capitolo 2

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A risvegliarmi dai miei stupendi sogni c'è la voce dolce di mio padre
<< Tesoro siamo arrivati svegliati >>  che mi richiama
una volta riaperti gli occhi ,solo una cosa mi frulla in testa
Si inizia coraggio Evelyn c'è la puoi fare
Madrid non sarà come Los Angeles
Qui nessuno mi prenderà in giro
Nessuno mi conosce ...
Questa volta a urlami nel mio povero orecchio é mia madre che con la poca delicatezza che si ritrova mi mostra la nostra nuova auto perché si nuova vita nuova auto
E che auto mi verrebbe da dire, è una BMW x1 completamente nera ,dalla quale esce un autista James che ci invita a entrare
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viaggio in auto è molto tranquillo i miei genitori conoscono già james e sono molto a loro agio ,anzi sembrano avere anche tanta confidenza dal mondo in cui scherzano mio padre e James
Nel esatto momento in cui stacco la testa dal finestrino James mi domanda << Cosa ne pensi di Madrid ti piace ? >> Annui semplicemente non mi andava tanto di parlare ma poi una domanda insolita mi giunge << Ti sei già iscritta alla nuova scuola se vuoi ti posso far uscire un posto nella stessa scuola di Niky >> chiede
<< Oh no ,grazie mille ,ma io studio da casa ho un professore privato>> i miei genitori si lanciano uno sguardo triste ,ma allo stesso tempo speranzoso << E poi chi è Nicky?>> 
<< Nicky è mia figlia ,la più grande per precisione e poi c'è il piccolino che conoscerai che si chiama Thomas una vera peste >> mi guarda sorridendo dallo specchietto .

mancano esattamente cinque minuti al mio arrivo nella nuova casa e non vedo l'ora di buttarmi nel mio letto per farmi una bella dormita
sono così stanca che se chiudo gli occhi , sono capace di addormentarmi subito
Quello che si presenta davanti ai miei occhi é qualcosa di meraviglioso
una villa a due piani tutta moderna con un giardino e una piscina spettacolare mi fa rimanere a bocca aperta
<< Ti piace ? >> É la voce di mio padre a risvegliarmi << si è meravigliosa, la mamma si è data da fare >> Ridiamo insieme
una volta entrata in casa e ammirando l'interno mia,madre mi richiama << Evelyn tesoro potresti,venire in cucina ,io e papà vorremmo parlarti >> Quel "parlati"mi fa scattare sull'attenti ogni ,volta mia madre usava questo termine non ,c'era mai nulla di buono
infatti è così
<< Tesoro io e papà abbiamo preso una decisione, ovvero non prenderai più lezione private ma andrai a scuola >> Il fiato mi si mozzó mille ricordi stavano tornando a galla << No , non ci andrò >> sputo con acidità
<< So che è difficile per te ma è l'ultimo anno potresti ricominciare, e magari farti degli amici >> Disse papà con tono dolce  << La mia risposta è no ugualmente, sai cosa significa per me tornare in quel luogo e non lo farò >> rispondo  << Mi dispiace ma la decisione è presa inizierai lunedì >> Tuono con tono duro mia madre .

Salgo in camera e mi ci chiudo a chiave una volta sul mio letto ,scoppio a piangere in un pianto doloroso che dura per un paio di minuti, fin quanto non mi addormento nelle braccia di Orfeo .
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Mi sveglio e noto dalla finestra,é già buio
"Ma quanto ho dormito " penso appena accendo il cellulare per vedere l'ora noto che sono quasi le otto di sera
così scendo al piano di sotto per addentare qualcosa sotto i denti ,anche se lo faccio più per necessità che per voglia, perché ripensando a tutto quello che appena successo in questa cucina mi sale solo un connato .

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