La brezza portava con sé l'odore del mare che poteva essere percepito fin dal centro della città di Styria dove ormai il sole si apprestava a tramontare regalando riflessi d'orati e arancioni che decoravano le colorate case di pietra blu dai tetti bianchi.
La capitale dell'isola di Ramisha appariva sontuosa ai verdi occhi del giovane Daren. Abituato com'era alla tranquilla vita di Neasso, un piccolo villaggio di campagna nei pressi di Bosco del Forsennato a est di Styria sull'altra sponda del fiume Braxos.
Fino ad oggi il giovane aveva potuto soltanto immaginarla mentre ascoltava con occhi sognanti i racconti del padre sui suoi viaggi di lavoro.
<<Niente da fare amico, costano troppo per quello che valgono..>> - Daren stava esaminando la merce esposta in un piccolo bazaar sulla Via Grande, la strada principale della città dove erano concentrate la maggior parte delle attività commerciali e quindi la via più affollata.
<<Che dio me ne scampi se oggi non mi casca l'ultimo capello dalla testa! Sono ormai ore che passi a maneggiare la mia merce e a criticarne i prezzi!>> - il mercante, un uomo anziano e in carne, guardava il giovane con gli occhi rassegnati di chi aveva riconosciuto un figlio di altrettanti mercanti.
<<Non mi freghi vecchiaccio, di questi sassi ne ho visti a bizzeffe a est! Da Tepios fino a Spiagge del Re!>> - mentre Daren, con lo sguardo sereno, maneggiava una pietra passando le dita sopra un simbolo che era stato inciso al centro della sfera, il mercante rispose <<Figliolo, non sai di cosa parli evidentemente e si denota anche da come maldestramente maneggi questa pietra runica!>> nello strappare la pietra dalle mani del giovane il mercante aggiunse <<questi non sono semplici sassi servono ad attingere a dei poteri che non puoi neanche immaginare in quella piccola testaccia che ti ritrovi tant'è che già lo spazio è poco ed è occupato da tanta insolenza! Te la farò breve, un gesto involontario e andiamo a stringere la mano ai nostri santi in cielo tutti e due>> , Daren continuava impassibile ad osservare la merce esposta maneggiando di tanto in tanto qualche articolo che trovava interessante e di tanto in tanto pulendosi le mani sulla camicia di lino ormai del tutto lercia che indossava sotto il gilet di pelle.
<<Dieci monete d'argento!>> - propose Daren riprendendo dalle mani del mercante la pietra,
<<Dieci monete per la pietra del fuoco!>> , l'offerta era spropositatamente bassa.
<<Non se ne parla moccioso sparisci! E rimettila dove l'hai trovata!>>
<<Dodici monete per il sasso, non di più vecchio!>>- Daren fissava negli occhi vitrei l'anziano mercante la cui espressione, nel notare che il ragazzo non aveva la minima intenzione di andarsene senza quella pietra né di riporla sul bancone, si accigliò,
<<Ma come ti permetti adesso ne ho fin sopra l'ultimo capello che mi rimane della tua stoltezza! Che la divina provvidenza sia clemente con me se oggi non impazzisco! Posala o rischiamo di saltare in aria entrambi! Se continui così ragazzo mio prima o poi troverai chi non esiterà a schiaffeggiare quel bel faccino che ti ritrovi!>>
Il viso del mercante si fece rosso di rabbia,
<<Beh se sono tanto pericolosi allora non dovresti vendere questi sassi...>>
<<Questi sassi come li chiami tu sono...>> - non riuscì a finire la frase
<<Sono miei amico!>> - una risata, dolce, sensuale, una voce femminile provenì dalle spalle del giovane, all'improvviso un profumo di lavanda e miele, la pietra che Daren teneva tra le mani era , così dal nulla, sparita.
<<Al ladro! Al ladro! Sono stato derubato!>> - urlò il vecchio mercante,
<<Non stare lì impalato! Aiutami! Dov'è andato?>>
STAI LEGGENDO
Le Cronache Di Styria
FantasyNel cuore del misterioso continente di Paroue, una sinistra setta segreta si insinua come un'ombra minacciosa, tessendo trame oscure che mettono a rischio l'equilibrio stesso della società. Mentre il nuovo ordine impera con pugno di ferro, un gruppo...