Capitolo 3

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Il pomeriggiò si rivelò davvero noioso almeno da quando avevo smesso di parlare con l'esuberante Zayn Malik

Parlammo per ore al cellulare di quanto lui piacesse vantarsi oppure della sua colta abilità nel flirtare

Peccato che con me non avesse abboccato,questo lo infastidiva parecchio ma era pura goduria vederlo fremere

Scoprii anche che sapeva essere un buon ascoltatore e ti riempiva di consigli utilissimi

Come ad esempio,licenziarmi da quel dannato lavoro o

fai il culo a tutti coloro che osano toccare di nuovo il tuo sedere o lo farò io

Queste erano le sue parole e rimasi abbastanza scorcetata

Potevo parlare con lui tranquillamente senza preoccuparmi di eventuali blocchi mentali

Non riuscii totalmente a staccarmi dal telefono che subito cominciò a vibrare nuovamente emettendo la suoneria delle spice girls

«Pronto» Risposi inmediatamente non facendo caso al numero sconosciuto che mi stesse rintracciando

«Darcy?» Sentíi una voce squillante e davvero molto,molto famigliare

Non poteva essere seriamente lei

Non la vedevo dai tempi delle medie e l'unico ricordo impresso nella mia mente della ragazza erano le treccie castane,un apparecchio davvero troppo grande per il suo viso e il famoso vestito rosa a puoà viola

«Jessie,dio dove diavolo eri finita?»

«Già,devo ammettere che mi sei mancata.É parecchio che non ti vedo come ti sei sistemata?»

Era la mia migliore amica,poi ci distaccammo per il motivo che io dovetti partire per venire a vivere qui a Manhatthan

«Oh beh,sono sempre a Manhattha.Tu invece ricordo che avresti voluto vivere a New York?»

«Si ma purtroppo i miei genitori hanno voluto mandarmi qui per la scuola,dicono che sia la piú prestigiosa e le solite merdate»

Mi scappò una piccola risata

«Dio é davvero troppo che non ti vedo,ti andrebbe di andare a bere qualcosa una volta?»

Ci fu un momento di silenzio,ci stava riflettendo credo

«In teoria stasera avrei una festa e sarei davvero grata se venissi anche tu»

Una cosa che forse ebbe dimenticato negli anni era una

Odiavo le feste

«Si tratta solo di una piccola festa tranquilla per festeggiare il nuovo anno nel mio nuovo liceo,non puoi mancare su andiamo»

Avrei davvero tanto voluto sbattere il cellulare contro il muro del mio appartamento ma preferirei optare per il semplice nervosismo

L'ultima volta che andai ad una festa Margharet Priston,una mia vecchia compagna di classe,vomitò sul mio vestito nuovo costato un anno di paghetta

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