Two

147 7 2
                                    

È arrivato il momento per me di entrare in casetta.
Apro la porta della magnifica casetta che ho sempre solo guardato da uno schermo "Ciaoo" mi faccio sentire dai presenti "eii..?" Mi rispondono loro interrogativi, non si aspettavano il mio arrivo "scusa ma ci stiamo cagando un po' addosso, ti hanno detto qualcosa se devi affrontare un sfida con qualcuno di noi o altro?" Chiede Kumo "nono, la Celentano mi ha aggiunto un banco" dico, e sembra che tutti ricomincino a respirare "ok allora sei la benvenuta, sennò no" dice Nicholas facendomi ridere "piacere Giulia" ripeto questa frase almeno 20 volte per presentarmi a tutti.
"Chi si rivede" dice il ragazzo biondino davanti a me con un sorriso furbo in volto "c're, pensavi di esserti liberato di me?" Dico facendomi scappare l'accento napoletano "speravo, ma alla fine non mi dispiacerà romperti le palle" risponde il ragazzo "pensa al tuo percorso va, ragazzino " rispondo a tutto tono, facendo riferimento a ciò che ha detto Raimondo, anche se io e lui abbiamo la stessa età "eiei, perché fate cosi?" Chiede Holyfrancisco "lunga storia" rispondo fulminandolo con uno sguardo "ma niente fra lascia stare, è una scema" dice lui girando i tacchi "stai zitto che ci fai più bella figura" rispondo "ma anche voi sentite questa vocina fastidiosa che parla? Boh" Dice girandosi nuovamente verso la mia direzione facendo un sorriso sghembo che mi fa venire voglia di prenderlo a schiaffi "non mi rompere il cazzo simó" dico spazientita, "dai piccolì, essere sempre incazzata non fa bene alla pelle" dice, mi soffermo qualche secondo sul nomignolo che ha usato, che nervi.
La verità è che quando eravamo in hotel le nostre camere erano vicine, e non è successo nulla di male in realtà, solo che abbiamo iniziato con il piede sbagliato perché era mio solito alzarmi prestissimo e mettermi in balcone a provare con la musica, svegliando il ragazzo che voleva dormire.
Mentre lui faceva la stessa cosa la notte tardi, perciò è nata una guerra fra di noi perché nessuno dei due voleva venirsi in contro. Che stronzi.
Si è una cagata ma finché lui non abbassa l'arma di guerra non lo faccio nemmeno io.
"Dai raga non litigate, vieni ti faccio vedere la tua camera" mi dice Gaia prendendomi a braccetto, lascio un ultimo sguardo di fuoco a Simone per poi sorridere alla ragazza.
"Sei in camera con Marisol e Sofia" mi dice, e le due ragazze mi sorridono contente "senti ma come mai questo astio con Simone?" Mi chiede Marisol "ma niente una cagata" dico, per poi raccontargli la storia "vabbè dai, sicuramente le cose cambieranno, Simone è un cucciolo" dice Sofia "se lo dite voi" dico "non chiami i tuoi genitori?" Mi chiede Gaia "ecco... i miei genitori non sanno che sono qui" dico ridendo nervosa, lasciando le mie compagne confuse "in che senso scusa" mi chiede Marisol "loro non volevano io venissi qua perché non hanno mai sostenuto il fatto che io volessi essere una ballerina, però io sono testarda, e quindi eccomi qua" dico buttandola un po' sull'ironia.
Non mi pesa che i miei non mi supportino, non fraintendermi, loro mi vogliono bene e io ne voglio a loro, ma io devo decidere per la mia vita, non loro.
Ma quando vedranno che farò strada mi auguro cambieranno idea.
Le mie nuove amiche mi lasciano sistemare le mie cose.
Prendo il telefono ricevendo una chiamata da mia mamma.
Rispondo
"Ciao mamma"
"Giulia, la verità, dove sei?" Mi chiede, non sembra troppo arrabbiata
"Sono entrata ad amici..." dico titubante
"COSA?" Dice lei, non capisco se sia almeno un po' contenta o meno.
"Sorpresa" dico ridacchiando nervosa
"Ok, non pensavamo l'avresti fatto davvero, però... brava, è ora che tu decida la tua vita tesoro, e noi ti sosterremo, o almeno ci proveremo" dice, mentre un sorriso di vittoria si fa spazio sulla mia faccia
"Grazie grazie grazie, ora devo andare, ciao mamma salutami papà" dico
"Ciao, mi raccomando abbi cura di te"
Dice come ultima cosa, prima che io metta giù.
Sono al settimo cielo.
Vado in balcone con un sorriso a 32 denti "come mai questo sorrisone?" Mi chiede Kumo "ho parlato con i miei che non sapevano io fossi qui" dico lasciando sconvolti i miei compagni "tu sei una grande zia, ti stimo troppo" dice Mew facendomi ridere "e come l'hanno presa alla fine?" Mi chiede Gaia che già lo sapeva "l'hanno accettato e hanno promesso di provare a sostenermi" dico contenta "che peccato, sarebbe stato troppo bello se ti avessero obbligato ad andartene" dice Simone con quel suo solito sorrisetto "non ti picchio solo perché sono felice" dico facendo ridere quelli che ci stanno intorno.
Mi siedo proprio accanto al biondino e gli rubo la sigaretta dalle mani facendo un tiro, guardando furba i miei compagni, per poi posare lo sguardo su di lui che alza gli occhi al cielo accennando un sorriso.
Faccio un altro tiro sta volta facendogli arrivare il fumo in faccia.
"Testa di cazzo" dice distogliendo lo sguardo, sembra divertito per la prima volta e non scontroso "senti chi parla" dico guardandolo male, ma appena incontro i suoi occhi azzurri qualcosa dentro di me si addolcisce, perciò decido di distogliere lo sguardo.
Lui riprende la sigaretta e io vado in camera mia dopo aver salutato tutti.
Mi addormento subito, è stata una giornata intensa.

Golden// Simone amici23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora