Il tempo non è servito

669 51 10
                                    

Eccoti.

Dopo dodici anni.

E non sono stati dodici anni normali.

Sei stato giudicato come un assassino e come un traditore.

Traditore.

Hai tradito tu James e Lily?

No, ma credi che sia colpa tua se sono morti.

Non immaginavi che sarebbe stato così doloroso vedere Harry.

Così uguale a James, tuo fratello.

I suoi occhi sono tristi.

Cercano di nascondere il dolore, ma non ce la fanno.

Anche i tuoi sono così?
Sembri così debole?
Ma Harry non sembra debole.
Ha gli occchi di Lily, pieni di determinazione.

E poi, c'è lui.

Lui, che è cambiato così tanto.

Quanto avresti voluto vederlo cambiare.

Quanto avresti voluto convivere con il dolore insieme a lui.

Perché tutto è più semplice quando c'è lui.

Remus, il dolce Remus.

Si sta avvicinando. Sei girato, ma lo senti.

Ha sempre fatto questo effetto su di te. Lo senti, il cuore accelera e non sai perché.

Si che lo sai, Sirius.

Tu lo ami ancora.

Dodici anni non sono serviti a dimenticare.

-Bella la luna, questa notte, vero?- la tua voce è rauca, probabilmente perché è da tanto che non la utilizzi, e  provi a fare un sorriso.

Non ricordi come si sorride, e il risultato è una smorfia lontana da un sorriso.

-Vedo che non hai perso il senso dell'umorismo-

Lui sorride, ma è un sorriso finto. Finalmente decidi di girarti.

-Ti conosco fin troppo bene per scambiare quel sorriso falso per uno vero. Non sei mai stato bravo a mentire-

Vorresti sorridere, ma non ce la fai.

Quel volto sciupato, una volta così attraente non riesce a sorridere, un'azione semplicissima.

-Credevo di essere migliorato con il tempo.-

Ha un vago sorriso dipinto sul volto, pieno di cicatrici.

-Non hai avuto modo di esercitarti con me.-

La sua espressione diventa immediatamente seria.

Hai centrato in pieno, Black.

-Non è stata colpa tua, Sirius.-

Sentire il tuo nome pronunciato da lui ti procura brividi lungo la schiena.

-Si che è stata colpa mia.-

Non hai il coraggio di pronunciare il suo, per paura delle emozioni che potresti provare.

-Smettila!-

-NON POSSO SMETTERE DI SENTIRMI UN MOSTRO.- fai una breve pausa, forse per riprendere fiato. -tu non sai cosa vuol dire sentirsi un mostro.-

-Credi davvero che io non sappia cosa significhi?- Alza un sopracciglio.

-Remus...io...-
È stato inevitabile, pronunciare il suo nome.

Il tempo non è servitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora