COMPLEANNI, DEMIBOOK E...
Tanti auguri AnnabethJackson, anche se so
di essere in ritardo giorni e di non sapere
quanti anni compi. (Toh, anche la "rima")Spero che ti piaccia, visto che sono rimasta
sveglia fino all'una e ventidue per finirla (ventitrè)
Non chiedermi perchè lo sto facendo, perchè non lo so.
Semplicemente mi piace come scrivi e ancora...
HAPPY BLUE BIRTHDAY!-Sei sicura di volerlo fare?- chiese Percy con la fronte imperlata di sudore.
Annabeth lo guardò con occhi fragili ma molto decisi.
-Si, Testa d'Alghe. Abbiamo affrontato di tutto insieme. Siamo pronti anche a fare questo grande passo.
Percy si morse il labbro e le molle del materasso cigolarono sotto il suo peso.
-Sei sicura? Non voglio costringerti a fare qualcosa che non ti va.
La ragazza roteò gli occhi al cielo.
-Oh andiamo. Facciamolo!- e strizzò forte gli occhi, in attesa... e premette invio.
Percy, col fiato sospeso, guardava incantato lo schermo del computer di Annabeth, come se potesse esplodere da un momento all'altro.
Lei, intanto, faceva un po' di scena per non far sentire il suo ragazzo un completo mollaccione.
Aprì lentamente un occhio, poi piano piano l'altro... fino a ritrovarsi a fissare la pagina d'accesso di Demibook.
Guardò Percy, che ricambiò l'occhiata.
-Allora...- era nervoso. Pfft.
-Profilo in comune- continuò Annabeth.
Si sentiva solo il ronzio della batteria che lavorava freneticamente e abbastanza rumorosamente.
-Ma non è che poi i mostri ci rintracciano?-
Annabeth sospirò.
-Non credo che siano così intelligenti da crearsi profili falsi per adescare piccoli e ingenui mezzosangue.
-E poi- continuò cominciando a compilare il modulo d'iscrizione, -l'hanno fatto anche Hazel e Frank e non hanno avuto problemi-
-Sarà- acconsentì Percy, stringendola a sè.
Guardò il logo incuriosito: un globo colorato che sfumava dall'arancione al viola, al centro una grande D sopra due frecce verdi che si incrociavano intorno al grande pallone.
Annabeth aveva già scritto l'email e i dati anagrafici, mischiando i suoi e quelli di Percy.
Lo guardò sorridendo.
-Allora? Come ci chiamiamo?-
Lui ci pensò.
-Che ne dici di Annabeth Jackson?-
Lo sapeva che come minimo si sarebbe beccato un colpo. Sì, si amavano, ma lei non sopportava ancora questi grandi "attacchi di gioia".
Il pugno sulla spalla non tardò ad arrivare.
Dopo qualche minuto di battibecchi sul nickname e password (che per Annabeth non comprendeva combinazioni come: PeRsAsSyIsTheWaY15), trovarono un compromesso:
Nome: Percabeth Jackase
Password: QuelFamosoMonteSantElena18
Percy si domandava come avrebbe fatto a ricordarla.
Premettero sul tasto "Iscriviti" e attesero.
La linea non era delle migliori, ma dopo un paio di imprecazioni in greco, la home interattiva e forse troppo colorata finalmente si mostrò.
Neanche il tempo di capire come funzionava, che il computer cominciò a squillare e a vibrare.
"CHIAMATA DIVINA PER TE! CHIAMATA DIVINA PER TE! CHIAMATA DIVINA PER TE!"
Percy e Annabeth si guardarono perplessi, mentre un'icona lampeggiante appariva in mezzo alla pagina.
Ci cliccarono sopra e le grandi facce di Hazel e Frank, forse un po' troppo vicini alla webcam, si proiettarono sullo schermo.
-Ciao ragazzi!- disse il figlio di Marte, agitando la mano a destra e a sinistra, come per salutarli.
-Ciao!- gli fece eco Hazel. -Scusate, ma appena abbiamo visto che vi siete iscritti anche voi...-
-Oh, tranquilla.- rispose sorridendo Annabeth.
-Più che altro,- si mise in mezzo Percy -ci sapete spiegare come funziona?-
Frank rise. -E' semplice, dovete aggiungere semidei, più che potete. Visto che a quanto vedo avete il profilo in comune, più amici e mi piace avete agli stati e alle foto della Percabeth, più diventate famosi. Vi creano pagine Demigod dedicate, fanno disegni per voi. Come in un reality/gossip-girl-
Hazel abbracciò il fidanzato. -Ma non dovete puntare per forza a questo, perdinci. Dovete condividere i vostri pensieri, ora che avete fatto questo grande passo-
Percy e Annabeth si guardarono e deglutirono in contemporanea. Frank ed Hazel sembrano una vecchia coppia vissuta, come se bazzicassero da sempre in quel campo, mentre li guardavano con sguardo comprensivo e materno.
-Okay ragazzi, perfetto- si affrettò a rispondere Percy. Con una mano salutava e con l'altra era già pronto a chiudere.
-Ciaoo- dissero gli altri due, e mentre chiudevano li sentirono bisbigliare "ma non è che forse li abbiamo spaventati?"
Scoppiarono a ridere e il figlio di Poseidone strofinò il naso sulla guancia della sua ragazza, che a gambe incrociate sul letto cercava di capire come funzionava il social.
-Cosa scriviamo? Cosa scriviamo per far impazzire i nostri fan?-
Annabeth si voltò di scatto, con le labbra a pochi centimentri dalle sue. -Potremmo scrivere: "Appena iscritti. Aggiungeteci in tanti"
-Naaah. Lascia fare a me- e con uno scatto fulmineo prese il computer dalle mani della figlia di Atena e cominciò a digitare. Senza neanche aspettare l'approvazione, pubblicò l'aggiornamento con un sonoro "Ding", come di moneta caduta.
Annabeth lo guardò storto e si riprese il computer per leggere cosa aveva partorito la mente contorta del suo ragazzo.
Il post recitava: "Finalmente la Percabeth si è iscritta. Siamo riusciti anche noi a rendere ancora più pubblico il nostro amore. Mettete tanti like e votate, gente. A mille mi piace posteremo un nostro bacio!"
Non aveva neanche finito, che in rapida successione centinaia di "pop" si sovrastarono a vicenda, mentre il numero sopra il globo saliva sempre di più. La ragazza provò a cliccarci sopra e una lunga lista di notifiche si srotolò:
"Jasiper McLeace ha messo mi piace al tuo post" "Rachel Oracolo Dare ha commentato il tuo post" "Frazel Levhang ha messo mi piace al tuo post" e centinaia di altre, che portavano il nome di centinaia di semidei diversi. Alcuni li conoscevano, di altri ignoravano l'esistenza.
Ma non c'erano solo mezzosangue. Si vedevano anche mortali e tante, tantissime Demi-page. Una in particolare -che per dirla tutta era stata la numero mille a mettere mi piace al post che era come un patto con Ade per Annabeth- attirò la loro attenzione.
-Guarda qui- disse Percy, indicando col dito la notifica. -A quanto pare abbiamo, anzi, hai già dei fan- sogghignò. Il nome della pagina era:"La vita di Annabeth Jackson-sconsigliato ai deboli di cuore".
E meno male che lei picchiava il ragazzo quando la chiamava così.
Curiosamente -e anche ingenuamente, si ripetè spesso in seguito- entrò in quella pagina.
Quasi si strozzò con la sua saliva. In copertina c'era una foto sua e di Percy mentre si baciavano. Un bacio, che per quanto ricordava, si erano dati al Campo e lontano da occhi indiscreti.
Be', fino ad allora.
Scendendo giù, un sacco di aggiornamenti dicevano: "SPOILER CAPITOLO *numero*" e i commenti erano tutti tipo: "OMMMIODIO. Che tenera Annie. Che idiota Percy!" "Ma io li shippo troppo! OMG. LA. MIA. OTP. PERCABETH FOREVAH".
1)Chi diavolo era Annie? 2)Shippare? Cos'è, rubavano la borsa? OTP? Cosa?
Annabeth, alquanto confusa, decise di andare in fondo alla questione.
Trovò il link di un portale che aveva il nome di EFP. Dedusse si trattasse del "Ecate's Forum P...qualcosa", ormai non se lo ricordava, accidenti.
Si rese a malapena conto di Percy, che col mento appoggiato sulla sua spalla, la guardava annoiato. Era troppo concentrata. I suoi occhi andavano da una "fan fiction" all'altra -a quanto pare era questo il loro nome-, senza riuscire a smettere di leggere, da quanto lo trovava interessante.
Certo, erano tutte storie che parlavano di lei e del suo ragazzo in modi non sempre, mhhh, decorosi, anzi. Ma in qualche modo la affascinavano.
Sentì soltanto le molle del letto abbassarsi e poi rialzarsi di colpo, segno che Percy non aveva neanche provato a distoglierla da quello che stava facendo.
Passò un'ora. Poi due. Poi arrivò alla parte critica del racconto, dopo lei moriva e Percy rimaneva tanto afflitto dal dolore che non aveva più voglia di vivere e si faceva smembrare da un mostro. Bleah.
Nelle altre due ore successive, dopo aver mandato via il figlio di Poseidone almeno cinque, sei volte di fila perchè non voleva essere disturbata, lesse un'altra storia. Lei moriva nel prologo perchè Luke le aveva "letteralmente spezzato il cuore". Pivella quella AnnabethJackson. Lei non era così fragile.
Pianse un po' -viva la non-fragilità- per dei dolci finali e poi, verso le dieci di sera si imbattè in una storia un po' diversa.
All'inizio arrossì, poi, be', si faceva tutto molto interessante, finche arrivò il punto in cui...
Annabeth chiuse di scatto il computer, con gli occhi sgranati.
Percy, dietro di lei, annoiato faceva compiere all'acqua dentro il bicchiere che teneva in mano, grandi acrobazie.
Sollevò lo sguardo perplesso.
Lei appoggiò il computer sul comodino e gattonò al suo fianco, pensierosa. Rimase in silenzo per qualche secondo
Si voltò a guardarlo, con i suoi occhi grigi e uno sguardo malizioso.
-Cosa...?- chiese Percy.
-Ho letto delle storie. Sai, la gente non si fa scrupoli ad immaginarci in tutti i modi. Ti ho ignorato tutto il giorno-
"Oooh" mormorò Percy, facendo ballare le sopracciglia in segno di aver capito.
-Quindi- disse Annabeth avvicinandosi, -che ne dici di posare quel bicchiere?-
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Compleanni, Demibook e...
Random*Storia scritta anche su EFP per il compleanno di AnnabethJackson* E chi l'ha detto che un semidio non può avere un profilo su un social? E se fosse un profilo condiviso? Uno dei due potrebbe scoprire nuovi portali, nuove pagine internet. Insomma, e...