ED ORA?

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*Ale*

Finalmente!

arrivai finalmente nella mia camera d'hotel.
Osservai un attimo l'ingresso prima di aprire effettivamente la porta.
Feci un lungo respiro, aprii la porta e mi gettai subito sul divano.

"NON CI POSSO CREDERE!"

ero felicissimo di essere un partecipe di sanremo anche se non essendo la prima volta, l'emozione non passa mai.

Passai il resto della giornata ad osservare la splendida vista fin quando non si fece sera.
Mi tolsi la maglietta restando a petto nudo e andai fuori al balcone con ovviamente una sigaretta e nel mentre fumandola.

Ma ad un tratto sentii una porta aprirsi, ma non della mia camera, ma di quella affianco.

"chi potrà mai essere" pensai.

Uscii una persona alta, ma essendo buio non gli potei vedere la faccia.

"Mi tiri l'accendino?"

guardai il mio accendino per un secondo.

"quindi?" disse con voce un po' infastidita.

"certo, scusami"

Gli tirai l'accendino e lui si accese la sigaretta.
Continuavo a guardare con aria incuriosita quella misteriosa figura.

"sei anche tu qua come concorrente? per cantare?"

lo sentii ridere ma non disse nulla.

"tieni"

presi l'accendino al volo e dopo di che quella persona se ne andò.

"che stronzo e che maleducato manco mi ha saputo dire un grazie."

Finii la mia sigaretta e tornai in camera.
Provai a dormire ma l'ansia era troppa, infatti, il giorno dopo ero ancora stanco.

-Ma che ore saranno?

controllai e..

-LE 17:15!

dovevo fare ancora tutte le prove per la canzone e soprattutto gli outfit..
Decisi di non perdere altro tempo e dopo essermi fatto una doccia veloce e vestito uscii dalla camera di fretta.

Appena uscito dalla camera sentii salutarmi, ma per la fretta non ci feci caso. Chissà chi era..
Dopo provato e scelto l'outfit era arrivato il momento..

Entrai nel teatro ariston, un emoziona unica.
Mi sentii libero, il canto è l'unica mia forza, e potevo dimostrarla anche a tutti tra poche orette.

Mi diressi dagli altri salutandoli e parlando del più e del meno.
Si avvicinava l'ora dell'inizio del programma.
Il mio cuore, inutile dire, batteva a mille.

Geolier venne da me

"Tutt'appost Ale"

"Sisi, sono solo un po' agitato"

"TRANQUILL, dai che c'è la faii"

mi tirò una spallata scherzosamente.
Ci misimo a ridere e ci sedemmo su un divanetto bianco.
Tutto ciò fin quando non entrò una persona col vestito bordeaux di fretta.

"ALLORA, COME VA SIETE AGITATI?"

fece le solite domande da co-conduttore o da cocò come lo chiama ama e si mise a parlare con annalisa.

la voce mi parse simile alla strana persona di ieri sera, ma per esserne sicuro mi avvicinai lentamente fino a riuscire a vedere finalmente la sua faccia.

capii finalmente chi è, ero rimasto immobile, ma dovevo voltarmi prima che se ne accorgesse.
non riuscivo a muovermi quindi stetti ad osservarlo per qualche minuto fin quando anche lui non si accorse di me.

"Allora? come va Ale?" e mi sorrise.

"I-io?" non capisco il motivo ma diventai rosso, forse per l'imbarazzo..

"Si? tu."

Si avvicinò a me

"Bene un po' agitato, tu Marco?"

"Bhe l'ansia c'è sempre ma sono un cocò" rise

Mi misi a ridere pure io ma quel silenzio poi venne interrotto.

"a chi hai dato dello stronzo ieri ale?" mi guardò con un tono freddo e rigido.

"Marco non ho capito cosa intendi?"

"Lo sai bene"

Ci fissammo negli occhi.
Anche se  sapevo fosse un momento serio avevo una voglia matta di baciarlo.

Gli guardai le labbra per un attimo fin che..

"allora? non hai le palle di rispondere? se non lo sapessi ero io quello al balcone"

"TU?"

"SCUSAMI, non sapevo non lo intendevo veramente"

mi fissò con i suoi occhi freddi per qualche secondo, finché non fece un sorriso malizioso.

"su ripeti ciò che hai appena detto"

"che non volevo non era mi intenzione insultarti scusami"

lo guardai dritto negli occhi, il suo sguardo non era più serio ma quasi divertito.. era compiaciuto.. ma sembrava che stesse ridendo di me.
Mi stava per caso prendendo in giro?..

scoppiò in una risata.
Era divertito, ma prima che potessi dire qualcosa, mi accarezzò la guancia.

"mi raccomando." mi fece un altro suo solito sorriso malizioso e poi uscì a presentare i concorrenti.

Dopo che marco se ne andò, vidi che tutti i concorrenti ci stavano guardando.
Per qualche motivo ero in imbarazzo, e mi infastidiva avere tutti gli occhi puntati addosso.
non ci capivo più niente, mi sentivo leggero.. come se stessi per cadere.

Iniziai a pensare se fosse tutta la mia  immaginazione oppure la realtà.
Se fosse un incubo o un sogno.
Volevo solo dormire.
O stare un po' da solo.
Tutti mi guardavano per colpa di Marco e per il suo stupido modo di fare.

Mi sdraiai sul divanetto scordandomi che tra poco toccasse a me salire sul palco.
Inutile dire che addormentai.

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