Human

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<Dimmi un segreto, uno bello>> 

Sirius sospirò sulle labbra del ragazzo che lo stava stringendo, schermandolo da tutto il resto ed una lacrima lasciò le ciglia di Remus senza che riuscisse in alcun modo a controllarsi.

<< ci rincontreremo... te lo prometto>>.

Erano ormai mesi che l'apocalisse incombeva sul loro mondo e no, non intendo metaforicamente.

Tutto era iniziato come la scoperta del secolo, una nuova arma biologica che avrebbe ridimensionato le sorti di qualunque guerra.

piccola, invisibile e letale.

Un fungo parassita, capace di assumere il controllo delle persone da cui veniva inalato per un tempo limitato ed ovviamente, fu semplice capire a chiunque, che qualsiasi nazione l'avrebbe padroneggiato...avrebbe facilmente controllato il mondo intero.

Gli studi avrebbero dovuto protrarsi per decenni, troppo instabile, troppo pericolosa, troppo sconosciuta, la sostanza in questione per poterla adoperare sul campo.

Ma, vuoi per cause architettate, vuoi per coincidenza, la guerra iniziò in Europa e a quel punto, a nulla servirono le urla di allarme.

Urla che si propagarono per tutto il continente quando il fungo iniziò a mostrare i suoi effetti collaterali, riducendo gli esseri umani a poco più di vegetali, con il solo istinto di nutrirsi di qualsiasi creatura si muovesse intorno a loro, pericolosi e mortali, gli uomini si erano trasformati nella loro vera natura, dei mostri, privi di rimorsi, capaci solo di uccidere, senza guardare in faccia chi gli stava di fronte.

Fu così che la vita si era improvvisamente trasformata in un gioco di sopravvivenza, fu così che i pochi superstiti si erano costruiti dei bunker anti-uomo, fu così che le armi vennero alzate nuovamente contro i loro artefici. 

Una vita per una vita, per un giorno, per una manciata di secondi in più per capire che i veri "umani" sono coloro che sanno mostrare i propri sentimenti, non chi riesce a reprimerli meglio.

Erano solo andati in cerca di cibo.

Sirius black e Remus Lupin si erano offerti volontari per uscire dal proprio bunker e procurarsi i mezzi di sostentamento per loro e per i propri cari con cui condividevano l'abitacolo e ce l'avevano quasi fatta.

Avevano trovato un frutteto, sulla cima di una collina, dal quale avevano spogliato le ricchezze, caricate sulla macchina e stavano procedendo a salire sulla stessa, quando, notarono che all'orizzonte una figura pallida ed emaciata, si stava dirigendo ciondolante verso di loro e Sirius commise un solo, piccolo errore.

fucile alla mano eliminò la minaccia prima che diventasse tale, ma di certo non si aspettava quello che ne sarebbe seguito.

Un lamento straziante si librò nell'aria, seguito da qualche secondo di puro silenzio in cui l'unico sibilo percepibile era lo strascico del colpo, secondi in cui i ragazzi, scossi, che mai si sarebbero abituati a quel massacro, smisero persino di respirare, per poi riprendere, con il cuore in gola, e l'adrenalina nel sangue, quando un eco di gracidii si levò intorno a loro ed un numero indefinito di creature presero a correre nella loro direzione.

<< Merda... Moony, vai alla guida, io li tengo a bada>> 

non se lo fece ripetere due volte, in pochi istanti, si ritrovarono a frecciare lungo le strade dissestate sparando colpi e pregando di non finire i proiettili prima del dovuto.

mancavano solo pochi chilometri alla salvezza, ma la fortuna, questa volta non era dalla loro, la marmitta iniziò a scoppiettare e del fumo nero si levò dal cofano poco prima che l'auto si fermasse.

HumanWhere stories live. Discover now