Sera d'inverno
Manuel:
Meravigliosa è la simbiosi che si può instaurare tra un ramo stanco di aspettare il sole e un cuore colmo della paura del domani. Incredibile è come germogli sepolti che aspettano di poter far capolino oltre la neve possano assomigliare alla necessità umana di riscatto. Toccante è quel calore di un camino ardente di sogni e timori, sembra quasi diventino cenere alludendo a persone che aspettano invano di togliere la stessa dal passato. Quest'ultimo come preludio di una primavera rappresentante la gioia della rinascita, volontà di vivere emblema della necessità che vincola il riposo di questa stagione. Tutto ciò ci rende spaventosamente affini a mammiferi sottomessi alla forza maggiore del letargo, un bisogno facilmente ripercorribile nell'abitudine di accasarsi tra le braccia di qualcuno che farà per noi da tana.
Questo era il pensiero che da giorni non dava tregua alla mia mente ormai stanca, io sempre stato così superbo nel dimostrare la mia caparbietà, ora costretto ad ammettere che la tenacia è sfumata nella paura.
Paura di due occhi così grandi e profondi da inghiottire la mia anima infetta di un amore che non ho saputo controllare, di una passione che non ho contribuito a sfogare, di una complicità che ho voluto oscurare.
Il mio pensarti non si esaurisce in una giornata che volge al termine nell'immaginarti accanto a me, il mio volerti non si limita ai momenti di solitudine, il mio pentirmi di averti lasciato andare non è morto il giorno del tuo funerale.
Non so cosa sia la fede, l'ho persa nell'istante in cui il tuo cuore ha smesso di battere senza poter apprezzare la melodia che avrebbero potuto costruire insieme.
Adesso che sono attanagliato dallo stesso amore che ha permesso l'evoluzione del mondo capisco cosa voglia dire non trovare un senso al mio battito del cuore, questo avrebbe avuto motivo di esistere solo all'unisono del tuo.
Continuerò a fare domande retoriche e inconcludenti, questa volta al cielo, spero da lì tu possa rispondermi.
Continuerò a fumare sperando di consumarmi come questa sigaretta, ingordo di sentire ancora il sapore delle tue labbra sul filtro.
Ora non fumerai più con me.
Ti amo, l'ho capito tardi ma lo manterrò per sempre.
Sei la stella più luminosa di questo cielo scuro, più chiaro però del mio dolore.
Così si conclude questa serata d'inverno: il vento freddo che sembra cercare riparo attraverso la mia finestra, i raggi solari stanchi di illuminare scelte sbagliate e amori sepolti sotto strati di fiocchi bianchi destinati a non essere disseppelliti.Si, triste come la vita, ma manuel pensante fa sempre bene
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Sera d'inverno
Short StoryÈ una sera d'inverno come tante ma nel cuore di Manuel ciò che lo circonda si carica di significati allegorici e di ricordi struggenti Non ho mai scritto niente di ciò, abbiate pietà di questo scempio