Parte 4 - Mikael

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Diario – Dominazioni, 29.06.2017

Onore e gloria alle Cerchie Angeliche.

Dopo due giorni in cui pareva che non vi fosse più la possibilità di migliorare la situazione, ieri sono riapparsi gli angeli. Mi riconsegneranno le mie insegne di Comandante all'interno della Cerchia delle Dominazioni e i miei sigilli angelici.

Forse ho scoperto cos'è successo.

Devo aver ascoltato qualcosa che non doveva essere ascoltato.

Una settimana fa, per puro caso, ho assistito a un dialogo tra Belial e Metraton nel giardino dell'Eden. Avrei dovuto tacere? Non lo sapremo mai.

Ho come l'impressione di essere sulla soglia di un evento, un attimo prima di veder brillare una supernova.

Prima di addormentarmi ho girato i tarocchi, cercando risposte negli specchi.

È uscita la ruota della fortuna. Acqua, mutevolezza della fortuna, elevazione, prosperità.

In una visione ho visto un ragno e un serpente riposare sulla sponda del mio stagno. Le acque nere si sono separate e sono diventate limpide. Vedo nuotare dentro le salamandre. Mi dicono che il ragno è Pace, il serpente è Amore. Mi vedo nuotare con il volto di un'arpia che si trasforma e diventa una sirena.

...

Dopo la prima settimana di convivenza, in cui mi ero figurata chissà quale scenario, mi resi conto che Kyros Costa persisteva nel rimanere un estraneo.

Quando uscivo di casa al mattino, lui era appena rientrato da mezz'ora e già dormiva. 

Quando rientravo a casa alla sera, lui era appena uscito. 

Se aveva bisogno di qualcosa o doveva farmi sapere qualcos'altro, mi lasciava un biglietto attaccato con lo scotch allo sportello del frigo.

Solitamente erano detersivi terminati o bollette delle utenze che ritirava dalla cassetta della posta.

La sua presenza disturbava il transito delle entità energetiche, da circa tre o quattro giorni c'era uno strano silenzio, come se la casa si fosse improvvisamente svuotata dopo una festa durata anni.

La sua assenza notturna mi permetteva di svolgere le mie meditazioni senza essere disturbata, ma aleggiava nell'aria una sorta di elettricità innaturale.

All'ottavo giorno mi resi conto finalmente che l'intero appartamento era stato protetto da una barriera, che impediva l'accesso a neri e bianchi indifferentemente. 

Una barriera fatta molto bene, tra l'altro.  E non riuscivo a dissolverla.

Il mio coinquilino aveva fatto in modo di non essere disturbato non solo durante le ore di riposo, ma anche quando non era in casa.

Il guscio di energia avvolgeva l'intero condominio come una cupola, e seguendolo fino alle fondamenta, mi resi conto che scendeva anche sotto il seminterrato. Al di fuori del guscio percepivo l'irritazione degli angeli e dei demoni che tentavano l'incursione, senza riuscirci.

Adesso capivo perché non ero più stata disturbata di notte da entità invadenti.

Dopo dieci giorni di quella strana pace energetica, iniziai ad autoconvincermi di aver fatto un buon affare, ad affittare l'appartamento a quello strano tipo.

Mi permisi addirittura di festeggiare. Da sola, naturalmente.

Non avrei mai e poi mai rivelato al mio coinquilino di avere capacità simili alle sue, di certe cose non si parla liberamente. Come non si rivelano i codici delle carte di credito.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 13 ⏰

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