EPISODIO-2

6 1 0
                                    

Il gigante avanzava verso la nostra direzione ma era limitato, non poteva esporsi al sole perciò rimaneva bloccato nelle terre del nord, dove tutto appassiva e il sole non splendeva. Presa dalla paura chiesi spiegazioni alla regina, ma anche lei non voleva darmi una risposta alla mia domanda, proprio come mia madre.
Kira: ce qualcosa che potrei fare?
Ella: prenditi cura del popolo come faceva tuo padre!
Era l'unica risposta che poteva darmi ma io non sapevo come prendermi cura di un regno, e poi se lei è la regina non potrebbe farlo lei? Troppe domande senza risposta. La regina chiamò le truppe fatate, le soldierwings, ovvero un gruppo di Fairy armate con spade e lance avente lo scopo di distruggere il gigante e qualsiasi creatura volesse attaccare il regno. La regina non era del tutto preoccupata, sembrava non importarle del regno e di quello che poteva accadere, infatti propose di continuare la solita vita felice alle Fairy e loro ubbidirono. Il sole iniziò a tramontare e uscì fuori la luna, era così luminosa e bianca che non potevo fare a meno che guardarla dal basso, le stelle erano dorate e brillanti ma soprattutto erano tantissime. Lily mi vide sorpresa e incantata, si avvicinò e mi chiese se mi andasse di seguirla sul fiore più grande del regno ed io acconsentì. Camminavamo verso il fiore, era un papavero rosso e luminoso, una volta arrivati dinanzi al suo cospetto notai delle ali uscire dalla schiena di Lily, volò verso il papavero e mi lasciò a terra
Lily: vieni?
Kira: non so volare, non ho le ali!
Lily: non hai le ali?
Kira: eh no, io sono umana!
Lily: umana?
Mi raggiunse e mi toccò la schiena dicendo:
Lily: non ha senso, perché tuo padre aveva le ali e tu no?
Kira: papà aveva le ali?
Lily: certo! Perché? Non le avevi mai viste?
Kira: No! Papà non aveva le ali!
Non riuscivo a capire, papà aveva le ali? Papà viveva qui? Altre domande senza risposta. Lily mi prese e mi portò con sé volando verso il petalo del papavero, mi sdraiai e fissai la luna e le stelle brillare coi loro colori.
Lily: domani sarà luna piena, dovrai perforza venire! Sarà fantastico!
Kira: cosa accadrà domani?
Lily: conoscerai l'Antico!
Kira: l'Antico?
Lily: lui è il padre del regno, delle Fairy e consorte della regina. È ovunque in questo posto, in ogni singolo fiore o astro. E una volta al mese durante la luna piena appare dinanzi al falò e danza con noi.
Kira: mi piacerebbe conoscerlo!
Mentre mi limitavo ad osservare la luna Lily notò il dispiacere che mostravo, era la prima volta che qualcuno si accorse dei miei sentimenti e di ciò che provavo.
Lily: cosa ti preoccupa? Qui non sei felice?
Kira: il problema è che qui mi sento davvero a casa e non voglio andare via, non mi sono accorta che il tempo fosse passato così velocemente e mia madre sarà molto arrabbiata con me.
Lily: se vuoi tornare a casa dovrai semplicemente togliere il simbolo dal tuo polso
Kira: ho paura a tornare a casa, se svegliandomi scoprissi che è stato tutto un sogno, un illusione?
Lily: potrai tornare qui tutte le volte che vorrai.
La guardai negli occhi e sorrisi, tutto questo mi rendeva felice e non volevo andare via. Sono stata così bene nel regno che ho dimenticato il mondo reale e che mia madre starà sicuramente infastidita dalla mia assenza. Chissà quante cose dovevo fare ma non ho fatto a casa; mi alzai dal papavero e tolsi il simbolo con la mia saliva e tutto ritornò alla normalità.

Guardai l'orologio e notai che era passata solo un' ora nel mondo reale, mentre nel overland era passata una giornata intera

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Guardai l'orologio e notai che era passata solo un' ora nel mondo reale, mentre nel overland era passata una giornata intera. Approfittai del tempo a mio favore e andai a dormire, ma non potevo fare altro che pensare per tutta la notte a quello che ho vissuto, mi chiedevo se dovessi parlarne con mia madre e capire meglio qualcosa riguardo mio padre.
Il mattino seguente fui svegliata da un rumore particolare proveniente dalla porta della mia nuova stanza accanto al letto, vidi un uomo osservarmi tra lo spazio creato dalla porta socchiusa e mi suscitò inquietudine, non ebbi il coraggio di chiedergli cosa stava facendo o cosa volesse ma per qualche motivo fu lui a domandare:
Fred: cosa stai facendo?
Ero confusa, non risposi.
Fred: tua madre è esausta, ha passato tutta la notte a sistemare le valigie e i vostri effetti personali in casa.
Kira: mi dispiace! Posso fare qualcosa?
Si limitò ad osservarmi e andò via.
Non gli diedi molta importanza perciò feci finta di niente e andai a prepararmi la colazione, in attesa di ritornare nell' overland.
Come al solito ero da sola a mangiare, in una cucina buia e rovinata dove la luce non riusciva ad entrare a causa delle nuvole che oscuravano il sole. Guardai fuori dalla finestra e notai un piccolo corvo posarsi sul davanzale, mi guardava mangiare ed era così buffo che mi fece sorridere, mi alzai e andai lì vicino ma mentre avanzavo il corvo volò via ed io appoggiandomi sul davanzale iniziai a guardare le nubi. Tutto qui è così triste e senza colore, ne bianco né nero, solo grigio. Ma nonostante questa malinconia che il tempo provocava sentivo una sensazione di pace, udivo il silenzio della casa e mi accorsi che non c'era nessuno oltre a me. La casa disponeva di un grande giardino affiancato ad un cimitero, approfittai dell'assenza familiare e mi incamminai all'aperto, il giardino era cupo e secco perciò pensai subito al regno dell' overland dove tutto è colorato e pieno di vita, andai verso il cimitero dove notai un enorme albero secco e nero su cui dondola un altalenare, mi ci sedetti a riflettere su come la vita fosse così triste e noiosa. Mentre ero persa nei miei pensieri una voce bisbigliò:
Micheal: c...che ci fai qui? e...è il mio albero e la mia altalena!
Mi voltai e una scarica elettrica all' improvviso attraverso il mio corpo.
Kira: nulla!
Risposi.
Kira: sembrava un bel posto.
Micheal: sai che è pericoloso il cimitero per una bambina?
Micheal era qualche hanno più grande di me, aveva 14 anni e non ci avevo ancora parlato da quando l'ho conosciuto.
Kira: tutto qui sembra pericoloso.
Micheal: infatti non è un posto per i deboli, soprattutto una bambina come te o una donna come tua madre!
Kira: hai ragione, vado via!
Non volevo reggere il confronto, sembrava un ragazzo alquanto violento e decisi di scappare verso camera mia.
Mentre correvo mi scontrai con Fred che era accompagnato da mia madre:
Fred: ma cosa stai facendo?
Mi fece cadere a terra dopo avermi spinta.
Nora: Kira, alzati e vai subito a preparare il pranzo!
Fred: No, Va tu a servire! A tua figlia ci penso io.
Gridai e chiesi a mia madre di aiutarmi.
Nora: comportati bene la prossima volta!
Mi grido a sua volta. Fred mi chiuse in camera mia a chiave e minacciò di non farmi uscire neanche per mangiare o andare in bagno fino a nuovo ordine.
Era quasi mezzogiorno, aprì il libro di papà e disegnai lo stesso simbolo che mi catapultò nell' overland. E così rifece. Decisi di scappare da questa realtà e trovare rifugio tra le Fairy.

 Decisi di scappare da questa realtà e trovare rifugio tra le Fairy

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 20 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

OVERLAND Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora