Mentre trascorrevano quei due giorni, mi concentravo sullo studio e sugli hobby per distrarmi dall'incidente alla biblioteca. Trascorsi del tempo immersa nei libri, lasciando che le parole mi trasportassero in mondi lontani, e dedicai alcune ore alla fotografia, catturando immagini della bellezza che mi circondava. Nonostante i miei sforzi, però, l'immagine di Mitchell e quel momento imbarazzante continuavano a tornare alla mente, interrompendo i miei pensieri e distogliendomi dalla concentrazione.
Oggi, mentre mi trovavo di fronte alla porta di casa di Mitchell, respirai profondamente per calmare i nervi. Avevo preparato tutto quello di cui potremmo aver bisogno per il tempo che avremmo trascorso insieme: snack sani, libri e giocattoli per Leonard, e anche un paio di miei articoli fotografici per tenerci occupati. Avevo scelto un abbigliamento comodo ma presentabile, sperando di fare una buona impressione non solo su Leonard, ma anche su suo padre.
Mentre suonavo il campanello, sentivo il mio cuore battere forte nel petto. Non sapevo cosa aspettarmi da questa serata, ma ero determinata a fare del mio meglio per essere una buona babysitter e per lasciarmi alle spalle gli imbarazzi del passato.
Maria aprì la porta, il suo viso privo di sorriso mi colpì. Un senso di disagio mi attraversò mentre mi avvertiva che il signor Mitchell non era di buon umore e si trovava nel suo studio. Annuii silenziosamente e mi avviai verso Leonard, che corse ad abbracciarmi, scaldando il mio cuore con il suo affetto.
"Ciao, Leonard," dissi dolcemente, mentre lo abbracciavo. "Spero che tu stia bene oggi."
Leonard mi sorrise, i suoi occhi brillavano di gioia. "Sì, sto bene! E tu? Hai portato qualcosa da mangiare?"
Risi leggermente, apprezzando la sua semplicità. "Sì, ho portato qualche snack sano per noi due. Ma prima, come va a scuola?"
Leonard iniziò a raccontarmi delle sue avventure giornaliere, mentre ci dirigevamo verso la cucina. Mi sentivo più a mio agio ora, circondata dall'innocenza e dalla genuinità di Leonard.
Dopo aver condiviso uno spuntino leggero, Leonard e io ci dirigemmo in salotto per giocare con i suoi giocattoli preferiti. "Vuoi giocare con il tuo orsetto preferito, Leonard?" chiesi, indicando il morbido orsacchiotto sul divano. Leonard annuì energicamente, afferrando il peluche e iniziando a inventare storie e avventure con esso.
Successivamente, decidemmo di fare un disegno insieme. "Che ne dici di disegnare un grande sole giallo, Leonard?" suggerii, porgendogli un foglio di carta e una scatola di pastelli colorati. "Sì, sì, un sole!" esclamò Leonard con entusiasmo, immergendosi nel suo compito con fervore infantile.
Dopo il disegno, decidemmo di approfittare del bel tempo e passare del tempo all'aria aperta nel giardino. "Voglio correre, Ava!" gridò Leonard mentre si precipitava fuori dalla porta. "Aspettami!" esclamai, seguendolo mentre ridacchiava di gioia.
Mentre correvamo felici nel giardino, il nostro divertimento fu interrotto bruscamente dalla imponente figura di Mitchell che si stagliava davanti a noi. Il suo sguardo penetrante sembrava attraversare l'anima, e il tono autoritario delle sue parole fece fermare Leonard e me sulla soglia della casa.
"Ava, non fare agitare così Leonard," disse Mitchell con voce severa, il suo volto impassibile come sempre.
Mi sentii immediatamente mortificata e spaventata dal suo tono deciso. La sua presenza era intimidatoria, con la sua camicia impeccabile che accentuava la sua figura atletica e i suoi occhi che trasmettevano una fermezza incolmabile.
Fortunatamente, Maria, si avvicinò con fare deciso, pronta a difendermi. "Scusate, signore, ma non credo che la situazione richieda un intervento così."
Mitchell si voltò verso di lei con uno sguardo gelido. "Maria, non è affar tuo. Leonard deve rimanere tranquillo."
Maria rimase imperturbabile, forse ormai abituata al suo carattere. "Lo so, signore, ma penso che si possa affrontare la questione con un po' più di calma."
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PASSIONE PROIBITA: l'intrigo dell'età
RomanceAva Spencer, 19 anni, si trasferisce da una piccola cittadina nel Midwest a New York City per iniziare il suo primo anno al college. Ava è un concentrato di dolcezza e solarità, con un'anima che riflette la purezza di una bambina. Timida e impacciat...