Parli del diavolo e li spuntano le corna

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6 giugno 2009
Sto in camera a lavorare al computer,mia figlia sta giocando in camera.Sento urla strazianti provenire dal vicinato mi avvicino alla finestra per vedere cosa sta succedendo.Il nulla,i vicini non sono a casa ,mi dirigo verso la camera di mia figlia ,attraverso il corridoio ed entro in stanza di mia figlia,il suo riflesso rispecchia sulla finestra mi avvicino a dargli un bacetto sulla fronte ,ma quando si gira a guardarmi non vedo più i suoi bellissimi occhi azzurri ma due pupille rosse puntate sul mio collo pronte a divorarlo.Penso che sia solo la mia immaginazione ,strofino gli occhi con i polpastrelli delle dita e punto gli occhi su di lei, c'è solo mia figlia a guardarmi sorridente,dice parole che non capisco la guardo confusa, sovvrasto le sue parole in un inclino della voce e dico 《ti va di andare a prendere un gelato, tesoro?》la mia voce sembra parere sempre piu piccola e impotente in confronto a mia figlia.Interrompe i miei pensieri dicendo《certo mamma andiamo》.
Mi infilo la felpa e le scarpe, prendo la felpa di mia figlia e glie la infilo .I leggins le arrivano fino alle ginocchia e quando mi abbasso per metterle le scarpe vedo le vene del polpaccio di mia figlia bianche fuoriuscenti e umide,la guardo speventata le sue pupille guardano altrove tuttaltro che me,la sua pelle è fredda e pallida.Sputacchio le parole《tesoro,mi sa che ti senti male,meglio evitare il gelato ti va di fare una passeggiata verso il pediatra?》lei mi guarda con rabbia e tristezza allo stesso tempo e mi dice《no mamma,andiamo al gelato,non mi sento male》io non le credo la porterò in macchina dal pediatra ,non sta bene ,e io questo lo vedo.《ok tesoro,diriggiamoci verso la gelateria!》dico con la falsita schiacciata in faccia.《io.non.voglio.andarci.》dice con una voce da diavolo 《come tesoro non vuoi andare a mangiare il gelato?》
《No mamma ,io non voglio che mi porti dal pediatra》dice decisa,come se mi avesse letto nei pensieri.Terrificata dall idea che mia figlia mi legge nei pensieri strofino le mani sulle coscie, prendo le chiavi della macchina e prendo mia figlia per mano,strano,sembra bollente.
Entriamo in macchina ,si sente il mio sudore gocciolare e mia figlia mi chiede 《mamma,cosa c'è che non va?》

La bambina chiamata DIAVOLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora