Incubi oppure realtà?

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Era una mite giornata d'autunno e mi svegliai di soprassalto da un incubo,ero tutta sudata e spossata, così mi alzai dal letto e andai in cucina dove c'era mio padre addormentato sul tavolo con una bottiglia di whisky vuota accanto.

Ci risiamo,da quando la mamma lo ha lasciato,lui si è rifugiato nell' alcol,la mamma lo amava,ma lui ha cominciato a giocare d'azzardo e a perdere tutti i nostri risparmi. La mamma non c'è l'ha fatta più,era disperata è ha deciso di lasciarlo.

D'allora io in accordo con la mamma, ho deciso di rimanere con lui, visto che anche lei pensava fosse meglio evitare di lasciarlo da solo.
Naturalmente io e la mamma ci vedevamo spesso durante la settimana, anche se per lei era un po' difficile fare quadrare gli orari, dato che lei è un medico.

Mentre preparavo il caffè e ne preparavo una anche per papà, presi le tazze e le posai accanto alla macchinetta del caffè mentre andavo da papà per svegliarlo.
<Papà svegliati,ti sto preparando una tazza di caffè> mentre lo scuotevo leggermente,lui mugulò qualcosa e lentamente apri gli occhi,ma un secondo dopo li richiuse gemendo per il mal di testa.

<Dannazione che mal di testa atroce, ti prego, potresti darmi un'aspirina?> Mi diressi verso l'armadietto delle medicine in bagno,presi le medicine è tornai da lui< eccole, tieni> gliele diedi due e lui le ingerì subito,poi gli passai la tazza di caffè per fare sì che scendessero senza problemi.

<Papà devi smettere di bere,ti prego> <ti prometto che smetterò,te lo prometto> <me lo hai detto anche la scorsa settimana,ma non hai smesso> <ti prometto che smetterò, Clear> < piuttosto che ore sono?> <per me è ora di prepararmi per andare a scuola> <per te invece è ora di fare una doccia> <io vado a prepararmi>

Dopo aver fatto una doccia veloce, toccò a papà farsi una doccia,io mi asciugai ,mi vestì e infilai le scarpe. Andai in cucina per lavare velocemente le tazze e dopodiché dissi a papà che andavo a scuola.

<Sto andando papà!> <va bene tesoro! Sta attenta per strada!> <Certo!> Mi chiusi la porta alle spalle, e mentre camminavo misi le cuffie e sparai la musica a tutto volume.
Questa città è sempre stata malinconica e triste secondo il mio punto di vista , ho sempre odiato vivere qui ,le case messe male ad ogni angolo e l'atmosfera deprimente mi hanno sempre spinta a voler andare via, ma essendo ancora minorenne non posso fare ciò che voglio.

Mentre ero sovrappensiero, qualcuno mi abbracciò da dietro, ma siccome non me l'aspettavo urlai. Ma subito dopo capì di chi si trattava<MA CHE CAVOLO CHRIS!> Chris è il mio migliore amico, ma gli piace spaventarmi. <Ma porca vacca , mi è preso un infarto!> <Scusa per averti spaventata ma volevo abbracciare la mia migliore amica per darle il buongiorno>

<C'era anche bisogno di farmi prendere un infarto alle otto del mattino?!> lo guardo un po' arrabbiata ma alla fine non riesco a rimanere troppo arrabbiata con lui.
<Un giorno mi devi dire perché ti perché ti piace fare lo scemo> < sei di cattivo umore stamattina> <già! Ho trovato papà che dormiva sul tavolo della cucina con una bottiglia vuota di whisky> <cazzo! Mi dispiace tanto>

Chris sa tutto su i miei problemi famigliari, e io so quasi tutto sui suoi,ci sfoghiamo parlandone a vicenda. La madre di Chris aveva tradito suo padre con il migliore amico di quest'ultimo, e da quando Chris l'ha scoperto non vuole più parlare con sua madre.

<Cambiando discorso, hai studiato per il test di chimica?> <Certo che ho studiato> mentre stavamo percorrendo l'ultimo tratto per arrivare a scuola, gli chiesi come andava con i suoi <papà e io non vogliamo parlare con lei> <posso solo immaginare come tu ti possa sentire adesso,ma e pur sempre tua madre> <lo so ma ora sono troppo arrabbiato per volerla vedere, per il momento mi bastate tu e papà>

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