Capitolo 18

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                                      LÉA

Era un venerdì mattina e mi svegliai abbastanza serenamente. Mi avrebbe aspettato una lunga giornata di tirocinio ma tutto sommato non potevo lamentarmi, essendo ormai praticamente finita la settimana.
Ero felice in quanto finalmente ero riuscita a passare un po' di tempo con Allegra. Nonostante vivessimo insieme, nell'ultimo periodo non avevamo avuto questa possibilità a causa dei mille impegni che tenevano occupate entrambe.

Come sempre feci colazione in fretta e corsi in bagno per farmi una doccia veloce, poi lavai i denti e mi armai di pazienza per truccarmi un minimo. Non mi piaceva esagerare soprattutto a tirocinio ma volevo quantomeno rendermi presentabile. Una volta finito sistemai velocemente i capelli e corsi in camera per vestirmi. Qualche minuto più tardi finii di preparami, per cui recuperai le chiavi di casa e quelle della mia auto, uscendo poi dal mio appartamento.

Arrivai al centro sportivo più in fretta del solito, avendo trovato molto meno traffico rispetto a quanto fossi abituata. Parcheggiai l'auto nel parcheggio adibito per poi raggiungere l'entrata del Suining. Entrai praticamente subito nonostante fossi in anticipo di quasi mezz'ora.
Non appena feci il mio ingresso scorsi Nicolò, Federico e Benjamin tutti e tre intenti a bere quello che sembrava un caffè, mentre percorsi il corridoio mi tornò in mente la comunicazione che il Dottor Ferrari mi aveva ordinato di riferirgli.

«Ciao ragazzi!» Esclamai sorridendo.
Non appena sentirono la mia voce si girarono nella mia direzione.

Notai che Benjamin si stesse avvicinando a me, perciò gli rivolsi un'occhiata per ricordargli che al centro sportivo dovevamo mostrarci esclusivamente in rapporti professionali, soprattutto dopo quella strana conversazione che avevo sostenuto con Luca.

«Ciao Léa! Tutto bene, sabato scorso ti sei divertita?» Mi chiese cordialmente Federico.

D'istinto lanciai un'occhiata a Benjamin e arrossii visibilmente, per poi cercare di tornare in me, rispondendo alla domanda. Annuii prima di parlare.

«Sì, mi sono divertita, grazie. Voi?» Risposi in tono amichevole lanciando occhiate alternate ai tre ragazzi di fronte a me.

«Anche noi, tra un po' abbiamo allenamento.» Mi disse Nicolò sbuffando leggermente e in quel momento realizzai che Benjamin ancora non avesse spiccicato parola.

«Ora che ci penso... Il Dottor Ferrari mi ha chiesto di dirvi di andare a ritirare i risultati del controllo che avete fatto la settimana scorsa nel suo studio. Magari comunicatelo anche al resto della squadra, quando riuscite ovviamente.» Mormorai in tono pensieroso, sperando di non essere sembrata fin troppo pretenziosa. Non volevo che risultasse come se gli stessi impartendo un ordine.

«Certo, dopo allenamento passiamo tutti quanti.» Parlò ancora una volta Federico regalandomi un sorriso. Annuii tranquillizzandomi visibilmente.

«Perfetto, ci vediamo ragazzi!» Esclamai vedendo Federico e Nicolò allontanarsi, rimasi sola con Benjamin e ne fui felice.

Si guardò intorno notando che fossimo gli unici presenti nel corridoio, perciò si avvicinó a me.

«Mi sei mancata in questi giorni.» Mormorò contro il mio collo, facendomi tirare un respiro profondo.

Non ci vedevamo da solamente tre giorni ma non potei che ritrovarmi in totale accordo con la sua affermazione.

«Anche tu.» Risposi portando le braccia attorno al suo corpo per abbracciarlo, lui ricambiò posizionando le mani nella parte bassa della mia schiena.

Mi alzai in punta di piedi per lasciargli un piccolo e veloce bacio sulle labbra, che Benjamin prolungò decisamente troppo.

«Léa vedo che continui a non seguire i miei consigli.» Sentii una voce alle mie spalle interromperci con tono duro, e mi girai, trovandomi davanti Luca intento a fulminarmi con lo sguardo.

Mess it up  - Benjamin PavardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora