— There is no defeat
in the heart of a fighter
DIECI ANNI PRIMA,
GREENWICH EST
La vita, in un certo senso, mi ha sempre allenato. Nelle inaudibili lezioni che mi ha dato, mi ha insegnato che il primo passo che fai, non ti porta dove vuoi, ma ti toglie da dove sei.
E io in questo momento vorrei proprio scappare via. La stanchezza mi stava mangiando viva, accompagnata dalla noia che mi assaliva quando, qualche volta, mi ritrovavo a sentire le conversazioni degli adulti. Compreso mio padre, alla mia destra.
«Rinnoveremo l'ala sinistra della scuola ma lasceremo la finestra sulla parete frontale.»
Uno dei suoi colleghi cominciò a ragionare, ma lasciai perdere quel cicaleccio quando con entrambe le mani mi aggrappai al seggio della sedia imbottita e, sbuffando, iniziai a sgambettare con i piedi. Nonostante i miei dieci anni, non toccavo nemmeno con le punte dei piedi il pavimento quando mi capitava di sedermi. Al contrario dei miei coetanei, a dirla tutta. Così, quando mi occorreva, non sprecavo neanche un attimo per calciare in aria con le gambe.
La sala da pranzo era grande e arredata in maniera elegante, con lunghe tende di velluto che pendevano dalle finestre alte, e un grande lampadario di cristallo che pendeva sopra la tavola. Le voci degli adulti erano un brusio costante che riempiva l'aria, e il tintinnio delle posate sui piatti si mescolava alle risate soffocate e ai discorsi seriosi.
Immersa nei miei pensieri, non diedi importanza alle cose che mi circondavano nemmeno quando il mio sguardo valicò nell'altra parte del tavolo: un bambino sedeva accanto a Joe Baker, il sindaco di Greenwich Est. Fu inevitabile giungere alla conclusione che quel bambino fosse proprio suo figlio.
All'inizio, neanche si accorse di me dal momento che lo vidi così preso a fissare incessantemente il piatto. Poi, però, quando si accorse del mio sguardo, alzò il capo cercando tra la tavolata immensa chi lo stava scrutando con così tanta foga. Abbassai subito lo sguardo sul piatto che avevo dinanzi: cotoletta e patatine. Non volevo che lui mi beccasse a guardarlo, è già figlio del sindaco, si monterebbe la testa.
Ma non riuscii a resistere. La curiosità ebbe la meglio: alzai il capo, ma i suoi occhi attraversarono la parte sinistra del tavolo, per poi arrivare alla parte destra. E io ero lì.
Quando posò i suoi occhi su di me, il mio stomaco fece una capovolta. Il suo sguardo era come la notte che scendeva dolcemente: le mie iridi caddero in quest'ultimo come una trappola di cui sapevo non me ne sarei liberata presto.
Provai a distogliere lo sguardo, ma i miei occhi continuavano a tornare su di lui. C'era qualcosa nel modo in cui si sedeva, con le spalle leggermente incurvate, che mi fece pensare che non volesse davvero essere lì, proprio come me. Forse, come me, avrebbe preferito essere altrove, libero di correre e giocare, invece di essere costretto a fingere interesse per discorsi di adulti.
Il ragazzo continuava a guardarmi, e finalmente decisi di sorridere timidamente. Lui rispose con un sorriso appena accennato, che sembrava dire: "Anche io sono annoiato". Quel sorriso creò una connessione, un piccolo filo invisibile che ci unì in quella grande sala piena di adulti chiassosi.
«Ines, stai bene?» La voce di mio padre mi riportò alla realtà. Mi voltai verso di lui, cercando di non sembrare troppo distratta. «Sì, papà, sto bene,» risposi, forzando un sorriso.
Quando mi voltai di nuovo verso il ragazzo, lui stava ancora guardandomi. Forse, pensai, questo incontro non era così male dopo tutto. Magari, una volta che la cena fosse finita, avremmo potuto parlare, conoscere meglio l'uno l'altra.
In quel momento, capii che, nonostante tutte le differenze, lui poteva essere qualcuno che avrebbe reso queste noiose cene un po' più sopportabili. Forse, nel vasto mare di adulti indifferenti, avevo trovato un'isola di comprensione.
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Lushes Of Desire
Teen FictionEvelyn è una ragazza che urla nel silenzio. Si è sempre sentita amata da tutti ma da nessuno. In una vita troppo grande per lei, si ritroverà ad affrontare situazioni pericolose per la prima volta. Asher è un ragazzo con un labirinto al posto della...