Capitolo tre
Lauren POV
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Venni svegliata da uno strillo e un forte suono acustico. Era così forte che le mie orecchie cominciarono a farmi male. Aprì piano gli occhi realizzando cosa stava accadendo. L'aereo stava precipitando, o forse era un sogno. Mi diedi un pizzicotto capendo che non era un sogno.Mi guardai attorno e tutti erano fuori controllo, urlavano in preda al panico. L'assistente di volo stava cercando di calmare le persone terrorizzate, ma era difficile visto che avevano realizzato che tra poco sarebbero morti. Passai una mano nei miei capelli e respirai pesantemente. Potevo sentire che l'aereo stava cadendo. Sentivo il mio cuore che batteva forte, quasi volesse uscire dal mio petto. Sentivo una sensazione nello stomaco che non avevo mai provato, stavo per morire. Questa era l'ultima volta che vedevo il mondo. Stavo per prendere il mio ultimo respiro, stavo per vedere la mia vita in pochi secondi prima che i miei occhi si chiudessero per sempre. Ma cosa c'era dopo la morte? Esisteva veramente un posto che si chiamava paradiso? Perchè dovremmo morire per avere più tempo? Perché dovremmo morire per andare in un posto che possiamo chiamare casa per sempre? Perchè non possiamo vivere per sempre in questo crudele posto chiamata terra?
Sentì l'aereo colpire qualcosa e poi, tutto nero. Aprì piano gli occhi e non vidi niente solo buio. Era questa la vita dopo la morte? Niente ma buio? Improvvisamente presi un profondo respiro ma fui sorpresa quando l'acqua entrò nella mia bocca, pian piano l'acqua mi stava circondando. L'ultima cosa che mi ricordo era che stavo sopra all'aereo poi il buoio e ora questo? Nuotai in superficie, intorno a me non c'era niente e nessuno, in quel momento non sapevo cosa fare. Sentivo i miei occhi bruciare dalle lacrime, passai una mano tra i miei capelli bagnati cercando di calmarmi. Guardai verso destra e vidi qualcosa. Era abbastanza distante ma riuscii a nuotare fino alla piccola isola, ecco qua, sono da sola. Mi guardai attorno e non c'era nessuno, ma vidi l'aereo che era precipitato da qualche parte in mezzo agli alberi, tutti sono morti, credo di essere l'unica ad essere sopravvisuta, bene ora sono veramente da sola.
Pensavo di conoscere la sensazione di sentirsi da soli, senza vere nessuno a cui rivolgersi, tutto questo per un piccolo errore. Non sentivo niente ma avevo un vuoto nel petto, sentivo il mio cuore battere, ma non sentivo niente mentalmente. Ero fuori controllo, non potevo credere che tutto questo fosse vero, sono qui, nel mezzo di Dio solo sa dove e nessuno sa che sono qui. Non ho il telefono, e anche se lo avessi non ci sarebbe sicuramente segnale. Stavo per piangere ed urlare. Non solo sono bloccata su un'isola, sono pure da sola.
"Cazzo! Ho fatto un fottuto errore e questa è la mia punizione?! Eh?! è questa?!" urlai a nessuno in particolare.
Mi buttai sulla calda e bagnata sabbia, come potevo sopravvivere? Morirò di fame. Non posso credere che passerò i miei ultimi giorni sulla terra così. Cacciai via le lacrime che stavano scendendo dalla mia faccia, portando le ginocchia al mio petto. Guardai verso l'alto il cielo era nero e le nuvole erano grigie, il buoio stava coprendo il cielo, stava rispecchiando perfettamente il mio umore. Mi sentivo depressa e triste e non dimentichiamo il senso di colpa. Guardando indietro alla mia vita mi sento in colpa. Come faccio a non provare vergogna? Mi ha colpito sapere che la mia vita è stata fondamentalmente un'errore, non ho fatto altro che causare problemi. Ridacchiai pensando a tutti i miei errori, ma ora ne ho fatto un'altro e tutto il mondo è caduto a pezzi, mio padre non vuole nemmeno più guardarmi negli occhi, i miei fratelli non hanno nulla a che fare con me. è stupido da parte loro da fare, ma è sempre la mia famiglia. Mi chiedo come si sentano ora.
Probabilmente non mi vedranno mai più. Sentiranno il mio stesso senso di colpa? Sentiranno il senso di colpa che li mangia dentro e fuori, o ci passeranno sopra come se non fosse successo niente? Ho cercato di raggiungerli, ma fissavano dritto dentro me come se io fossi niente. Ed è quello che ero, niente.
Sono inutile, ed ecco perchè sono qui. Che genere di scopo ho in questo mondo? Nessuno, per questo che sono qui, cioè, le persone dicono che le cose accadono per una ragione, ci deve essere una ragione per cui sono qui. Presi un respiro profondo e mi alzai dall'isola camminando verso gli alberi per poi sedermi sotto uno di essi. Passai una mano nei capelli pensando a come tutto fosse strano, con tutte le persone a cui poteva capitare proprio a me doveva succedere? Commetti un semplice errore e ti capita tutto questo. Risi amaramente. Mi tolsi le scarpe ed i calzini lanciandoli nella sabbia. Mi sbottonai la camicietta lasciandomi solo in reggiseno e pantaloncini, mi poggiai con la schiena contro l'albero e tolsi i capelli bagnati dalla mia faccia. Il vento cominciò ad alzarsi, era piacevole sentire l'aria sulla mia pelle ancora bagnata dall'acqua, ma il cielo continuava ad essere scuro. Volevo solo non essere da sola. Se ci fosse stato qualcuno con me mi avrebbe dato più speranza, mi avrebbe spinto ad andare avanti, non solo per salvare me stessa, ma anche qualcun'altro.Camila POV
Tutto il mio corpo mi faceva male, e non sapevo esattamente dove fossi. Ricordo solo di essere sull'aereo e poi dolore ovunque. Aprii piano gli occhi e guardai il cielo, non c'era più quel mix di colori come prima, era grigio, quasi nero. Mi alzai, ma il dolore alla testa mi fece sedere velocemente, girai la testa per guardarmi in torno, e notai che ero circondata da alberi, a destra vidi l'aereo, caduto nel mezzo di niente. Il respiro si bloccò in gola e mi sentii soffocare, non sapevo che dire. Il mio labbro inferiore cominciò a tremare sapendo che ero da sola, la mia mente non riusciva a registrare che tutto questo fosse reale, e che fossi su un'isola nel mezzo di niente. Grazie a Dio le fiamme provenienti dall'aereo non avevano causato incendi. Come è potuto succedere, perchè è accaduto? Finalmente ebbi la forza di alzarmi ma il mio corpo era ancora dolorante.
Guardai di nuovo intorno a me e riuscii a trovare la mia valigia in mezzo agli alberi. Era aperta e alcune cose mancavano, ma la maggior parte delle cose erano ancora dentro. Prima volta sull'aereo e precipita, mi disse che sarebbe andato tutto bene, si vede che non ne era sicura. Andai verso la mia valigia ma caddi per terra, ero ancora troppo debole, allungai il braccio per prenderla, ma fallì miseramente e mi arresi. Gemetti per il dolore, avevo tutta la chiena dolorante. Avevo dolore ovunque, come se qualcuno mi avesse accoltellato, sollevai la mano e notai una scheggia di vetro conficcata a fondo nella mia mano, e non sapevo se fosse sicuro toglierla o no, non volevo sanguinare dappertutto.
Pensavo che queste cose accadessero solo nei film e nei libri, non mi sarei mai aspettata che succedesse a me. Cosa dovrei fare ora, aspettare finchè non muoia? Cosa dovrei fare senza le mie cose? Ho bisogno di una doccia. Oh mio dio i miei capelli, probabilmente saranno una merda. Tanto non c'è nessuno che può vedermi, aspetta, non c'è nessuno qui. Sono da sola su quest'isola da qualche parte del mondo, sicuramente è un posto di cui non frega un cazzo a nessuno. è davvero difficile credere che sono qui ed è successo così velocemente, del tipo ero sull'aereo per Londra ed ora sono qui a morire su un'isola, e nessuno lo sa, nessuno mi troverà.
Mi misi a ridere ricordando il liceo e tutte quei ricordi che se ne sono andati per sempre ora, ecco perchè sono ricordi, non ritorneranno mai indietro, non mi sarei mai aspettata che se ne fossero andati per sempre, ma questo, essere qui è stata una grande sveglia. Che mi ha detto 'Hey, Camila! C'è molto di più nella vita che ragazzi, vestiti e soldi'. Perchè niente di questo può aiutarmi ora, niente. Ho vissuto in un mondo dove tutto era basato su di me. Pensavo di aver bisogno di tutto, avevo bisogno di essere una ragazza popolare, dovevo essere la migliore, ero la ragazza che ha fatto del male a molte persone, poi ho fatto un'errore. Mia madre non fece niente ma cercò di calmarmi, mi ha mandato a Londra per cercare di aiutarmi, per cercare di tenermi lontana dai bulli, ma non ho fatto niente per meritarmi di essere protetta, perchè non ho fatto niente se non ferire altri, quindi perchè non essere bullizzata, avrebbe prevenuto tutto questo. Sospirai profondamente e continuai a guardare il cielo che si faceva sempre più scuro con il passare delle ore, avevo paura che se mi fossi addormentata sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto il mondo.
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HEY HEY🌸 Eccoci qui con un'altro nuovo capitolo. Questo è praticamente l'inizio della storia. Quindi spero vi piaccia☀️ Sono curiosa di sapere se quelle due si incontreranno!
Camila la ragazza più popolare che fa la bulla? voglio sapere di più!
Se anche voi siete curiosi come me, aggiungete la storia✨
Grazie a tutte le persone che hanno messo tra i preferiti e commentato i primi due capitoli!
ALLA PROSSIMA😎
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Flight 243 Traduzione Italiana
FanfictionDue ragazze. Un viaggio in aereo. Cosa succede quando tutto crolla?