il respiro affannato
tre sconosciuti in rosso
e le luci blu fuori da casa mia.mi fanno domande
non riesco a rispondere
ho dolori ovunque non riesco a ragionare.il fianco destro mi brucia,
la testa mi esplode
non riesco ad aprire bene gli occhi.li apro un po',
poi una scossa e li richiudo
così dall'inizio.sono seduta sul mio divano
è già passata un'ora
e non c'è miglioramento .un paramedico sta parlando con mio padre,
non capisco cosa dice,
se ne va.stringo forte i braccioli del divano
quel divano grigio che ho sempre odiato
ora è il mio unico salvagentemia madre mi tiene per mano
e mi prega di calmarmi,
giuro ci sto provando.mi dicono di aprire gli occhi,
perché ho anche dei bei occhi,
volevo sputargli in faccia.come se riuscissi a fare qualcosa,
come se non volessi stare meglio,
è un mese che sto così.mi chiedono se è successo qualcosa,
se qualcosa ha scatenato l'attacco.
ci penso, no.ho ottimi amici,
un ragazzo fantastico,
buoni voti.in questo momento
non ho motivo per star male,
solo il mal di testa.dopo un'ora loro se ne vanno,
sto ancora male,
ma sto migliorando.torna mio padre
ha con sé ansiolitici,
20 gocce.poi mi porge un foglio,
una ricetta medica:
"psichiatria"non voglio,
sto bene,
posso gestirlo.ma forse ora
sono l'unica
a crederlo.