Heartbeat - a Heart of Stone fanfiction

Capitolo 1

"Alla tua destra armati di pistola!" risuona la voce di Jack nell'auricolare di Rachel, che si sporge dal furgone con cui si copriva per sparare istintivamente alle due guardie in avvicinamento, due colpi di pistola risuonano nell'aria, seguiti dal tonfo dei due corpi caduti a terra con un colpo sulla testa.

Rachel si alza, nessuna anima viva attorno a lei;
"Quanti ne mancano?" chiede guardandosi intorno, visualizzando i dati del Cuore nella sua lente

"Dentro l'edificio, sono circa una trentina divisi nei tre piani."
A quelle frasi, Rachel visualizza l'interno dell'edificio, osservando dal basso verso l'alto, vede criminali accostati dietro la porta in sua attesa, gli occhi si muovono verso l'alto, intravede la canna di un fucile quando
"Attenta! AK-47 sopra di te!"
Nemmeno il tempo di sentire Jack nel suo orecchio destro che si accovaccia dietro il furgone che viene intaccato da quattro colpi.

Le mani salde sulla pistola, l'indice pronto sul grilletto, le braccia si alzano, seguite dalle sue pupille: tre colpi e del criminale rimane solo il corpo inerme dietro la finestra.

Di nuovo coperta dal telaio del furgone, sente i colpi di fucile scheggiare il metallo del tettuccio, dalla cintura prende una bomba fumogena, fa due passi verso il davanti del furgone e, leggermente più scoperta, prende la mira e tira la bomba fumogena in una finestra, il rumore del vetro frantumato distrae alcune guardie accostate; l'indice pronto a premere il grilletto, Rachel si alza correndo verso la finestra frantumata e, prima che il fucile tre metri sopra di lei riapra il fuoco, la pistola è già in quella direzione, un colpo e lei è dentro l'edificio, con un altro cadavere al piano superiore.

Il fumo nero è dappertutto, la vista è compromessa per i criminali che gridano non capendo cosa succede attorno a loro, si sa che l'ignoto fa paura e in quel momento l'ignoto era la presenza di Rachel, che vedeva tutto e tutti grazie al Cuore.
una decina di uomini, il più vicino viene afferrato dal collo e tirato, Rachel vede quasi chiaramente la sua faccia, tiene degli occhiali da sole che vengono spaccati da un colpo di calcio della pistola, l'uomo confuso cade a terra e un colpo di pistola lo finisce definitivamente.

Gli occhi di Rachel si muovono a velocità smisurata, tre uomini si dirigono verso il suono dello sparo: uno davanti a sè e due ai lati, il più vicino alla sua sinistra si muove con passo deciso, mossa stupida, due passi e la pistola di Rachel toccava la fronte dell'uomo, una piccola pressione e l'ennesimo corpo a terra.
Secondo bersaglio a quattro passi da lei, con il fucile puntato davanti sé. Rachel afferra la canna di quell'arma e se la tira a se, trascinando a sua volta l'uomo che adesso è a pochi centimetri da Rachel, riesce solo a vedere i suoi occhi marroni prima che la pistola, ormai calda, va a contatto con il mento dell'uomo e il proiettile gli perfora la mandibola, fuoriuscendo dal cranio.
Il corpo rilascia la presa sul fucile e cade, Rachel butta il fucile al suolo mentre il fumo pian piano inizia a dissolversi...
L'ultimo uomo riesce ad arrivare dietro di lei, la pistola puntata contro la nuca della donna le provoca un brivido lungo la schiena;
"Dietro di t-" Rachel punta la pistole dietro la sua schiena e il suono dei colpi copre la voce di Jack, due colpi al fianco fanno allontanare l'uomo, Rachel si gira e senza pietà lo uccide con un colpo sul capo.
"Lo so Jack, grazie dell'aiuto." ribatte Rachel mentre si tocca la nuca, sente ancora la pelle d'oca lungo il collo, tira un profondo respiro prima di sentire i passi di altri uomini verso di lei, l'ambiente è sempre più chiaro attorno e riescono a intravedere le ombre dei nemici.

"fucile a cannozze a due metri da te"
Rachel non risponde, capisce che è sempre più visibile ai suoi nemici.
due passi indietro e la pistola puntata davanti, 'non ho tempo da perdere' pensa, prima di premere il grilletto, il suono metallico del fucile copre il tonfo del corpo.
Si volta per sparare al penultimo uomo, alto e grosso, occhiali da sole e pelato.
"Sembra Rude di Final Fantasy VII con qualche chilo in più" commenta Jack.
Rachel sorride divertita a quel commento mentre il suo corpo si muove in modo autonomo per uccidere l'uomo, un passo indietro, pistola puntata al torace del nemico, l'uomo indietreggia ma la pressione del grilletto provoca nella pistola un colpo vuoto, i proiettili erano terminati.
Le labbra di Rachel si serrano in una espressione seccata, mentre adesso un sorriso compiaciuto è sulla faccia dell' uomo.
La sua mano afferra la pistola, stritolando la mano della donna e tirandosela a sé, un pugno dritto sul naso macchia la faccia di Rachel di sangue.
"cazzo Stone, questa avrà fatto male, stai bene?" il tono di Jack è adesso più preoccupato che visualizza dai suoi ologrammi un emorragia al naso.
Rachel scuote la testa, il colpo l'ha confusa.
La sua mano viene rilasciata dalla violenta presa del nemico, la pistola le cade, adesso la stessa pressione è sul suo collo, le sue mani cercano di allentare la presa dell'uomo con tutta la forza che ha. Sente l'aria rarefatta, ma riesce ancora a respirare.
L'uomo prende dalla sua cintura la sua pistola e gliela punta sotto il mento quando vari passi metallici si sentono dalle scale: tre uomini con un passamontagna scendono dal piano di sopra, uno di loro ha i vestiti sporchi di sangue.
L'uomo si rivolge a loro senza distogliere lo sguardo da Rachel nè tanto meno la sua presa, mentre Rachel porta la mano vicina alla cintura per afferrare una lama...
"datemi un buon motivo per non ucciderla."
l'uomo dai vestiti insanguinati si avvicina a loro;
"J vuole vederla"
La presa sul suo collo allenta piano piano fino a lasciarla completamente e l'uomo si distanzia di un passo ma la pistola non si sposta dalla sua direzione, Rachel non dice nulla, la sua mano si allontana dal coltello, la sua espressione rimane indifferente e fredda, nascondendo il dolore del suo naso che continua a colare, sporcando il pavimento e i suoi vestiti scuri; la bocca socchiusa recupera l'aria che per quel minuto le è mancata.
"Stone sta' tranquilla, questi idioti ti porteranno direttamente al nostro obiettivo"
Rachel non poteva rispondergli, ma anche se potesse Jack si immaginava già la sua risposta.