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Simone ancora non ci crede che Manuel sia riuscito a convincere Dante. Nel corso di quegli anni aveva sentito più e più volte l'amico avanzare al padre la proposta di affittare la villa per eventi e cerimonie ma l'uomo era sempre stato restio, ritenendola un'idea non fruttifera.

Come se ciò non bastasse non mancava di ribadire come la villa fosse in realtà proprietà di Floriana ed era a lei che Manuel avrebbe dovuto principalmente risponderne. In questo dibattito Simone ha deciso volontariamente di non infilarci mai il naso nonostante i numerosi tentativi di parte di Manuel di coinvolgerlo attivamente in quanto "suo socio in affari".

Perciò ora che nel presente lui e l'altro ragazzo stanno aspettando i loro primissimi clienti, quasi non gli par vero.

Ha piacere in ogni caso di notare che Manuel nonostante tutto non abbia perso lo spirito per gli affari. Con suo padre a dargli una mano le cose sono più facili per lui economicamente e ha imparato a gestire bene i soldi, arrivando molte volte a rifiutarli con il pretesto di volersela cavare da solo. Sono guizzi che si aspetterebbe da uno studente di economia non da uno di filosofia a un passo dalla laurea e con la voglia un giorno di insegnare, ma da quando lo conosce ha sempre avuto delle intuizioni che andavano oltre, un estro creativo in grado di tirarlo fuori dai guai in cui spesso (sempre) si infilava volontariamente.

Quel che fatto ormai è fatto in ogni caso e ora si ritrovano entrambi sul portico di Villa Balestra ad aspettare che una macchina piombi davanti a loro da un momento all'altro. Mentre Simone è tranquillamente seduto su una delle sdraio intento a leggere una delle dispense di matematica per ingannare l'attesa, Manuel va su e giù, tracciando cerchi attorno al tavolo, alle sedie, a lui. Finirà per girargli la testa così.

«Secondo te sto a fà na cazzata? Dimme la verità» esordisce improvvisamente, dopo minuti di silenzio e solo cammino.

Catturato da quelle parole, Simone poggia il libro accanto a sè, lasciandosi scappare una piccola risata.

«Vuoi la verità?»

«E certo! Sennò perchè te lo sto a chiedere? Lo so che non mi mentiresti e anche se lo facessi lo capirei subito. Te conosco troppo bene ormai Simò».

E quello Simone non lo può negare. Se già durante i pochi mesi di conoscenza tra di loro c'era una connessione speciale col tempo è maturata sempre di più, arrivando a trasformarsi in un legame indissolubile e una complicità senza precedenti. Tra di loro non c'è mai stato più niente di romantico dopo la notte al cantiere di quel 30 marzo di ormai un pò di anni fa. Manuel, tra alti e bassi, ha continuato la sua relazione con Nina anche se una parte di Simone è convinto che continui a stare con lei solo per l'affetto verso Lilli. Non glielo ha mai confessato ad alta voce ma crede che la ragazza non sia la persona giusta per lui.

Lui dal suo canto è felicemente fidanzato da un anno con Marco, un ragazzo conosciuto una sera in un locale grazie ad amici in comune dell'università. Tra lui e Manuel non sembra correre buon sangue e al contrario suo, non fa che ripetergli di vederli poco compatibili, ma ci è abituato ormai. Non vede mai di buon occhio le sue conquiste e ha capito che è soltanto senso di protezione nei suoi confronti, niente più.

«Penso tu abbia fatto cazzate peggiori in passato».

«Che non vuol dire che questa non lo sia, quindi».

«È sicuramente un rischio se le cose non vengono organizzate per bene. La pubblicità sui social sta andando bene, ho visto molte menzioni positive, ma il margine di fallimento c'è. Resto dell'idea che voler mettere qualche soldo da parte sfruttando questa cosa non sia una brutta operazione comunque. Pure a mia madre è piaciuta».

«Smettila de usà quer tono saccente, sembra che me sto a rivolge al commercialista».

«Me l'hai chiesto tu un parere onesto» risponde, concludendo con una linguaccia.

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