Leggera brezza mi sbilancia
e da questa barca cado
verso il nero dell'oceano
che non solo luce divora.Braccia puntano il cielo,
le mani stringono aria
che non mi sorregge
e irruente impatto
sulla grande lastra umida.Par famelica fauce
intenta a lacerare
la mia giovane carne
che sapore vecchio ha.Affogo nei pensieri
e lentamente affondo
ma sono più contento
perché tu sei l'oceano.