Prologo

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Erano le otto del mattino, e all'inferno il principe Stolas e l'imp Blitzø stavano dormendo assieme. Avevano un patto che li soddisfatta entrambi, infatti, l'imp doveva passare una notte di fuoco con il gufo ogni mese, per poi ricevere, in prestito, il magico grimorio del principe, che gli permetteva di lavorare.

Il primo a svegliarsi fu l'imp, che cominciò subito a rivestirsi, facendo forse un po' troppo rumore, che portò ad aprire gli occhi pure al gufo. Il più piccolo non si accorse degli occhi del più grande su di lui, che lo scrutavano come se fosse una ricchezza inestimabile. La flebile luce della mattina gli illuminava la pelle rossa, dandogli dei toni aranciati e un aspetto divino. Le cicatrici bianche sembravano fatte di madreperla e i suoi occhi dei piccoli rubini in un mare di zolfo.

<Blitzy, vieni a letto. Stella e Via non ci stanno, non devi andartene per forza>

L'imp solo in quel momento si accorse che il Goetia lo stava guardando, ancora mezzo addormentato, cosa che si poteva notare dalla voce impastata. Le piume erano tutte arruffate, sia per la sera di fuoco che il gufo aveva passato che per le ora passate a dormire.

<Stolas, non ho voglia di scoparti di nuovo nell'arco di 24 ore... poi devo lavore>

Disse il più basso mentre si infilava i pantaloni, nella sua ultima affermazione si poteva toccare un filo di incertezza, che non sfuggì al gufo. Egli spalancò i suoi occhi rossi incuriosito dalle parole del suo amato.

<Ma io volevo coccolarti, abbracciarti... non scoparti, io voglio qualcosa di più con te>

L'imp si girò di scatto, nei suoi occhi c'era un pizzico di speranza, cosa che gli mancava da oramai tanto tempo, ma scomparì dopo qualche secondo lasciando più posto alla tristezza.

<Fammi il piacere, so benissimo che queste cose che mi dici sono solo cazzate. Sei un pervertito del cazzo, non tieni a me e non mi vuoi come tuo compagno. Tu di tuo hai già tutto, ti manca solo un animale da circo da fotterti>

Le parole che uscirono dalla bocca di Blitzø ferirono molto il gufo che, però, notò delle piccole goccioline agli angoli degli occhi dell'amato.

<Blitzy, stai piangendo?...>

Il rosso sgranò gli occhi, non doveva, né voleva, mostrare quella debolezza... sopratutto a Stolas.

<Eh?! Io? Ti stai sbagliando, probabilmente è perché mi sono appena svegliato>

Disse per poi, finalmente, prende il Grimorio e salutare il più alto. Tornando infine a casa sua.

Angolo delle penne gay:
Allora amori miei, il capitolo è corto lo so, ma serve per introdurvi la storia :) Spero vi piaccia!

-𝙼𝚊𝚔𝚎 𝙼𝚎 𝚂𝚎𝚎 𝚃𝚑𝚎 𝙻𝚒𝚐𝚑𝚝-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora