Capitolo 3

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Queste due settimane sono passate molto velocemente.

Tra Charlotte che mi raccontava dell'ennesimo amore e tra i giorni di scuola in cui non facevamo niente,ora mi ritrovo nella mia stanza a fare la valigia.

Ho anche una lista dove ho messo tutto il necessario come:crema solare,caricatori,soldi,vari vestiti,una valaga di costumi e così via.

Persa nei miei pensieri,sento qualcuno bussare alla porta.

<< Allora?Sei pronta? >> dice mio papà

<< Ti direi una cavolata se ti dicessi di si.>>

<< Perché? Cosa c'è che non va? >>

<< Non so,il pensiero di stare lontana da casa forse mi spaventa.>>

<< Non essere drammatica,non stai andando in guerra.E poi sarà estate quindi ti potrai divertire come vuoi,certo stai sempre attenta a quello che fai!>>

<< Ok papà,credo di aver capito.>> dissi io con tono imbarazzato

<< Sbrigati a finire la valigia,tra mezz'ora partiamo.>> e lui lascia la mia stanza

Io finisco di sistemare la valigia e fare lo zaino dove ho messo:soldi,acqua,un libro,il mio caricatore del cellulare e delle patatine.

Mezz'ora dopo papà mi sta aiutando a scendere la valigia,che entra in macchina con fatica.

Per tutto il viaggio,io e papà,cantiamo tutte le canzoni che mi faceva scoltare da piccola.

Dopo tre ore e mezza di viaggio sono arrivata al mio condominio.

Sembrerebbe una vecchia catapecchia ma entrando nel mio monolocale non è male.

Appena si entra a sinistra c'è la cucina e a destra c'è il divano con la TV.

Davanti invece ci sono la camera da letto e il bagno.

Non male per 400 dollari al mese.

<< Va bene papà,ora so come proseguire.>>

<<Sei sicura? Hai tutto quello che ti serve?>>

<<Stai tranquillo,ho tutto>>

<<Va bene>> ci abbracciamo forte per un po'

<<Ti voglio bene>>

<<Anche io tesoro,ti verrò a trovare>> lui mi saluta con la mano ed esce da casa.

E ora che faccio?

Pensandoci,inizierei a disfare la valigia.

Finisco verso le 20:00 e sinceramente mi viene molta fame.

Ho voglia di uscire per vedere un po' com'è la città quindi mi vesto con jeans e felpa.

I miei capelli sono semi piastrati e abbastanza incasinati,quindi li raccolgo in una crocchia sbarazzina ed esco.

Vado a mangiare in ristorante ma vedo che c'è troppa fila,quindi mi limito ad un monotono kebab.

Il cassiere è molto gentile ma mi guarda con area strana.

<< C'è qualcosa che non va?>> chiedo io

<< No no,solo che hai una faccia nuova ed io conosco tutti qui.>>

<<Oh,io vengo da un po' più lontano ma sono sempre di qui.>>

<<Ah ho capito.Tipo Heidi quindi?>>

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