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Erano le 8:30 di mattina del 14 febbraio quando Izuku Midoriya,17 anni e mezzo, in ritardo come al solito, uscì di casa per andare a scuola. Ma non aveva lo zaino con se, e invece di dirigersi verso la stazione, tirò dritto verso un vicoletto buio dietro ad un bar.

Perchè Izuku Midoriya nascondeva un segreto. Lui era uno dei tanti giovani arruolati dal grande All Might per portare felicità alle coppio il giorno di San Valentino. E come ogni anno, lui doveva scomparire per tutta la giornata, per diventare il Cupido di quartiere di quella piccola Città.

Da sopra i tetti dei palazzi si alzò in volo quindi un ragazzo dai riccioli verdi e dalla pelle chiarissima, il volto contornato dalle lentiggini e due grandi occhi verdi. Sulle scapole erano attaccate delle grandi ali piumate bianche, mentre una faretra era incastrata sulla sua schiena. Al suo interno c'erano frecce dalla punta simile ad un cuore rovesciato. Izuku indossava una tunica biancha e soffice, quasi trasparente, e dei sandali intrecciati sul retro del polpaccio. In mano reggeva un arco dorato.

Il suo lavoro non era difficile. Passava la giornata a volare in giro e a scagliare frecce alle coppiette, e sentiva ogni sussurro delle persone innamorate.

Se ad esempio qualcuno sussurrava, o pensava soltanto, "Come sarebbe bello se l*i mi regalasse dei fiori..." Izuku allora scagliava una freccia, e bum, una nuova coppia era stata formata.

C'era solo un problema. Per regola, un Cupido non può colpire la persona di cui è innamorato, e nemmeno un'altro Cupido può farlo, a meno che non sia questa persona a desiderarlo. Così, Izuku doveva passare la giornata a creare coppiette, mentre osservava il suo amato da lontano.

Dal canto suo, Katsuki era fermamente convinto che Izuku avesse un ragazzo. Perchè si sapeva che Izuku Midoriya sbavasse dietro agli uomini più che dietro le donne, e ogni 14 febbraio spariva; insomma, era ovvio che questo fantomatico fidanzato avesse il monopolio completo quel giorno sul ragazzo.

Per lui il 14 febbraio era il giorno peggiore. Doveva passare la giornata a pensare a chi il verde era andato dietro, per chi lo aveva abbandonato. Si, lui amava Izuku. Se ne era accorto verso la fine della prima superiore: amava sentire la voce del verde che lo chiamava da dietro per farlo girare, e le sue guance lentigginose che arrossivano quando incrociavano gli sguardi.

Ma non glielo avrebbe detto in una situazione normale, figuriamoci mentre Izuku era con tutta probabilità insieme a qualcun'altro.

Così, alle 7 di sera, si ritrovò solo in casa. I due genitori erano fuori a cena, e lui era a petto nudo sul letto, e pensava a Izuku.

A quest'ora lui era probabilmente nei pressi di un ristorantino, con accanto un uomo elegante che gli porgeva dei fiori. Un ristorante di lusso per di più. Sbuffò. Forse a Izuku piacevano le persone impeccabili, galanti e con un mucchio di soldi? Beh la sua era una famiglia benestante, ed era anche un bel ragazzo... Forse non gli piacciono i biondi? Forse non gli piaccio io?

Si stava per addormentare. Guardò fuori dalla finestra, i fiori di un ciliegio volteggiarono davanti alla porta.

Cosa darei per farlo innamorare di me...

Ovviamente le orecchie di Izuku colsero subito questo pensiero, e si rattristò, parecchio. "Oh, quindi a Kacchan piace qualcuno?" sospirò dall'alto del tetto dove era seduto. "Uff, potrebbe anche dire il nome, così posso scoccare la freccia!" si lamentò. Detto questo si alzò in piedi, spalancando le ali, e dirigendosi in volo verso la casa del biondo.

Arrivò qualche minuto dopo. La finestra della camera del biondo era aperta, e in piedi da li poteva osservare il volto calmo del ragazzo addormentato. Avrebbe potuto scappare via, di certo rivelare così il proprio segreto... Ma era il suo lavoro, doveva portare a termine il suo compito.

✓Cupid - Bakudeku AU ONE SHOTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora