I don't want you

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Avevo cenato da Sarah, Rafe fortunatamente non c'era.
Mi trovavo al piano di sotto ad aspettare Sarah che si finisse di preparare per la festa.
"Ehi Sara, posso parlarti?"
Era Ward, cosa vorra?
"Si certo"
Mi fece cenno si seguirlo e lo feci
"Allora Sara, so molto bene della situazione di tua madre, volevo dirti che per ogni cosa, io sarò qui, la mia famiglia sarà qui con te per starti accanto e sostenerti."
E mi abbracciò, pensai alle belle parole, ma alla fine, Ward è un manipolatore e approfittatore, Rose mi squadra con gli occhi e Rafe a tratti vuole uccidermi, l'uniche che potevano starmi accanto al massimo erano Wheezie e Sarah.
"Grazie mille Ward, sono felice che sono qui con voi"
"Ah Sara, ultima cosa, io so bene di come tua madre volesse te e Rafe insieme, formate davvero una bella coppia, facci un pensiero"
Annui sorridendo e facendo la falsa.
Non hanno capito che io e Rafe oltre ad essere nemici non potremmo essere niente, siamo così diversi. Mentre giravo per il giardino a casa Cameron un braccio mi prese il polso, era ovviamente, Rafe.
"Che cavolo fai!"
"Shh! Sappi che non starò mai con te, non ci sperare"
"La cosa è reciproca Cameron"
E me ne andai, ma chi si crede si essere? Dio?Il Diavolo? Una divinità? Questo ragazzo è proprio strano.

Finalmente Sarah aveva finito.
"Allora chi ci accompagna?"
"Ci sta venendo a prendere Topper"
"Ma sei seria? Certe volte cacci delle idee di merda"
E la mia amica rise poi si fermò quando sentì un clacson.
"Eccolo"
Feci gli occhi al cielo, avvolte fra cugini ci si ama, nel mio caso, ci si odia.
Entrammo in macchina e ovviamente Sarah si mise avanti e io dietro, affianco a una ragazza e un ragazzo.
"Piacere Cloe"
"Piacere Tommy"
Sembravano simpatici, infatti sembravano, perché avevo subito riconosciuto la loro doppia faccia.
"Quando partiamo?" Domandai curiosa a mio cugino.
"Sta arrivando anche Rafe"
Ma non può stare a casa?
Il tanto atteso ragazzo salì in macchina, e visto che non c'era posto, Cloe si mise su di lui, a lei certo non dispiaceva, forse nemmeno a Rafe, ma lei continuava a ridere in modo frustrante, e lui continuava a guardare fuori dal finestrino.
Arrivati a destinazione ci separammo, persi di vista tutti, andai a prendere da bere e iniziai a ballare senza preoccuparmi di nulla, però al 5 bicchiere mi iniziava a girare la testa e capì che forse avrei dovuto fermarmi.
Entrai nella casa, e salì le scale cercando di evitare tutti i bicchieri per terra e le coppie che si stavano letteralmente mangiando fra di loro.
Entrai nel bagno senza bussare, e vidi la scena che avrei voluto risparmiare di vedere.
Erano Cloe e Rafe che scopavano sul lavandino, sono sicura che mi sia venuto un conato di vomito.
"Ok scusatemi vado via, adesso rivoglio i miei occhi di un minuto fa" Esclamai uscendo dalla stanza.
Feci il giro e pensai di uscire sul balcone per prendere aria, dopo quella scena, i giramenti di testa erano aumentati.
Appoggiai i gomiti sul balcone ammirando il mare.
Dopo 10 minuti sentì qualcuno avvicinarsi a me, ti prego Dio, tutti ma non Rafe.
"Sara?"
Mi girai, aspetta ma è JJ?
"JJ?"
"In persona"
Corsi ad abbracciarlo, mi era mancato un sacco.
"Cosa ci fai qui? Passi tutta l'estate?" Dicendo questo fece un passo avanti affianco a me, un ondata di vento gli alzò i capelli biondi e la luce che creava la luna accentuavano leggermente i suoi occhi chiari.
"No JJ, ci siamo trasferiti, ma poi tu cosa ci fai qui! Non è una festa per kooks?"
"Ho i miei segreti, ma tralasciando, ti sei davvero trasferita? Non ci posso credere!"
Mi prese in braccio e mi fece girare mentre ridavamo.
"Domani vieni in spiaggia? ti faccio conoscere nuova gente, i kooks spesso sono noiosi!"
Disse sbuffando.
"Certo che vengo!"
Ci stavamo sorridendo finché non notai una figura vicino la vetrata del balcone che ci stava fissando, ovviamente era Rafe.
"Muoviti, andiamo via"
Disse il kook.
"Ciao JJ ci vediamo domani" E gli lasciai un bacio sulla guancia.

"Perché stavi lì a fissarci?"
"1. Dobbiamo andarcene 2. Quello è un pogue 3. Anche tu stavi guardando mentre mi scopavo Cloe"
Posò lo sguardo verso di me, che rispetto a lui ero minuta, mi guardò e sorrise.
"Non avevi detto che non staremo mai insieme?"
Gli dissi, provocandolo, poi girai i tacchi e gli diedi le spalle mentre percorrevo il percorso di sassolini che portava alla strada.
In seguito arrivata alla macchina, sentì qualcuno alle mie spalle, era vicinissimo a me, il mio corpo era appoggiato all'auto, ed esso al mio.
"Si, ma non ho mai detto che una sveltina mi dispiacerebbe"
Senti un po' questo, l'alchol fa brutti scherzi.
Mi prese il polso e mi girò verso lui, in modo che fossimo a pochi centimetri di distanza.
"Allora tengo a specificarti, che a me dispiacerebbe anche una sveltina"
So di aver detto una cazzata, ma non voglio comportarmi con lui come si comportano le altre, voglio tenergli testa.

SPAZIO AUTRICE
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𝐘𝐨𝐮 𝐛𝐞𝐥𝐨𝐧𝐠 𝐭𝐨 𝐦𝐞 -𝐑𝐚𝐟𝐞 𝐂𝐚𝐦𝐞𝐫𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora