Ottobre 2018
"Cos'è la pallavolo secondo te?"
Tobio smise di bere sentendo il quesito. Hoshiumi faceva sempre domande alquanto bizzarre e casuali, e Tobio pensò gli si addicesse.
"La pallavolo è la pallavolo," rispose tra un respiro affannato e l'altro.
Hoshiumi alzò gli occhi al cielo, e gli si avvicinò, puntandogli l'indice sul petto. Le sopracciglia di Tobio si aggrottarono.
"Riflettici di più. Cos'è la pallavolo?" ripeté, alzando il tono di voce.
Riflettici di più.
Quando Tobio pensava alla pallavolo, gli veniva in mente suo nonno. La routine quotidiana. L'allenamento. La soddisfazione di un'ottima alzata. Hinata. L'odore dello spray della palestra. Il rumore delle scarpe sul suolo.
"Pensaci più duramente!" esplose nuovamente. Alla loro destra Ushijima guardava la scena imperturbabile.
Tobio suppose che senza pallavolo non sarebbe niente. E senza Hinata, se quel giorno non gli avesse gridato "Sono qui!!".
"La pallavolo... la pallavolo è e basta."
Lasciò la bottiglia sulla panchina e si diresse in campo.
"Kageyama, non è una risposta!!"
-
Novembre 2018
Quando Tobio vide Hinata dopo 3 anni, la prima cosa che saltò ai suoi occhi fu l'altezza. Tobio non sapeva il motivo per cui si fosse immediatamente diretto in bagno una volta arrivato all'arena, ma appena aveva visto Hinata aveva avuto voglia di togliergli il sorriso sulla faccia a forza di pugni. Oppure voleva farlo a se stesso.
Lo sguardo si era posato successivamente sulle spalle, le braccia e le cosce. In quel momento aveva ipotizzato che fosse più forte a livello fisico; pensiero che poi si concretizzò quando Hinata lo sconfisse a braccio di ferro dopo la partita.
"Shōyō-kun va fortissimo oggi, eh..." disse Miya, con un boccale di birra in mano.
"Sapevo che avrei dovuto scommettere su di te, mio discepolo!!" esultò Bokuto.
Entrambi misero le braccia sulle spalle di Hinata, spintonandolo. Tobio li osservava con un cipiglio sul viso.
"Andrà meglio la prossima volta, Kageyama," fece Ushijima appoggiandogli una mano sulla spalla in suo supporto. Un sostegno che si rivelò inutile. Hinata aveva il solito ghigno arrogante di quando riusciva a vincere, e quel sorrisetto era già fastidioso di sua natura, ma su Tobio aveva una incredibile influenza. Forse avrebbe dovuto prendere più seriamente il rosso quando aveva detto che l'avrebbe potuto battere. Tuttavia non si curò della sua mancata attenzione. Il broncio si fece ancora più evidente. Voleva staccare le braccia di quei due da Hinata, trascinarlo fuori e togliergli quel ghigno da quella faccia paffuta a suon di schiaffi.
Si scrollò di dosso la mano del compagno di squadra e bevve un altro sorso di birra. Notò che anche Hinata aveva fatto lo stesso. Le guance rosse contrastavano il colore chiaro dei suoi capelli.
"Ohi, idiota, non bere troppo."
Hinata lo guardò storto. "Anche tu stai bevendo, a quanto vedo, Kageyama-kun," spiegò Hinata scrollando le spalle. "Non rovinare il momento!!" aggiunse muovendo il recipiente drammaticamente in avanti.
"Già, non rovinarlo!!" supportò Hoshiumi.
Tobio alzò gli occhi al cielo e gli tolse il boccale dalle mani. Hinata cercò di riprenderlo, ma cadde assonnato sul tavolo qualche secondo dopo.
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La relatività della pallavolo
FanfictionTobio Kageyama ha una costante: la pallavolo. Ma quando si rende conto, a 21 anni, che tale sport è indivisibile dal suo amico, rivale ed ormai ex compagno di squadra Shōyō Hinata, e che nella sua esperienza individuale "vita" e "pallavolo" sono sin...