Il reame onirico: sconfinato acqutrino avvinghiato in una giungla psichedelica.
Seduta sulla sponda di una pozza osservo i sogni dei mortali attraverso lo specchio d'acqua.
C'è questo uomo. Sogna continuamente la sua donna guarire dal male che gle la sta portando via, ma nella realtà a lei resta poco da vivere.
Mi basterebbe immergermi nel laghetto e grazie al mio potere rendere reale il sogno di quel mortale, ma gli Antichi Dei, prima di cadere in un letargo ormai millenario, furono molto chiari.
"Non interferite con le vite e i sogni dei mortali! Il vostro compito è sorvegliarli, in attesa che tornino a venerarci."
Ma il tempo passa e questa prospettiva è sempre meno visibile come le pozze dei mortali che negli ultimi secoli si sono intorpidite sempre più quanto le loro anime.
«Oh... ancora il sogno del mortale e la sua amata?»
Mirage arrivò alle mie spalle dicendo quella frase con un falso tono di compassione. Provava gusto nel deridermi e ancor più nel tormentare i mortali nei loro sogni.
«Ci penso io a dare un po' di sollievo a questa povera anima affranta.» Disse con un sorrisetto malizioso in volto immergendosi nel laghetto.
L'acqua iniziò a brillare e con le mani accarezzava la superfice increspandola.
«No, smettila!» La richiamai contrariata.
Il suo potere divino induce i mortali a credere reali i loro sogni, anche dopo il risveglio, finchè non si scontrano con la dura realtà, e in questi casi equivale a una tortura.
«Dai, Somnia. È solo per divertirci un po'. Sono stufa di osservare questi stupidi mortali. Così attaccati alle loro vite effimere!»
«Sei una strega!» L'apostrofai con rabbia. Volendo trascinarla fuori dal laghetto la seguii. Iniziammo a strattonarci e spingerci e senza accorgemene attivai il mio potere.
Riuscii a tirarla fuori mentre il sogno del mortale stava volgendo al termine.
Durante la veglia la superfice dell'acqua è sempre increspata, ma riuscimmo a vedere la vita del mortale. Seduto su una scomoda poltrona di un ospedale a fianco al letto della compagna. Le macchine a cui è attaccata iniziano improvvisamente a dare segnali.
Seguirono controlli, analisi, finché la donna venne dichiarata "miracolosamente" sulla via della gurigione. L'afflizione che l'aveva colpita era sparita e la coppia tornò a vivere una semplice, ma felice, vita.
Interagendo con i sogni dei mortali posso renderli reali. Quel giorno immergendomi nella pozza per trascinare via Mirage realizzai il sogno di quell'uomo.
Era la prima volta che usavo il mio potere sul sogno di un mortale e vedere la gioia scaturita da quell'evento mi fece provare un'emozione che mai avevo sentito prima. Sapevo di aver infranto un tabù, ma ero felice!
Ripresi limitandomi a osservare altri acquitrini fino au imbattermi nella vita di una giovane coppia con una vita comune.
La ragazza preparava il loro pasto e il giovane, seduto sul divano, giocava a un videogame sulla guerra, estremamente concitato nel suo passatempo. Il gioco era ambientato durante la seconda guerra mondiale e l'obbiettivo era ammazzare dei nazisti zombie. Però, dopo averne seccati una buona quantità venne ucciso, decretando il game over.
«Nazisti di merda!» si rivolse al televisore.
La ragazza lo raggiunse alle spalle e lo abbracciò. «Va bene soldato, riposo! Vieni a mangiare dai. Avrai bisogno di forze se vuoi ammazzare quei mostri», gli disse sorridendo, «comunque non capisco come fai a non stufarti di quel gioco?» gli chiese.
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L'Artefice dei Sogni
ParanormalUna giovane Dea appartenente alla stirpe degli Oniri, spinta da una sorella annoiata e dalla sua stessa curiosità, userà i suoi poteri divini per intervenire nei sogni dei morti, ma il risultato non è sempre quello voluto...