Natalia non è mai stata in grado di tenere nascosto qualcosa a qualcuno.
Quando si tratta di non svelare segreti a Ghali, poi, la missione diventa automaticamente impossibile.
Ghali è un fottuto detective, un segugio sensibile che si accorge di Ogni. Minima. Cosa. Soprattutto quando determinati dettagli riguardano Natalia.
"Dimmelo! Dimmelo, dimmelo, dimmelo, dimmelo!" sta esclamando con finto tono petulante, ridendo mentre Natalia scuote divertita la testa e si nasconde determinata dietro il divano. "Natiii" ulula Ghali, curioso come la peggiore pettegola dei paesini.
Inaspettatamente, si toglie la maglietta, svelando quadratini appetitosi di addominali e pelle tonica --Natalia non gli perdonerà mai di essere andato in piscina senza di lei, ieri pomeriggio----Ma se mi hai tirato il caricabatterie in testa, quando ho provato a svegliarti dal tuo pisolino per chiederti di venire con me!
Ovviamente, Natalia rimane leggermente inebetita a guardarlo, ed ovviamente si accorge solo quando Ghali le ha già avvolto le braccia intorno alla vita che quella di Satana Con I Dread è stata solamente una tattica per distrarla e rapirla. "GHALI AMDOUNI!" strilla ridendo quando Ghali la tira su in aria e se la sistema nella tipica presa da pompiere sulla spalla, manovrandola come se fosse un sacco di patate. Ghali avanza con lunghe fiancate verso il divano e "Piccola, dimmi cosa mi stai tenendo nascosto" insiste, gettandola sui cuscini ricamati.
Subito, si siede su di lei, intrappolandola per impedirle di fuggire dalle sue grinfie. "Te lo dico solo se prometti di non giudicarmi" Natalia cede ed arrossisce prepotentemente, e se non si copre il viso con entrambi le mani è solo per fingere di avere ancora una parvenza di dignità.
Ghali, sopra di lei, si sgonfia come un palloncino. "Amore..." sussurra semplicemente, cingendole una guancia e accarezzandogliela lentamente con il pollice. "Lo sai che non ti giudico. Non l'ho mai fatto, e non lo farei mai" dichiara accorato, stringendole con maggiore determinazione il volto.
Natalia si concede di sorridere tenue. "Ti amo" blatera, perché è vero. Lo ama. Lo ama, lo ama, lo ama.
Ghali preme un ampio sorriso sulla sua tempia. Gliela bacia piano. "Anche io, lo sai benissimo". Natalia solleva tutte e dieci le dita, gliele spalma pensierosa sul viso.
Ghali si lascia toccare senza problemi, non protesta nemmeno quando Natalia prende a tirargli gentilmente le ciglia. "Ho trovato una cosa online" confessa finalmente.
Ghali solleva entrambe le sopracciglia, ma non apre bocca. "Una cosa che vorrei sperimentassimo anche noi," chiarisce, deglutendo, "Sempre che tu sia d'accordo ovviamente" si affretta a specificare, le guance che sfiorano il bordeaux. "Spara" taglia corto Ghali, la voce quasi esasperata ma gli occhi gentilissimi, pieni di Va tutto bene e Prenditi il tuo tempo. "Ehm," Natalia abbassa lo sguardo, "È una pratica, ehm, bdsm. Si chiama spitting" il sangue le rimbomba nelle orecchie, non è neanche stata in grado di sentire la sua stessa voce. "Forse ne ho sentito parlare" commenta tranquillamente Ghali, sdraiandosi senza attenzione su di lei.
Natalia sibila un Oof all'impatto, ma è talmente agitata che non si premura nemmeno di sferrargli un'occhiataccia. "Parlamene?" la sprona Ghali, incrociando le braccia sul suo petto ed affondandoci sopra il mento.
Natalia si passa nervosamente la lingua sulle labbra. "In pratica," inizia quasi balbettando, "In pratica, lo spitting consiste nello, uhm --Dio, mi sembra così volgare--sputare dentro la bocca del partner" è sicura di non essere mai stata più rossa di così. Nemmeno quando sua mamma è entrata in bagno mentre lei leccava ad occhi chiusi lo specchio, per esercitarsi a baciare alla francese. O la sera in cui suo cugino l'ha vista con niente addosso se non un crop top, mentre cavalcava il ragazzo, forse in maniera un po' troppo rumorosa.
Avevo sentito miagolare e pensavo aveste preso
in ostaggio Mews! si era giustificato il cugino, strillando e rifugiandosi fuori dalla camera.
Da allora, superato il momento di shock iniziale, Marco e Ghali non hanno esitato un secondo a prendere in giro i suoi gemiti acuti e a sfotterla, chiamandola Micetto.
Ghali ha smesso non appena Natalia lo ha minacciato di bruciargli tutti I vinili di Michael Jackson che il ragazzo custodisce gelosamente non ascoltandoli quasi mai, tanto è grande la paura di profanarli.
Per quanto riguarda quell'angelo dalle ali nere che è suo cugino, Natalia sta ancora elaborando un piano. La ragazza si ridesta dai propri pensieri quando "E preferiresti darlo o riceverlo, lo sputo?" le domanda Ghali sempre con quel tono cauto e quello sguardo di miele che non mancano mai di farla sentire flebile.
Natalia arrossisce e "Non ci ho ancora pensato" borbotta, evitando gli occhi scuri del suo ragazzo. "Pricipessa," la chiama con dolcezza Ghali, posandole un bacio fresco sulla guancia, "Principessa, non c'è niente di cui vergognarsi" sussurra, appoggiandole un secondo bacio sulla pelle rovente.
Natalia deglutisce, e non dice niente perché le viene da piangere, e se solo aprisse bocca sa già che le lacrime non smetterebbero più di scendere.
E Ghali la conosce come le sue tasche, capisce la vulnerabilità che la circonda in questo momento. Zitto, inizia a tempestarleil viso di piccoli baci, e la spinge con il proprio corpo ancora più a fondo.
È utile sentire un peso su di sé in momenti come questi, Natalia si è sempre sentita rassicurata nel sentire lo stomaco di Ghali ben premuto sul suo, e le sue gambe venire appiattite da quelle chilometriche e muscolose del ragazzo.
Si sente finalmente respirare, Natalia, nel venire puntellata con fermezza sulla fodera del divano dai chili del suo ragazzo.
Nasconde la bocca sul collo nudo di Ghali, lo avvolge tra le labbra bagnate per sentirsi ancora più protetta.
Gli abbraccia la nuca piena di Dread e chiude gli occhi, lasciandosi tranquillizzare dai baci affatto invadenti di Ghali, e dal suo bacino premuto con forza sul suo inguine. Non sa quanto rimangano in questa posizione, è semplicemente consapevole del fatto che, ora, ha meno paura. Meno imbarazzo. Pensa di essere pronta.
Succede senza esser pianificato. Natalia ama che sia così. Ha sempre detestato programmare, calcolare e manipolare le situazioni.
È sempre stata molto istintiva, e le piace che il suo rapporto con Ghali sia tutto tranne che organizzato, o progettato a puntino.
Si stanno baciando con foga, i corpi abbracciati sul vasto tappeto marrone steso davanti alla televisione.
Natalia solleva le caviglie, le intrappola goffamente negli incavi delle ginocchia di Ghali, e sbatte pigramente le ciglia quando il ragazzo inizia a strofinarsi su di lei mentre le lecca la lingua. Pigola dentro la gola della ragazza, spinge il bacino in avanti per inseguire la frizione.
È eccitata, come sempre durante queste sessioni appassionate di baci, ma quando Ghali per sbaglio apre troppo la bocca e le sporca il mento con un rivoletto di saliva, quasi viene.
Sussulta sulle sue labbra, e si allontana di colpo, quasi riuscendo a sbattere la testa sul pavimento. "Che?" chiede confuso Ghali, la voce più roca che mai.
La mano di Natalia si muove da sola, quando si spalma sull'angolo della bocca ed inizia a raccogliere con le dita la saliva del ragazzo.
Gli occhi ben puntati in quelli ormai neri di Ghali, Natalia arriccia i polpastrelli bagnati e se li infila in bocca. Succhia. Si avvolge la lingua intorno alle dita, le asciuga per bene dalla saliva del ragazzo. Quando le estrae dalle labbra, un piccolo pop risuona tra i loro visi.
Ghali respira frettolosamente, da dove torreggia su di lei e, ondeggiandosi per sistemare chirurgicamente il bacino su quello caldo di Natalia, "Ti va?" domanda semplicemente, strofinando le nocche sulla guancia rossa del ragazza.
In risposta, Natalia spalanca lentamente le labbra, gli occhi che le pizzicano dal troppo desiderio. Ghali quasi ringhia, e "Dio" geme, premendo con attenzione le dita sulla gola di Natalia, per tenerle fermo il viso. "Non ti muovere" si premura in un sussurro, sbattendo pigramente le ciglia ed avvicinandosi per strofinare il naso contro quello di Natalia.
Spinge i fianchi sui suoi, e Natalia apre ancora di più la bocca.
Le ciglia le sfarfallano, ma si costringe a tenere ben sollevate le palpebre. Senza dire una parola, Ghali prende a contorcere
impercettibilmente le labbra, lo sguardo sempre ben fisso su quello lucido di Natalia.
Allontana il viso, e quando Natalia scorge tra la sua bocca arricciata un grumo bianchissimo e frastagliato da minuscole di bollicine, geme spezzata.
La saliva scivola lentamente fuori dalla bocca di Ghali, si aggrappa con tutte le sue forze alle sue labbra.
Natalia cerca di muovere in avanti il viso, per ricevere il più in fretta possibile quella ricompensa che da tanto brama.
Ma Ghali la sta ancorando diligentemente a terra, quindi non può fare altro che allungare la punta della lingua verso l'alto.
Solo dopo secondi rassomiglianti a secoli lo sputo caldo del ragazzo riesce a incontrare la sua lingua, e appena succede Natalia non riesce proprio a non chiudere deliziata gli occhi.
Libera un gemito acuto dal naso, e assapora ansante la saliva di Ghali, così bagnata e calda e buona.
Ondeggiando la lingua riesce a macchiarsi per bene i denti, il palato, l'interno delle guance. Quando la ingoia, si sente pronta a scoppiare.
Riesce ad aprire gli occhi solo dopo numerosi secondi e quando lo fa, viene accolta dall'espressione dolce di Ghali, dai suoi occhi pieni di amore e piacere.
Ha la bocca veramente lucida e, per Natalia, sussurrare un "Ancora" è un semplice e naturale riflesso.
Ghali le lascia il collo, opta per nascondere le mani sotto la sua maglietta. Sorride, le strofina i capezzoli sensibili con i pollici, e si abbassa fino a premere la bocca sulla sua. Non la bacia, muove le labbra solo per far capire a Natalia di aprire la bocca.
Quando la ragaza obbedisce, deposita direttamente un secondo sputo silenzioso sulla sua lingua bollente.
Natalia sussulta e deglutisce, tremando dal troppo piacere quando Ghali sceglie di premiarla con un nuovo rivolo di saliva.
Natalia ingoia diligentemente e chiude un po' la bocca quando il ragazzo inizia a baciarla, quasi pigramente. "Ancora" bisbiglia timidamente, le guance scarlatte e lingua dentro la bocca di Ghali.
Quasi lancia un piccolo grido, quando questo si allontana bruscamente dal suo viso. "Amore?" sussulta, senza forze. Si appoggia il mento sul petto, osserva Ghali accovacciarsi tra le sue ginocchia.
Si lascia manovrare dal suo ragazzo, che le abbassa le mutandine bagnate, e le apre le cosce. Natalia strizza forte gli occhi quando Ghali le afferra entrambe le caviglie, e gliele tira su fino a farle raccogliere le ginocchia al petto. "Ah" le sembra di avere ingoiato un microfono, tanto la voce le esce rumorosa ed incontrollata, quando Ghali la penetra con la lingua rigida.
Trema da capo a piedi mentre Ghali la lecca senza freni, bagnando la sua entrata e l'interno delle cosce di saliva calda. "Tieniti le ginocchia, amore" la guida Ghali all'improvviso. Natalia obbedisce con un paio di secondi di ritardo. Si sente completamente intontita.
Miagola spezzata quando i pollici lunghi di Ghali le dividono con forza misurata le gambe, e le ciglia le si bagnano di lacrime di piacere quando il ragazzo sputa, sempre senza emettere un solo verso, direttamente dentro la sua entrata. "G-Ghali" sobbalza, le braccia che le scattano e le mani che lottano per lasciare la presa sulle sue stesse rotule.
Quando Ghali deposita nuova, tanta, saliva sul suo buco, per poi strofinarla energicamente con il pollice, Natalia spalanca di scatto le cosce, e geme abbandonando le braccia lungo i fianchi. "Sei così stretta" la informa Ghali, spingendo una falange dentro le sue pareti bagnate.
Natalia si morde fortissimo il labbro inferiore e giura di sentire del sangue bagnarle i denti quando Ghali si slaccia i jeans ed estrae la sua erezione, grossa e bagnata, fuori dai boxer.
Una lacrima le scivola lungo la guancia quando Ghali prende a strofinarle la punta sull'entrata, su e giù, su e giù. Lentamente. "Ghali" sussurra semplicemente, aprendo ancora un po' le gambe. Il ragazzo si arrampica sul suo corpo, l'erezione ora intrappolata solo per la punta dentro di lei, e le passa la lingua dentro l'ombelico, sulla pancia, sulla fila sinistra di costole sporgenti, sullo sterno. Si spinge dentro di lei, senza mai penetrarla del tutto. La punta bagnata scivola fuori dal buchino di Natalia, le accarezza l'interno della coscia per poi rientrare dentro. E uscire fuori dopo una spinta troppo frenetica. E rientrare appena dopo.
Natalia non ha mai provato così tanto piacere. Mai. Ghali riprende a baciarla, la lingua che quasi le accarezza le tonsille sensibili e i fianchi praticamente incollati ai suoi.
Natalia gli affonda le unghie sulla schiena e riapre la bocca, nell'ennesimo invito silenzioso. Ghali stavolta emette un verso gutturale, prima di riuscire a versarle un nuovo grumo di saliva sulla lingua.
Natalia inghiotte e appena si lubrifica la gola, emette un gemito lussurioso dalla sua bocca e si lecca soddisfatta le labbra gonfie e quasi doloranti. Apre a fatica gli occhi, e quando punta le pupille su quelle enormi del ragazzo, Ghali ansima rumoroso. Respira frettolosamente, le guance tinte di rosa e gli occhi quasi bianchi da tanto sono roteati all'indietro.
Natalia si passa nuovamente la lingua gonfia sulla bocca, e geme insieme a Ghali quando lui le imbratta il buchino e le gambe di seme. Non ha idea di quanto tempo rimangano stesi sul tappeto ora troppo caldo e sporco, ma Natalia sa per certo che, d'ora in avanti, nella loro vita sessuale non mancherà un nuovo, intrigante, ingrediente.
Sorride segretamente sul collo sudato di Ghali.