<Smith?>
<E-hm Si-...Si sono io>
<Queste sono le chiavi della tua stanza 666>
<La ringrazio>

<Lulu allora, qual'é la tua camera? Io sono nella 249, e Shawn nella 512> dice "la figlia di satana" appena mi vede uscire dalla segreteria.

<La 666> rispondo brevemente io

<No dai siamo tutti in piani diversi> continua tristemente lei

<Vabbè andiamo a vedere le camere? Abbiamo un bel po' da sistemare> Cambia discorso Shawn, di cui tutti ci eravamo dimenticati la presenza. E salutandoci con un gesto della mano si allontana

<Okk!!! Bye Lulu vado anche io, mi sono portata tutta casa appresso> e così si allontana anche Lydia, e quindi rimango da  solo, non avendo voglia di andare già in camera mi sono così decido di farmi un giro della facoltà.
È davvero molto grande, mi sono ritrovato a pensare, ci sono molte aule e corridoi pieni di armadietti, così ne ho approfittato per vedere il mio, il numero 1729, e ho inserito la nuova combinazione del lucchetto, poi dovrò riempire anche l'armadietto, nel giro di "tour" ho notato che c'è una fantastica piscina con tutta l'attrezzatura da nuoto, una palestra molto grande , un capo da calcio e uno di basket, e c'è persino l'aula di musica, dove probabilmente passerò intere giornate,  piena di strumenti, attrezzata persino con un palco, poi un altra cosa che ho notato è che c'è anche un giardino meraviglioso, una gigantesca e fantastica libreria. Mentre giravo per l'università mi sono accorto che in giro ci sono davvero pochi studenti, mentre continuavo a fare il giro, senza accorgermene sono tornato tra i miei pensieri. A risvegliarmi dai miei pensieri e stato lo sbattere contro qualcosa, o meglio dire qualcuno...
<Scusa, mi dispiace, non volevo venirti addosso> dissi immediatamente senza neanche guardare contro a chi fossi andato a sbattere, quindi alzai lo sguardo e rimasi subito rapido da due diamanti che mi scrutavano dalla testa ai piedi, i capelli neri come la pece, un fisico da paura e alto all'incirca dieci se non più, centimetri rispetto a me. Ci stavamo fissando, azzurro nel verde, occhi che non facevano trasparire nessuna emozione, freddi come il ghiaccio, e quando se ne accorse anche lui prese parola:
<Sta più attento a dove cammini....lenticchia> e senza rivolgermi più alcuno sguardo ha proseguito dritto  per la sua strada, le-lenticchia? Cos- ripensai avampando di colpo. Ripensando al ragazzo con cui sono andato a sbattere, wow i suoi occhi, erano davvero bellissimi, non facevano trasparire alcuna emozione, occhi indecifrabili, freddi come il ghiaccio ma riescono ad incantarti, più che ghiaccio io direi che sono due gemme preziose, due.... diamanti, due meravigliosi diamanti, e poi vogliamo parlare della sua bellezza disarmante del tipico malessere bello quanto stronzo. I suoi capelli, dello stesso colore della pece che fanno un meraviglioso contrasto non quegli occhi chiarissimi e anche la sua pelle altrettanto chiara, come la neve, e poi vogliamo parlare di quel fisico della Madonna, insomma  quei muscoli..... È letteralmente un dio greco. No cosa aspetta- oddio, davvero sto pensando ad un ragazzo che mi ha letteralmente mandato a quel paese? Però wow, non ho mai visto ragazzo più bello di questo in tutta la mia esistenza.  E scossi la testa tentando di  rimuovere i miei  pensieri dalla testa. Però ogni volta che chiudo gli occhi vedo i suoi "diamanti". E poi aspetta DAVVERO MI HA CHIAMATO LENTICCHIA!?!? E perché poi? Sarà per le lentiggini!?!?

E con una valanga di pensieri in testa continuai il mio tour però poi ricadendo tra "le nuvole".

Non mi accorsi però, mentre camminavo che ore si erano fatte, guardai l'orario e mi accorsi che ormai si era fatto tardi, non me ne ero neanche accorto, sembrava passato molto meno tempo, infatti mentre finivo di fare il giro della scuola si erano fatte ormai  le 18:45 del pomeriggio. E  così decisi di andare in camera, anche perché non ci ero ancora passato e avevo un bel po' da  sistemare.

Quando entrai nella stanza,che assomiglia di più ad un appartamento,  la trovai vuota, almeno è quello che avevo pensato siccome non mi sembrava di sentire alcun rumore. Iniziai quindi  a fare così il giro della stanza, e devo dire che mi dà molto l' aria di casa di casa, si apre con un accogliente salotto con un divano a tre posti e un tavolino da caffè davanti, al muro c'è un grande televisore, con di fianco una libreria. Andando avanti si trova la cucina non molto piccola devo ammettere, ha un bel piano cottura, pultroppo io sono negato con la cucina, in cucina  c'è anche un tavolo a quattro posti, poi andando avanti c'è la camera da letto, e in quel momento capii una cosa, avrei sicuramente dormito sul divano, perché c'è un solo letto matrimoniale e non avevo intenzione di dormire con uno sconosciuto.

Mentre pensavo a qualche soluzione per il problema del letto non mi accorsi che in quella stanza ormai non ero più solo.

Hey Hey ecco a voi il primo capitolo di questa storia,  spero vi piaccia :) Lasciate una stellina ⭐

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 11 ⏰

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