Rush: Promise and Thunder

CAPITOLO 1

THOR
Dopo aver fatto una scommessa con mio fratello Loki, e aver perso la scommessa sono andato a Midgard e ora mi trovo qui sulla terra, con il nome di Thor Odinson conosciuto nelle corse come James Hunt. Quando sono arrivato sulla terra mi sono innamorato delle auto da corsa e ora le guido, adoro l'adrenalina del pericolo e le ragazze mi vengono dietro.

1970
Entro in ospedale scalzo
"Scusi l'autodromo dovrebbe avervi avvisato del mio arrivo. Hunt, James Hunt. Che c'è? Mai visto un po' di sangue?"
"Tutto bene?" Mi chiede l'infermiera.
"Benissimo."
"Pensavamo avesse avuto un incidente."
"Già, una discussione con un altro pilota si può chiamare incidente."
"Di cosa discutevate?"
"Non sono fatti tuoi."
"Scusi."
"Di sua moglie."
"Servono un paio di punti, è una brutta ferita."
"Il colpo è stato brutto, ha usato un piede di porco."
"Perché, cos'ha fatto?"
"Niente. Solo quello che mi ha chiesto la moglie."
"Cioè?"
"Te lo mostro volentieri, se vuoi."
Mi porto a letto l'infermiera carina.

Ho una teoria sul perché alle donne piacciono i piloti.
Non perché ammirano ciò che facciamo.
Girare e rigirare in tondo.
Molte pensano sia da idioti e forse hanno ragione.
È per la nostra vicinanza alla morte.
Più sei vicino alla morte, più ti senti vivo più sei vivo.
E loro questo lo vedono, lo sentono.
Mi chiamo James Hunt.
Mio padre è il padre degli dei, mio fratello è il Dio dell'inganno e mia madre è madre degli dei.
E io... io faccio questo.
È un modo fantastico di vivere ed è l'unico modo di guidare.
Come se ogni giorno fosse l'ultimo.

CIRCUTO CRYSTAL PALACE,
LONDRA 1970
"Non ero mai stata a un gran premio."
"Ancora non ci sei stata, questa è la Formula 3!"
"Cos'è?"
"Un campionato minore, dove idioti come me perdono tempo nella speranza che qualcuno ci scopra e ci porti in Formula 1. Sembri delusa."
"No!"
"Sei venuta a letto con me solo perché pensavi fossi famoso."
""Non è vero!"
"Tranquilla, un giorno lo diventerò. Buongiorno, lei è Crocerossina."
"Gemma."
"Crocerossina, lui è Bubbles Horsely, team manager."
"Piacere."
"Bubbles?"
"Si"
"Doc Postlethwaite, il progettista."
"Piacere."
"E Alexander Lord Esketh, il proprietario del team."
"Come va?"
"Bene, grazie."
"Complimenti, superstar!"
"Questa è la macchina?"
"Si, Lotus 59. 1000 cc, motore Cosworth MAE. Non sarà bella, ma è un razzo."
Votimo per la tensione.
"Lo fa sempre, è un buon segno, vuol dire che è carico. Tutto bene, superstar?"
"Mai stato meglio capo."
Mi da dello champagne.
"Bevine un sorso."
"Grazie."
"Un tiro qui..." faccio il tiro di una sigaretta e salgo in auto.
Il signore che presenta la gara parla
"Oggi, al Crystal Palace, James Hunt è in pole position. Accanto a lui l'emergente sokoviano Niki Lauda con Dave Walker a completare la prima fila."
Vedo un uomo salire su un auto ha sul casco la scritta Lauda.
"Chi è?"
"È nuovo. Un tedesco."
"Sokoviano. È qui dalle 5:00 a percorrere a piedi il circuito. Oggi devi concentrarti, James."
"Metti questi. In moto! Che musica!"
La gara inizia, io e Lauda corriamo come i pazzi per vincere.
"Hunt e Lauda dimostrano di essere due fuoriclasse. Stanno distaccando nettamente gli altri."
"Il Barone Viola gli sta addosso"
"Lauda cerca spazio all'interno... ma lo inganna! Lauda è passato, è primo! Hunt dovrà rimediare al suo errore. Hunt è nella scia di Lauda, ma Lauda non lascia alcun varco. La Lotus prova all'interno, mossa aggressiva di Hunt! Contatto! Sono andati in testacoda e Lauda è in direzione contraria. Lo supera anche l'ultimo del gruppo. Ecco perché i colleghi lo chiamano Hunt Lo Schianto. Lauda è furioso. Ai box voleranno parole accese. Sarà una vittoria per Hunt e una vergognosa sconfitta per Niki Lauda. Hunt conquista la terza vittoria dell'anno in F3 qui al Crystal Palace dopo un'accesa battaglia contro Niki Lauda. Lauda non è più riuscito a ripartire dopo il testacoda provocato dall'aggressiva manovra di Hunt."

Sto festeggiando quando mi sento chiamare da qualcuno.
"Hey stronzo! Quella curva era mia!"
"Quella che volevi fare a marcia indietro? Mi sa che la curva ti ha tradito!"
"Quella manovra è stata un suicidio, se non frenavo, ci scontravamo."
"Ma non ci siamo scontrati, no? Grazie al tuo impeccabile istinto di sopravvivenza."
"Vaffanculo... come ti chiami?"
"James Thor Odinson Hunt. Non lo dimenticare, amico crucco. Ricorda il suo nome!"

"È molto semplice. Hunt fa rima con schianto. Thor ha rima con tuono."
Lui se ne va.
"Chi è?" Mi chiede Gemma.
"Non ne ho idea, sembra un topo."