Ogni luogo ha qualcosa da raccontare, custodire, trattenere.
Ogni luogo è un conserva storie, che prende senza volere nulla in cambio.
Vogliono far ricordare, non importa quanto tempo sia passato o quanto tempo passerà, vogliono che le persone ricordino i momenti che hanno lasciato, che forse hanno dimenticato o, semplicemente, non vogliono rivivere.I ricordi li accogli nella mente, è vero. Ma a volte hai solo bisogno di afferrarli e gettarli negli spazi silenziosi del corpo, che siano vuoti, o meno. Eppure restano, camminano nel corpo come se avessero vita propria, nascondendosi solo per non essere disprezzati ancora.
I ricordi non li ho mai buttati. Li ho lasciati al loro posto, li ho lasciati scivolare nel sangue macchiato di nostalgia e malinconia, li ho lasciati depositare tra le costole, fino a farmi male, fino a rompermi. Li ho lasciati fare perché era giusto così, perché non avevo alternative.
"Inutile combattere con i ricordi se sai già che perderai." Mi disse Chloe, un giorno, il cielo che copriva le stelle e alcuni ricordi da voler lasciare andare, mentre altri da voler tenere.
Siamo fatti di amore e carne, di dolore e ossa.
"Che cosa ascolti?" E a certe voci, come la sua, non ti ci abitui mai.
"I ricordi della nostra vita." Potrei rispondergli, ma lascio stare.
"Mah, niente di che." Gli dico, svagando, aggiustando le cuffie nelle orecchie. Harry chiude lo sportello della macchina, aggrottando la fronte quando si accorge di aver chiuso troppo forte.
"Quanto tempo è passato?" Gli chiedo spesso, e lui finge di non ricordare pensandoci su.
"Quanto tempo è passato?" Gli domando, anche stavolta, il sorriso sulle mie labbra e i suoi occhi che mi guardano attenti, come hanno sempre fatto, e come sempre faranno.
"Forse due anni?" Dice, e assottiglia gli occhi. Prende una sigaretta, forse la quarta della serata, mentre io mi tolgo le cuffie dalle orecchie, ridendo.
"Forse due anni." Confermo ma, allo stesso tempo, lascio che il dubbio attraversi con prepotenza le sue certezze. Incrocio le braccia al petto, i suoi occhi che mi guardano come la prima volta, il respiro che mi si deposita in gola, e lì vuol restare.
"Direi che dopo i tre anni possiamo anche lasciarci." Dice, e piccole nuvole di fumo fluttuano nella macchina, volando poi fuori dal finestrino. Lo colpisco sul petto, e lui mi pizzica un fianco, ridacchiando per la mia espressione.
"E se io volessi restare con te per tutta la vita?" Mi ritrovo a dirgli, e lui mi guarda, serio, senza dire niente. Lascia uscire altro fumo dalla bocca, gettandolo completamente sul mio viso. Arriccio il naso per l'odore, e lui ride, forte, divertito dalla situazione. Non aggiungo altro, torno composta sul sedile e piego leggermente la testa.
Harry mi guarda, anche se non ha parole da darmi, si sente in dovere di guardarmi e consumarmi il corpo. Accendo la radio, cambiando stazione più volte, lasciando alla fine una canzone abbastanza orecchiabile. Ma il rumore di sottofondo è come se diventasse all'improvviso silenzioso, quando la sua mano, lentamente, afferra la mia.Alcune storie, se non raccontate, non si conoscono. Ma in realtà, ogni storia si intravede dalle mani. Basta vedere come si tengono, stringono.
E questo momento, parla già da sé.
21:30, attimi, mani, io e te.
Ora, e per tutta la vita.
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Heylà!! Sono riuscita finalmente a scrivere una Oneshot su Harry e Lily. Non è molto lunga, ma spero comunque che vi sia piaciuta :)
Da quanto avrete letto, Harry e Lily stanno insieme da due anni. Eheh chi lo avrebbe mai detto?
Ho voluto mantenere comunque il loro carattere, come per esempio nella domanda di Lily, Harry rimane sorpreso e senza parole. Ma visto che lui, a volte, non riesce a dire ciò che prova, prendendo la mano di Lily ha già fatto capire tutto.Spero, dunque, che questa Oneshot sia stata di vostro piacimento! Vi ricordo come sempre la mia storia Steel e, se vi va, fateci un salto :)
Un bacione!