«beatrice»

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una volta tutti pronti salimmo su un pulmino che ci avrebbe portati alla festa.
durante il tragitto mi fissai su di tom, era concentratissimo sul telefono, non so cosa stesse facendo.
sembrava totalmente in un altro mondo.

non posso dire "non ci feci tanto caso" perché ne feci tanto ma nel frattempo siamo arrivati alla festa.
diciamo che sono abbastanza agitata.

guardai Tom spegnere il suo telefono e alzarsi, e cosi feci anch'io.
aspettai che giorgia mi raggiungesse in modo tale fossi vicina a lei, così mi sarei sentita molto più al sicuro.

appena scesa dal pulman vidi subito le telecamere che registravano, quindi le guardai e feci un sorriso.
sentivo già la musica a palla, ho percepito che uscita da questo posto non ci avrei più sentito niente.

gio: «là c'è il tavolo riservato a noi»
lo guardai e mi ci avviai.
c'era tanta gente di cui io non sapevo l'esistenza, appena siamo entrati si sono tutti avviati verso di noi e abbiamo stretto la mano a ognuno di loro.

sembravano conoscermi tutti ed erano felici di vedermi, apprezzo.
ci avviammo verso il tavolo e mi sedetti contro il muro.
immediatamente arrivarono dei drink, tra quelli ho riconosciuto solo lo spriz, lo prendevo ogni sabato sera con Simone.

presi uno spriz e lo gustai, sentivo le telecamere puntate su di me e questo mi mise un po' di ansia.
posai il mio sguardo su di tom, guardava le altre persone che erano in pista a ballare.

non so di preciso chi stava guardando, però mentre lo faceva continuava a scolarsi drink.
era ubriaco a prima vista.

arrivò quest ragazza, non so chi era, so solo che era praticamente nuda.
??:«dai tom vieni a ballare»
tutti ci zittimmo e ci incantammo a guardare tom e questa ragazza.

tom sembrava essere confuso, dopo la richiesta della ragazza il suo sguardò entrò dentro i miei occhi spalancati, dopo qualche secondo lui si alzò mettendo la sua mano sul fianco della ragazza e andarono in pista.

gli occhi dei ragazzi si posarono su di me mentre io guardavo tom andare in pista.
non so cosa mi sta succedendo in questo momento ma penso mi siano salite delle lacrime.

non posso nemmeno strofinarmi l'occhio che mi rovino tutto il trucco, perciò decisi di fare l'indifferente.
eve: «perché guardate me?» dissi mentre finivo di bere lo spriz.
giorgia posò il bicchiere sul tavolo e guardò bill
gio: «si vede com'è pentito»
dopo questa frase si alzò dal tavolo e andò dall'altra parte della struttura, seguita da bill.

non riuscivo più a mantenermi quindi decisi di uscire fuori a prendere un po' d'aria.
mi sedetti su una panchina, non riuscivo a prendere aria, sembrava stessi morendo.

a un certo punto mi si fermò davanti a me un monopattino elettrico con un ragazzini, avrà avuto 15 anni,
lo guardai, aveva i capelli castani, precisamente il ciuffo, e gli occhi azzurri.

sorrideva e senza dire niente mi stava offrendo un pacchetto di sigarette.
lo guardavo stranita ma senza dire niente le presi.
mi guardo perché altri cinque secondi e se ne andò.

lo guardai allontanarsi da me, era talmente bravo a usare quel monopattino che in un secondo era già scomparso.
riguardai il pacchetto e lo aprì.
con Simone a volte fumavo, come vedete con lui ho fatto la maggior parte delle cose.

aprendo il pacchetto ho trovato le sigarette e un accendino.
per distrarmi un po' tirai fuori una sigaretta e l'accendino, solo che sotto a quest'ultimo c'era un bigliettino.

posai il pacchetto, mi misi la sigaretta in bocca e l'accesi.
dopo aver iniziato a fumare estrai il foglietto e lo aprì.

"scrivimi ;) + 39 **********"

millecinquecentodieci giorni II - è più Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora