Lunedì
06:50
Gli occhi della ragazza si aprirono e questo voleva dire dare il benvenuto a una nuova giornata.
Si alzò dal letto e subito corse ad aprire la finestra, adorava ammirare la bellezza della città, Berlino, eh si, si era trasferita in Germania da poco, per il lavoro dei suoi, e sinceramente era meglio, nella scuola in cui studiava, in Italia, veniva bullizzata e maltratta,quindi per lei essersi trasferita qui è un vantaggio,tranne che per vivere con i suoi...
Diciamo che ha una vita felice, tranne che per i problemi famigliari. Suo padre Kevin e sua madre Alice la trattano male, come un cagnolino, le hanno rovinato la vita, gliel'hanno peggiorata, avrebbr preferito trasferisi in Germania da sola, senza la compagnia dei suoi, così stava meglio, in pace, senza doversi tagliare ogni volta che viene ferita, soffre di autolesionismo da poco, mi ci è abituata, ma è anche consapevole che se continuerà così non smetterà di rovinarsi più di quanto lo sia già.
Bene ora basta con le presentazioni, continuerò dopo.
La mora chiuse la finestra, e scese in cucina col pijama, vide suo padre con una birra in mano, seduto sul divano.
«papà smettila di bere tanto...» disse un po' preoccupata «zitta e muoviti» le rispondeva sempre così, con freddezza e cattiveria, era così rigido con lei che le passava anche la voglia di mangiare.
«oggi tornerai a casa da sola, io non ho voglia di venirti a prendere, e poi devo andare ad un impegno, ritorna da sola»
era scioccata da quello che le disse, era nuova in questa città, non conosceva la strada, e poi di quale "impegno" si tratta... le nascondeva qualcosa sicuro, ma poco le interessava«ma papà non so la strada»
«non è un problema mio e muoviti»
ormai ci era abituata ad essere trattata così, ogni fottuto giorno, è sempre la stessa storia.
non aveva scelta che affidarmi a google map e cavarsela da sola.«papà mi dai i soldi per il pranzo?» chiese sperando dicesse di si
«non ho soldi, a che cosa ti servono?»
«per il pranzo, te l'ho detto spendi tutti i tuoi soldi in sigarette e birra...»la ignorò così la mora capí che oggi doveva andare a scuola senza pranzo.
corse in camera arrabbiata a vestirsi, aprì l'armadio e subito trovò una camicetta e una gonnellina corta, che avrebbd abbinato delle calze lunghe fino a quasi il ginocchio, delle scarpe da ginnastica e lo zaino.La mora di mise davanti lo specchio e rimase quasi mezz'ora pensando se truccarsi o no e alla fine fece un ritocco solo sulle ciglia e sulle labbra.
Uscì dalla sia stanza e prese i libri nella stanza dei suoi genitori, sua madre dormiva ancora e trovò i jeans di suo padre a terra, sa che quello che stava per fare era grave ma non aveva altra scelta.
Piano piano infilò la mano nella tasca dei jeans e trovò una banconota da 20, li mise nel suo zaino e uscì dalla stanza silenziosamente.Scese le scale correndo e quando raggiunse la porta suo padre la fermó.
«dove vai?» chiese alla mora con una voce che le fece venire i brividi
«a scuola.. dove dovrei andare alle 7 di mattina con uno zaino?»Senza che rispondesse chiuse la porta e la mora uscì dal cancello del giardino, prese il telefono e cercò un modo per andare a scuola, ma si accorse che la batteria era al 20% ed era fottuta.
Alzò lo sguardo e vide un gruppo di 4 ragazzi camminare tutti con uno zaino. fortunatamente non la videro e si mise dietro di loro, molto dietro, e voleva seguirli magari frequentavano la stessa scuola, e per esserne sicura aprì l'assistente map e cercò il nome della scuola, e scoprì che andavano nella stessa direzione, quindi per non consumare batteria spense il telefono e li seguì silenziosamente.
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~𝓓𝓘𝓥𝓔𝓡𝓢𝓐, 𝓝𝓞𝓝 𝓢𝓣𝓡𝓐𝓝𝓐~
Teen FictionBritney Parker, una ragazza quindicenne, si trasferisce in Germania per studiare al liceo. Ma non sa che un gruppo di bulli, renderà difficile la sua vita scolastica, trasformandola in un inferno, in compagnia della sua migliore amica, Jessica López...