Freddo

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Apri il tuo cuore

E dischiudi la mente

Poiché la paura, nel tuo cuore, sarà sempre presente

Ma ricorda che il fato, beffardo e spietato, a volte ha anche il volto

di un angelo alato

Non mettere freni

Non chiudere gli occhi

Perché l'illusione

La tua mente non tocchi

E se il nome del Re

vorrai scoprire

Credi a me

Il cuor tuo dovrai ascoltare

Solleva il velo

Svela l'inganno

Dimmi quel nome

E togli l'affanno

Che il nero sia bianco

E che il bianco sia nero

Dagli quel volto

Ed un nome vero

E se il nome esatto

sotto questo foglio apparirà

Nella prossima pagina

Egli, non più Bestia, sarà

~°~

"Ho fame..."

Questo pensò Izuku mentre, rannicchiato nel suo angolo, si asciugava le crosticine lasciate dalle lacrime...

Era stanco...

Le mani ferite dal lavoro bruciavano ed il continuo sforzo, per trattenere il suo odore, lo stava privando delle ultime forze...

La sua vita era stata un inferno...

Non erano rimasti molti Omega nel villaggio ....

Almeno...non vivi o non marchiati....

Suo fratello aveva trovato il suo Alpha, in giovanissima età e l'altra omega della casa, la sua mamma, si era dovuta arrangiare alla morte del marito...

Trovò lavoro come serva proprio nella casa del re ....

Tornava a casa solo ogni tanto e riusciva a mandare ai suoi figli giusto il necessario per sopravvivere...

E fu il suo fratello maggiore, Eijirou, a farsi carico dell'intera famiglia...

Ma anche lui, nonostante avesse un fisico possente ed era nato Alpha, non poteva inventarsi il lavoro...

A malapena sbarcavano il lunario...

A malapena riuscivano ad avere del cibo in tavola...

Fu per questo che quando Inko tornò, parlandogli della profezia, non ci pensò due volte

Il suo secondo fratello aspettava un bambino....

E se la profezia, o maledizione, si fosse concretizzata...sarebbe morto...

E lui era stanco...

Era stanco di vedere i suoi fratelli piangere...

Era stanco di vedere Eijirou con le mani massacrate...

Era stanco di vedere sua madre, ormai troppo vecchia, lavorare ancora fino allo svenimento

Serviva un'omega vergine giusto?

E lui, dopo l'ultima razzia avvenuta nel villaggio, era l'ultimo rimasto...

Per questo quella stessa notte, quando sua madre ed i suoi fratelli andarono a dormire, si richiuse la porta di casa sua alle spalle...

E se proprio fosse morto...almeno lo avrebbe fatto con la consapevolezza di aver provato ad aiutare la sua famiglia...

Ed ora era rintanato lì, con il Re Bestia che non lo guardava neanche, e non sapeva che cosa fare....

Conosceva poco di ciò che erano i rapporti tra Alpha ed Omega...

Aveva a malapena avuto il suo primo calore...

Cosa doveva fare?

Lo stomaco brontolò ancora una volta, facendolo sussultare, e vide la sagoma del Re alzare la testa

X:" avete fame?"

Izuku negò, scuotendo i capelli, e se possibile si fece ancora più piccolo

I:" n-no... n-no mio sire..."

Il Re sospirò appena, spingendosi ancora di più nell'angolo, per poi sollevare appena il capo

X:" dovete...d- dovete bussare al muro...t-tre... t-tre volte... Vi verrà portato del cibo..."

Il verdino si sentì arrossire, per l'imbarazzo, ma fece ciò che gli venne ordinato...

Passarono diversi minuti e dal piccolo fascio di luce, che proveniva da un'unica finestrella, si rese conto che il giorno stava lasciando posto alla notte...

La figura del Re diventava sempre più evanescente, dinnanzi ai suoi occhi, e si ritrovò quasi a chiudere le palpebre...

Era così stanco....

Ma un forte rumore, di colpi sul muro, lo fecero scattare immediatamente in piedi

Il suo istinto che era intontito dalla paura, e dalla fame, lo fecero agire nell'unico modo che l'omega trovava giusto...

I suoi piedi si mossero immediatamente verso l'unica persona che poteva proteggerlo...

Ma capì velocemente il passo falso che aveva appena fatto

Una mano ghiacciata si agganciò sotto il suo collo

X:" NON MI TOCCATE!!!"

Il respiro prese ad arrivare a tratti nella sua gola, mentre i piedi non toccavano più terra, e ben presto si ritrovò a gemere dal terrore

Il suo odore fu rilasciato con forza, supplica muta dell'omega terrorizzato, ed il suo corpo cadde a terra sbattendo la testa...

Il sovrano sbarrò gli occhi, rintanandosi vicino al muro, e mentre guardava il suo corpo riverso a terra si stringeva le ciocche di capelli tra le mani...

Le lacrime ricominciarono ad uscire, da quegli occhi asciutti da anni, ed allungò una mano

L'omega ,svenuto, si mosse verso di lui...e più si avvicinava e piu i piedi del sovrano strisciavano indietro...

Finché non arrivò il muro a fermare la sua corsa e terrorizzato, da se stesso, si ritrovò con quel ragazzo ancora vicino...

La menta ed il cioccolato arrivarono al suo naso e, come se non fosse nemmeno lui a farlo, allungò di nuovo una mano

Mentre un vassoio di cibo, silenziosamente, scivolava nella stanza

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