Parte 1

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Viaggiare era sempre stata la loro passione, ma anche i bonazzi di New York. 

Dopo un lungo anno scolastico al liceo e un sudato diploma, Anna e Sophie decisero di intraprendere un viaggio studio a New York che si rivelò essere la svolta per la loro vita, la rivoluzione. 

Non fu così difficile prenotare i biglietti per l'aereo, questo grazie ad Anna che rimediò subito al danno fatto da Sophie, come sempre: aveva comprato i biglietti per la Corea.

Anna non credeva fosse stato un errore, d'altronde conosceva la nota passione per il k-pop dell'amica, ma passò oltre, alla fine non sarebbe dispiaciuto per niente nemmeno  a lei...

Si unirono a questa avventura  anche le loro due più care amiche, ma con scopi diversi.

Marta ambiva alla ristorazione italiana all'estero, alla tradizione della cucina italiana trasmessa nel grande continente, mentre Marin non voleva che essere una modella di alto livello per Giorgio Armani, avendo degli agganci tramite la zia Carmen. 

L'organizzazione non è mai stata un loro forte, infatti Anna e Sophie avevano preso i biglietti ben una settimana prima delle compagne, quindi erano già arrivate quando le raggiunsero. 

Anna, oltre ad aver preso i biglietti, fatto le valigie, aver iscritto le amiche all'università, aveva anche affittato un'appartamento a Manhattan, da condividerne il prezzo tra tutte. Non saprei dirvi di preciso il costo, ma sappiate che due polmoni non  bastano. 

L'appartamento era posizionato all'ultimo piano di un grattacielo, rigorosamente con ascensore funzionante. L'attico godeva di un salone molto spazioso, arredato modernamente sui toni del bianco, e le altre rispettive stanze con il bagno privato ciascuna. 

Anna si era subito ambientata, infatti in questa settimana ha letto, quasi tutti i giorni, nella piscina vista New York mentre galleggiava sul suo amato fenicottero rosa. Amava la sensazione dei capelli mossi umidi che le bagnavano la schiena, una motivazione in più per stare a mollo per così tanto tempo. Anche Sophie si era ambientata, dato che passava i pomeriggi a provare in salone le sue coreografie, per l'università specializzata in danza che aveva deciso di frequentare. Non era così scontato che lei si trovasse subito bene, data la distanza con il suo fidanzato Mark, ma grazie alla danza, tutto si risolve. 

Anna e le loro amiche hanno sempre pensato che questo Mark stesse con Sophie solo per estetica: Una bellissima giovane donna dai capelli dorati e gli occhi blu lucenti, a chi non piacerebbe? Ma non si è mai espresso sul lato emotivo e caratteriale. Forse lo vuole tenere per sè?



Dopo una settimana Marin e Marta erano arrivate e all'aeroporto c'erano le loro amiche ad aspettarle ansiose, dato i vari problemi che il volo ha avuto. Il tempo era turbolento e hanno volato tutto il tempo con un forte temporale, ma fortunatamente è andato tutto liscio. 

Dal gate uscirono stanchissime. Marin portava la più lurida delle tute e portava i capelli color paglia arruffati in uno chignon , in contrasto con la bellezza di una neo-modella, mentre Marta aveva lo sguardo assonnato e abbracciava il cuscino facendo, ricadere la lunga treccia castana sopra di esso.

Il ritrovo fu breve ma intenso. Si abbracciarono tutte, compresa Sophie che non arrivava alla spalla di Marin. 

a:"Ci siete mancate."

s:"Non vedevo l'ora che arrivaste, vi devo mostrare la mia nuova coreografia per l'uni"

m e m:" Non avevamo dubbi Soph."

a:"Ora è meglio andare il taxi ci aspetta"

...

Marta notò subito che l'appartamento era costosissimo e si preoccupò per il prezzo ma lo tenne per se, alla fine stava per sfondare nella ristorazione, nulla di cui preoccuparsi.

Sfasciarono le valigie, e parlando del più e del meno decisero di prepararsi per un party, il party.

Una festa esclusiva che solo i più in della città possono frequentare. 

Loro erano vip? no, ma è proprio così che iniziano le favole.

...

Grazie alla tecnica "tette e corri" Anna riuscì a far entrare tutto il gruppo distraendo il bodyguard, e nemmeno per poco, sembrava avesse visto un angelo sceso in terra. Mentre lui sognava ad occhi aperti le ragazze si intrufolarono. Il piano aveva funzionato.

Marin si diresse subito al bar seguita a ruota da Marta.

Anna e Sophie, al contrario si scatenarono nella pista come se non ci fosse un domani.

Quando partì la canzone preferita da tutte, allora il gruppo si riunì. Ballarono congiunte come se la pista fosse vuota e ci fossero solo loro.

Marin con il suo tubino rosso fuoco e i tacchi a spillo, Marta col vestitino verde e gli anfibi ,Sophie con un abito color acqua marina e le Adidas e Anna con un vestito giallo sfavillante e una profonda scollatura, che era il lascia-passare di molte cose nella sua vita.

Ad un tratto un gruppo di ragazzi si avvicinò e fischiò a Sophie, che non la prese molto bene e corse in lacrime in bagno.

Tutte partirono come dei pitbull assassini e iniziarono ad attaccarli verbalmente.

Il ragazzo colpevole che aveva fischiato era asiatico, alto, con il sorrisetto diabolico. 

Con lui c'erano uno spilungone castano con occhi chiari, un ragazzo moro dal volto autoritario e un altro ragazzo asiatico.

Da questo momento in poi si scatenò l'inferno.

Avventure a New YorkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora