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Uno di quei pomeriggi estivi in cui la noia regna nella stanza, Alice cercava senza meta una dose di normalità.
Suo padre lavorava fuori città e tornava solo nei fine settimana, mentre la madre lavorava vicino casa, badando a o suoi fratellini di 7 anni.
La scuola era finita da due settimane e Alice se l'era cavata uscendo con 7, nonostante l'insufficienza in storia.
Zoe, la sua gattina, girava per il quartiere tutto il giorno, e si fermava a dormicchiare nella stanza della padrona. Ormai erano più che amici, lei le portava il cibo dalla cucina, e Zoe le evitava alcune visite dal veterinario.
I fratellini di Zoe, Matt e Lucas, si divertivano a bagnare la povera Zoe e a fare scherzi alla sorella maggiore.
La vita di Alice scorreva come un orologio: Tic, tac, tic, tac.
Un secondo diverso dall'altro che si ripete constantemente fino ad accumularsi. -È questa la mia teoria- ripeteva sempre Alice.
Ogni secondo passava diversamente, per poi unirsi.
-Le teorie sono più interessanti delle ipotesi- continuava -Le teorie ci spiegano la vita, ma la vita ha davvero la necessità di essere spiegata?-

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