"È da un mese che stiamo insieme, e non ho ancora trovato il coraggio di parlare a Matilde. Marco viene a casa mia tutti i pomeriggi, ha capito la mia priorità per la scuola ed è carinissimo; prima mi aiuta a studiare, ha fatto riassunti/schemi su qualsiasi argomento e solo quando abbiamo finito, riscuote il suo premio, bacia in modo straordinario. La media dei miei voti è perfino migliorata, è anche un bravo insegnante, non capisco come trovi lui il tempo per studiare."
Ordino una Coca-Cola, anche per Sara, riprendo un attimo fiato. "Quindi va a gonfie vele?" commenta la mia amica Sara, felice per gli ultimi aggiornamenti.
"Sì, siamo in perfetta sintonia. Solo che mi sta mettendo sotto pressione sul discorso Matilde. Lo sai che gli avevo chiesto un po' di tempo..."
"Sì, me lo ricordo."
"Ecco, mi ha lasciato tranquilla le prime due settimane. Poi ha iniziato a raggiungermi anche in classe, nell'intervallo, e a lanciare messaggi espliciti, tipo 'ehi bellissima, allora ci vediamo più tardi?'"
Sara ride, "marca il territorio da possibili pretendenti."
"Non ti dico le battute dei miei compagni. Ci spieghi come mai Marco è così felice di studiare con te? Matilde poi non è stupida, secondo me ha capito."
"Senti, forse è il momento di dirle la verità e magari sarà più comprensiva di quanto pensi. Non c'è niente di male nell'essere felici e innamorati," suggerisce Sara con un sorriso incoraggiante.
"Voglio farlo, solo che non ho trovato il momento giusto. Marco non doveva intromettersi, così peggiora la situazione."
Sara annuisce, "a modo suo, cerca di aiutarti, sembra tenerci a te."
"Lo so, mi fa anche piacere che viene a trovarmi..."
"Allora forza, affronta la situazione, andrà bene."
MATTINA SEGUENTE
Entro in classe e prendo posto accanto a Matilde, decisa a confidarle tutto, ma vedo arrivare Marco e mi trattengo. Mi porge un sacchetto di carta, sorridendo, "per iniziare bene la giornata." Matilde sta osservando la scena.
"Che cos'è?" gli chiedo curiosa.
"La brioche al cioccolato, la tua preferita." Mi strizza l'occhio e aggiunge, "ci vediamo."
Va via, lasciandomi ancora più in imbarazzo ad affrontare la situazione. Non posso far finta di niente; il suo gesto tanto carino, non è passato inosservato.
Cerco di trovare le parole giuste, Matilde mi precede: "da quanto state insieme?"
"Un mese, lo so cosa stai pensando, avrei dovuto dirtelo prima. Non ne ho avuto il coraggio."
"Perché? Cosa credi che avrei fatto? Lo vedo che è preso per te, sono felice per voi."
"Mati, mi dispiace e che non volevo ferirti."
"Frequentarlo di nascosto, non che sia meglio."
Temevo che sarebbe finita così, "sei arrabbiata?"
Sbuffa. "No, sono delusa, è diverso."
Capisco la sua reazione, a parti invertite mi sarei sentita nello stesso modo, sono stata codarda, ha ragione. Adesso me ne rendo conto e mi viene da piangere, vorrei il suo perdono, "ti prego, lasciami spiegare," chiedo supplicante.
Lei resta sulle sue, non è da lei, risponde in modo freddo, "lascia perdere, che se ne parliamo ancora è peggio."
La giornata trascorre calma, eppure non riesco a togliermi il senso di rimorso che ho addosso.
Nel pomeriggio, Marco mi raggiunge a casa. È felice di vedermi, come sempre, il mio umore, invece, è pessimo.
"Che cos'hai?" mi chiede preoccupato.
"Ho parlato con Matilde oggi e mi sento in colpa. Non avrei dovuto mettermi con te senza dirglielo. È una mia amica."
Lui mi prende le mani e le bacia, provocandomi dei piccoli brividi.
"Hai sbagliato a tirarla così tanto per le lunghe, te l'ho detto anche io. Adesso, non pensarci più. Lasciale il tempo di abituarsi all'idea."
"Ma non capisci, io l'ho delusa per non averle detto la verità. Ha accettato il fatto che stiamo insieme, lo sapeva già. Come faccio a rimediare, non so come fare."
"Tormentarsi adesso è inutile. Passa oltre, vi chiarirete con il tempo."
Da un lato ha ragione, mi rendo conto però che per lui la questione non è così importante come lo è per me. Io ci sto male, ho deluso una mia amica. Continuo a rimuginare sui fatti, ho la testa fra le nuvole. Marco, credo se ne sia accorto e mi abbraccia.
Solleva poi il mio viso e mi costringe a guardarlo."Ehi, io sono qui per te. Superiamo tutto insieme. Ok?" Inizia a baciarmi, mi riempie di tanti piccoli dolci baci che hanno subito un effetto di un calmante. Mi dimentico di tutti i miei problemi. Mi sento così fortunata ad avere un ragazzo così speciale al mio fianco, non me lo merito. Mi auguro che Matilde possa incontrare presto, anche lei, la persona giusta, così da poter essere felici insieme. Ripenso alla conversazione avuta con Samuele. Sarà lui il ragazzo giusto per lei? Chissà.
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L'AMORE TI CAMBIA (Qualcosa che non dimentichi.)
RomancePerché l'Amore ti cambia, ti trasforma e a volte ti porta su strade diverse da quelle che avresti previsto. Emma e Marco si conoscono a scuola e sono giovanissimi, hanno 14 e 16 anni. L'amore arriva all'improvviso, come un colpo di fulmine e sarà...