Coinquiline

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Ritornando davanti alla porta della mia nuova camera, inserico le chiavi per aprirla e sento delle voci nel mentre apro. All'interno c'erano due ragazze, una bruna che aveva i capelli lunghi fino alle spalle e mossi, aveva una pelle un po' scura e indossava una canottiera bianca, un paio di jeans blu accompagnati da dei stivaletti marroni; e una rossa che aveva lo stesso taglio della bruna, solo che aveva la frangetta ed era chiara come il latte, indossava una abitino rosso con la scollatura a v che le arrivava sopra il ginocchio con indosso due paia di plateau coperte nere belle alte, ma tutte due avevano la stessa altezza, quindi da dedurre che la rossa era piccolina; stavano litigando per i letti. I letti erano separati tra loro e loro due litigavano per la finestra vicino al letto all'estremità della camera. Poi si accorsero di me, si scusarono e dopo un po' riiniziarono di nuovo a litigare. Poi dissi:

Io: "Piacere di conoscervi, sono Annalisa... Costantinova!"     

La bruna all'improvviso smette di litigare e si avvicina a me con questo fare anche la rossa...

Tizia bruna: "Ciaao! Scusaci davvero se ci hai viste litigare per uno stupido letto con una vista spettacolare dalla finestra, ma nessuno di noi due ha resistito ed eccoci qua! Hehe, davvero scusaci."

Tizia rossa: "Sii, scusaciii!!! Comunque io mi chiamo Caterina Uskowiz, da come avrai già capito dal cognome sono straniera esattamente dalla Germania."

Tizia bruna: "E invece io sono Allison Guevarra e provengo dalla Colombia."

Io: "Piacere tutto mio, Caterina e Allison!"

Parte Caterina che individua la mia collana e si avvicina toccandomela, in tanto, io non ho nessun dispiacere che me la tocchi, ma mi è sembrato solamente strano il suo tocco, sembrava un'oggetto antico che lei non vedeva da anni... Parte Allison che mi chiede se fossi originaria dalla Bulgaria e io le risposi che solo mia madre era da quelle parti, la cosa mi sorprendeva che una sconosciuta come lei che proviene dalla Colombia riconosca una ragazza come me della Bulgaria, beh, mia madre dai.
Mi chiedo come Allison faceva a capire che provenivo da quelle parti, pur essendo che ho preso tutto da mio padre.
Caterina sospirò e iniziò a dirmi che avevo davvero una bella pietra nera e inseguito all'annuire di Allison. Poi ritornarono al loro punto di partenza.
Mi chiesi solo come mai i loro sguardi erano fissi e un po' spaventati alla vista della mia collana, la pietra è anche brutta... Mmm, come se la pietra stessa li preoccupasse. Non ci diedi molto caso, e iniziai a prendere le mie valigie e a scegliere un letto, presi quello vicino al muro che si trovava vicino al muro e si avvicinava quasi quasi alla porta ai piedi del letto e lasciai fare alle due su chi avrebbe preso il letto al centro o al lato vicino alla finestra. Praticamente il letto vicino alla finestra era veramente bella come postazione e visuale, ma mi accontento anche di questa posizione vicino alla porta. Notai anche un'altra porta di fronte al mio letto, doveva trattarsi del bagno, quindi spresi le mie cose per il bagno e ci entrai, era bello pure questo, aveva una vasca che sicuramente una volta entrati non ci saremmo più usciti e poi sì, le cose che un bagno doveva avere c'erano. C'era pure uno specchio che aveva in torno delle lampadine e vicino a loro c'era l'interruttore, pensai agli artisti in quel momento. Dopo che posai le mie cose in un cassetto del bagno, uscì e vidi Caterina nel letto al centro a disfarre le valigie. Quindi... Allison ha vinto!

Si fecero le dieci, praticamente ci avevano dato qualche ora per sistemarci tutti. E tutte e tre ci avviammo nel cortile dove un tizio con un megafono gridava di uscire per le presentazioni dei docenti. Iniziò a parlare Allison dicendo che quello che stava gridando doveva essere il rappresentante del college mentre Caterina lo stava paragonando ad un barbone per via dei suoi caoelli lunghi e grigi. All'improvvison l'attenzione di Allison si spostò ad un gruppo di ragazzi vestiti di nero e pensai a tizi che avevo visto all'entrata del college. Poi ricevetti uno spintone amichevole da parte di Caterina dicendomi che il tizio alto con i capelli biondi e occhi azzurri mi stava fissando, proprio in quel gruppetto che avevo paragonato a dei morti viventi. Allison annuisce sorridendo dove mi diede alcuni pizzicotti per convincermi a girare verso di lui. Pensai dove avessero preso tutta questa confidenza... Mi vergognavo a girarmi che continuai a non girarmi mentre loro continuavano a stuzzicarmi! Grrr.
Smisero alla voce della preside.

Preside: "Salve ragazzi, io sono la preside Amara Guevarra!"

Mi girai di scatto verso Allison e...

Allison: "Esatto! Io sono in parentela con quella donna che vedete lì sul palco con un microfono in mano... Un vestitino blu... Con quei capelli  raccolti in un tuppo... Sì... Praticamente quella è mia nonna..."

Io: "Che cosa?! Quella dovrebbe essere tua nonna? Ma se è bella giovane, oh aspetta, quella è tua nonna?"

Caterina rise annuendo divertita dalla mia espressione stupita.

Guardai entrambe stupita al che la preside continuò dandoci un benvenuto ai nuovi alunni del college. Era inutile che mi soffermavo a chiedere spiegazioni su come poteva essere definita nonna quella donna... Dopo che i docenti finirono di presentarsi su cui mi stupirono tutti, ammetto che c'erano alcuni docenti fighi ma tralasciamo questo fatto. Chiesi ad Allison e ad Caterina di dare un'occhiata in giro nel cortile. Vedevamo un sacco di gruppi, dove    uno si era formato per creare una band... Pensai *di già?* poi notai lo sguardo fisso di Allison sul quel gruppo di morti viventi di prima, solo che sta volta erano in tre, prima penso che erano qualche nove, però era come se non riuscisse a staccare lo sguardo su di loro, forse gli sorprendeva il fatto che erano vestiti in un modo cupo. Quindi le chiesi come mai li stava fissando così tanto al che lei mi rispose con un: "Non c'è la faccio a togliere lo sguardo su di loro, avanti! Loro sono i Sullivan!" e al seguito Caterina disse:

Caterina: "Oh sì! I Sullivan! Ne ho sentito parlare da parte di mia cugina non ché lei ha avuto una storia focosa con il tizio biondo che prima stava fissando Anna! Mi pare che si chiami Greig... Sì! Greig Sullivan!"

Io: "A quanto pare abbiamo un donnaiolo!" *Anna? Sbaglio o la sua confidenza la da così velocemente?*

Caterina: "Come mai dici questo?"

Io: "Perché intorno a sé ci sono tante gallinelle che gli girano intorno!"

Allison: "Mmm... Sembri gelosa sai? Anche tu hai avuto una storia con lui?"

Io: "Oh no, per niente. Anzi scusatemi hehe..."

In effetti sembravo gelosa...

Caterina: "Ma ragazze, adesso che fa Creig? Sta venendo verso di noi? Oh mio Dio..."

Allison: "Anna, Grieg sta venendo per te, uuuh!!!"

Greig? Greig il tizio biondo stava venendo verso di me? Per me? Ma cosa dice mai Allison.

Io: "Alloson bast-"

Caterina: "Ragazze ssh, eccolo..."

Grieg: "Salve ragazze, siete nuove qui vero?"

Lo fissai in faccia e quel suo sguardo serio... sicuro di se, quel "salve ragazze" detto con una voce calda... I suo capi che pur essendo neri erano belli indosso a lui. Indossava un maglietta a maniche corte nera accompagnati da un paio di jeans neri e delle scarpe, che dire... Nere. L'unica cosa che aveva colore erano i suoi capelli, la sua pelle chiara e i suoi occhi azzurri... Lo stavo fissando con molta attenzione e lui lo stava facendo... con me...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 26, 2015 ⏰

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