quel giorno tornai a casa sconsolato e un po' deluso per quello che gyuvin aveva detto..
È ormai un anno che ho una cotta per hanbin ma per paura di perdere i miei amici e lui...non glielo avevo mai detto...
mi faccio già abbastanza schifo da solo per quello che ho fatto fino a poco tempo fa....ho paura che i miei sentimenti non siano ricambiati e che lui mi disprezzi per tutto il male che so di aver provocato a tanti studenti...
tornato a casa non mangiai nemmeno dato che a causa di questi pensieri sul mio passato e le mie insicurezze mi si era chiuso lo stomaco
lasciai lo zaino vicino alla mia scrivania e presi in cellulare per distrarmi ma fu tutto inutile visto che poco dopo scoppiai in un pianto liberatorio....
rimasi da solo in camera mia per varie ore fino quando sentì la porta di casa aprirsi segno che fossero arrivati i miei
mi alzai dal letto asciugandomi le lacrime e sistemando il letto,scesi di sotto dove trovai mia madre cucinare la cena e mio padre che le dava una mano ad apparecchiare
Quando mi videro sorrisero per poi salutarmi...
i miei erano degli angeli che sapevo di deludere il più delle volte...ho bei voti ma la mia condotta è scesa di molto in questi tre anni di superiori
La mia autostima non era tanto meglio..di sicuro non mi reputavo brutto perché non lo ero ma mi sono sempre sentito sbagliato in tutto...
mamma notò il mio cambio di umore purtroppo... Di fatti a cena mi chiese cosa avessi
'Niente..solo la scuola è troppo pesante in questo periodo'
'Hao...dicci la verità, pensi che non ci siamo accorti che il sorriso è sparito da parecchio tempo?' Disse mia madre
'Esatto...sai che puoi dirci tutto..' Concluse poi papà
'Beh...il brusco calo di autostima che ho avuto è a causa delle mie paranoie...so benissimo di essere perfetto così ma..mi sento costantemente sbagliato...so di non essere il figlio perfetto dato che vi deludo sempre..'
Dopo il mio discorso calò il silenzio nella stanza
'Figlio mio..scusaci se ti abbiamo fatto credere di essere una delusione per noi ma sai bene quanto tua nonna voglia un nipote intelligente e bravo in tutto...noi ti vogliamo bene' Disse mio padre
'Già... Purtroppo spinge troppo quella donna e questo fa si che i nostri timori che lei un giorno cominci ad odiarti sono molti..sappi però che per noi sarei sempre all'altezza perché ti vogliamo un bene che solo i genitori possono provare... Vivi la tua vita tranquillo'
Dopo aver sentito le loro parole scoppiai di nuovo a piangere ma di felicità sta volta...
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•qualche dopo•
hanbin e matthew erano in mensa che chiaccheravano tranquilli quando videre zhanghao che cercava un posto in mezzo a tutti quei tavoli quasi tutti occupati da altri studenti
gli fecero segno di avvinarsi e anche se con titubanza si sedette con loro
'Haooo, come vaa con la tua cotta??' Chiese matthew sapendo che hanbin lo sapesse già
'Mhm...non bene' Rispose
'Non voglio sembrare invasivo ma...quando ti dichiarerai?'
'Non lo so..ma penso fra qualche giorno' Rispose all'amico
hanbin osservava con attenzione il viso del ragazzo e cosa stesse dicendo
zhanghao sentì degli occhi addosso e si girò verso hanbin cogliendolo a fissarlo
Il coreano sorrise e si alzò sedendosi vicino al cinese
'Hao...sei libero oggi pomeriggio dopo scuola?'
'Si..perché?' Chiese ormai rosso per l'imbarazzo ed il fatto che la sua cotta fosse seduta di fianco a lui non aiutava affatto
matthew invece si godeva il momento guardandoli e chattando col suo ragazzo
Il tempo passava veloce ed infatti si fecero le 13:40 molto presto..
hanbin stava per andarsene quando qualcuno gli prese il braccio e lo fermò
girandosi notò fosse zhanghao che gli voleva parlare..inutile dire che diventò rosso avendolo così vicino
'C-cosa devi dirmi?'
'Oggi non ti ho dato il mio numero per contattarci più tardi.. Ecco a te' Disse il Cinese dandogli un foglietto con su scritto il suo numero
lo salutò rapidamente per poi scappare se no avrebbe perso il pullman per tornare a casa
Hanbin rimase fermo non credendo a quello che stesse succedendo...
la sua crush gli aveva dato il suo numero di sua spontanea volontà... Si sentiva il ragazzo più felice al mondo ma aveva anche un senso di ansia ora...
