a capire